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24/11/2006

Commenti

Alessandro Stagni

Caro Stefano,
l'ho sentito anch'io, ma mi consola il fatto che i giornalisti ne sappiano meno della gente "normale" almento meno di quella che frequenta i vari Media World, Staturn, Darty al lato del supermercato. Comincio a credere che la piramide del Digital Divide sia invertita rispetto ai parametri di reddito e livello "culturale"... Ti diro' poi che tutto puo' essere preso a pretesto per la censura, ma che a leggerlo bene Google aha reso un servigio alla collettivita´, facendo emergere pubblicamante un fenomeno che ha sempre infesatato le scuole, internet in fin dei conti rappresenta la verita´e non la simulazione...

Alessandro

andrea

concordo sul fatto che il trattamento della vicenda da parte dei media sarebbe dovuto essere di altro livello, però io sono convinto (e qui spiego perchè: http://barcode.blogsome.com/2006/11/25/il-web-20-e-la-responsabilita-di-google/) che anche Google deve fare la sua parte, perchè alla fine della fiera YouTube con quei contenuti discutibili probabilmente ci ha fatto dei soldi.
a me sta bene la neutralità di internet, non il fatto che sia al di sopra di ogni regola (e comunque si sta parlando di Google e NON di internet).

Alessandro Stagni

Non voglio intraprendere una difesa di ufficio di Google, mettevo in evidenza il teorema: esiste Google quindi picchio il ragazzo "differentemente abile" per creare contenuti accattivanti. Non mi nascondo che in parte questo può essere, almeno finché la cosa fa notizia, vero. Ma le prepotenze a scuola, il bullismo ci sono sempre state (mi ricordo di cose ben peggiori accadute nel mio liceo). Si apre invece un tema nuovo ed importante che metterà a dura prova la capacità della società di evolvere la sua "morale comune". Tutti saremo in grado a breve di riprodurre contenuti in HD da dispositivi palmari. Quali regole per la conservazione e la diffusione? Le norme attuali sono applicabili o superate?

Stefano Quintarelli

Le norme ci sono, solo che bisogna conoscerle.
riguauardano la privacy, la tenuta dei log, l'interazione con le forze dell'ordine, la responsabilita'..
in qs caso la reposanbilita' e' di chi ha commesso l'atto.
e infatti l'hanno beccato
e dietro mandato hanno rimosso i contenuti
tutte queste sono norme e giurisprudenza esistente

ma pare che anche il Dott. Fiornoni le ignori.

sarebbe grave se rimuovessero contenuti senza un mandato, sulla base di propri criteri...

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