Nel 2001 il grande Odlyzko scriveva una pietra miliare chiamata "Content is not king". La remunerabilità del video per gli operatori telefonici, secondo lui, non sarà grande cosa.
Oggi leggo sul New York Times questo articolo: YouTube Coming Soon to Cellphones - New York Times.
SAN FRANCISCO, Nov. 27 — YouTube is coming to mobile phones — or, to be more precise, a small slice of YouTube is coming to some Verizon Wireless phones.
While its explosively popular Web site is free, YouTube’s phone-based version will require a $15-a-month subscription to a Verizon Wireless service called VCast. And instead of choosing what to watch from a vast library of clips, VCast users will be limited to an unspecified number of videos selected and approved by the companies.
Still, the deal, which the companies plan to announce on Tuesday, marks the mobile-phone debut of YouTube, the video-sharing service owned by Google that many say is already changing the media landscape.
Faccio tre commenti:
1) la produzione dei contenuti brevi non viene remunerata, questo accordo mettera' in crisi un parte della filiera che produce contenuti digitali e che speravano nel mobile come remunerazione, a vantaggio degli aggregatori.
2) il controllo preventivo sembra proprio essere fatto per assicurare di non disturbare i produttori di un certo tipo di contenuti che oggi vengono remunerati e che forniscono il grosso dei contenuti agli operatori mobili
3) come distinguere tra contenuti Premium e non Premium ? nel medio periodo, i produttori di handset disintermedieranno gli operatori e gli utenti accederanno direttamente a tutto il contenuto di Youtube; come dire, questo accordo e' un abbraccio un po' mortale. Il problema si sposta sul pagamento elettronico e bisogna pensare in fretta a meccanismi di remunerazione alternativi a paypal (interoperanti e non chiusi), altrimenti resterà solo la pubblicità e quindi la concentrazione che essa determina.
> nel medio periodo, i produttori di handset disintermedieranno gli operatori
Sono molto scettico su quanto quoto del tuo post. I produttori di handset hanno come loro principale cliente gli operatori, e nessun produttore - neanche Nokia - si arrischia a mettersi in concorrenza con chi gli garantisce i risultati di bilancio. I produttori per me saranno sempre agnostici, per tutelarsi il proprio mercato.
Quello che accadrà, piuttosto, è che saranno attori della filiera retail (parallela agli operatori) ad installare applicazioni che "abilitino" i terminali a servizi in concorrenza con quelli degli operatori. Il più forte sul mercato è colui il quale ha rapporti con il cliente finale: la grande distribuzione, la catena retail, al limite il distributore.
Per fare quanto dici i costruttori dovrebbero prima realizzarsi una rete commerciale diretta, la vedo difficile e costosa.
Scritto da: Gianmarco Carnovale | 28/11/2006 a 10:32
e' questione di scala dei tempi.
i mercati cinese ed indiano non sono ancora partiti.
poi, non e' vero, i maggiori tassi di crescita si hanno con i palmari (mi insegni) e qui i canali di distribuzione sono alternativi
poi, nella riunione "next generation gap", gli operatori hanno detto chiaro e tondo che dovranno smettere di sussidiare gli handset (e quindi la vendita su canali alternativi avra' nuova spinta)
se penso all'italia, oggi, ti do ragione.
se penso alla cina domani, no. (ti faccio incontrare un mio amico imprenditore che e' appena tornato per Natale (abita in cina), e ti racconta un po' delle cose che si muovono, cme dire, "sotto traccia")
quello che tu dici sugli attori della filiera e' verissimo.
anche questo si muove...
Scritto da: Stefano Quintarelli | 28/11/2006 a 10:41
> i mercati cinese ed indiano non sono ancora partiti.
E non "partiranno" come intendo io - cioè con almeno un 25% di smartphones sul totale di vendita di cellulari - ancora per alcuni anni. Ci metteranno ancora 4 anni (o più) i paesi europei e nordamericani.
> poi, non e' vero, i maggiori tassi di crescita si hanno con i palmari
Ma in valore assoluto è poca roba
> e qui i canali di distribuzione sono alternativi
E questo non è vero, i canali sono i medesimi della telefonia mobile "tradizionale" (operatori/filiera retail). Io cerco di lavorare per costruire canali alternativi che avrebbero potenzialità, ma non è così semplice.
Cmq non vedo l'ora di fare due chiacchiere con il tuo amico :-)
Scritto da: Gianmarco Carnovale | 28/11/2006 a 10:53
io ti parlo di mal di stomaco, tu di brufoli.
quello che ti indico sono pressioni che scardineranno il sistema.
parafraso, torniamo indietro di qualche anno.
c'e' uno che vende i PC online (Dell)
per causa sua la distribuzione dei pc uscira' dai centri appositi (negozi rivenditori IBM, Acer, Olivetti, ecc) e finira' nella GDO.
certo che ci sono ancora gli apple store, certo che ci sono ancora le aziende che comprano da.., certo...
ma il grosso non cambia.
D'altro canto, se non fossi d'accordo con me nel ritenere che cambiera', perche' fai cio?
> Io cerco di lavorare per costruire canali alternativi che
> avrebbero potenzialità, ma non è così semplice.
hai ragione a fare cio' che fai, questo e' il modello a tendere.
solo che qui da noi (nel far west (rispetto all'asia)) sara' piu' dura che nel primo mondo (cioe' l'asia). io credo.
Scritto da: Stefano Quintarelli | 28/11/2006 a 11:01
I brufoli li avrai tu! ;-)
Amenità a parte, non condivido (o non comprendo) l'esempio causa/effetto Dell-GDO: il modello Dell (fabless - PLD - vendita diretta) è riuscito a far crescere un brand come outsider rispetto alla filiera ed ai marchi storici ma non ha comunque vinto. Però non vedo il nesso con il fatto che i negozi di informatica siano scomparsi come era ovvio per la maturazione del settore congiuntamente alla concentrazione del commercio verso le grandi superfici (e perchè l'informatica non è più un mercato da iniziati, con l'avvento dei preassemblati e dei notebook i pc sono diventati semplici articoli consumer electronics da scaffale).
Ad ogni modo ti segnalo questa notizia di oggi: http://www.morse.it/contenuti/3506.php che credo sia sufficiente a far comprendere quanto peso abbiano oggi i carriers sulle scelte dei produttori di hw.
Quello che faccio io passa per costruttori che oggi non si è mai neanche sentito nominare, non si può contare sui grandi player odierni della consumer electronics e nemmeno sulle GDO (che potrebbero rompere gli schemi, ma che si alleeranno con i carriers rafforzandoli).
Scritto da: Gianmarco Carnovale | 28/11/2006 a 11:18
ma e' proprio cio' che sto dicendo. Dell e' un sintomo, un enzima.
quelli con cui parli tu sono asiatici (per l'appunto) e nokia che blocca la voip (oltre ad essere in violazione della normativa accesso), e' un tentativo destinato a perdere.
lascia una porta aperta, e ti ci faccio passare il mondo..
Scritto da: Stefano Quintarelli | 28/11/2006 a 16:58