Nella sessione plenaria di stamane si e' parlato di regolamentazione e
mercato con esperti stranieri e accademici italiani, ma anche copertura con
wifi della necropoli di Verucchio di cui abbiamo apprezzato le foto di
ritrovamenti (tavolini, orecchini, fibbie, ecc), della sede del museo e le
foto della ventina di ragazzi che hanno partecipato al campus estivo.
Una cosa interessante e' che nessuno in sala (non uno!) aveva le cuffie per
la traduzione simultanea.
Questa sessione del BBF è stata piuttosto interessante per il volume dell'interesse non solo da parte dei produttori quanto dalla frangia più politica degli addetti ai lavori.
Purtroppo, come ha commentato un amico giornalista, siamo ancora nella fase rappresentativa del "faremo, svilupperemo, progetteremo". Si auspica che l'interesse profuso abbia riscontri concreti, discutendo del presente come base di sviluppo a medio termine.
E' da rimarcare un certo smarrimento tra le fila sostenitrici delle tecnologie di comunicazione wireless, lato utenza finale, presenti alla giornata.
Personalmente ho avuto modo di parlare con alcuni di questi: futuri utenti che hanno necessità di collegamenti dati veloci e ubicati in zone che se non col wireless potranno avere speranza di essere interconnessi.
Il wireless non si fa capire, è ancora un segmento troppo specifico e per addetti ai lavori; forse manca un fronte e quel tassello comunicativo di massa che lo indichi chiaramente non solo come alternativa di complemento, ma come svolta tecnologica pronta al balzo della grande distribuzione.
P.S. quelle cuffie avevano qualche guaio, le nostre almeno, una giornalista giapponese ha notato che le batterie erano scariche :-)
Scritto da: Stefano Stegani | 30/10/2006 a 05:09