Scrive Carmine Fotina sul Sole:
L'Autorità potrà concedere a Telecom una progressiva liberalizzazione dei prezzi aldettaglio a condizione che sulla separazione siano presi impegni vincolanti, strumento introdotto dall'articolo 14 bis della legge 248/2006. Il testo così composto sarà sottoposto al cda di Telecom Italia.
Carmine, non sono del tutto d'accordo. Intendo dire che qualche effetto sul mercato al dettaglio ci sarà, e anche importante, ma più su ciò che é offribile o meno e sui tempi di offerta e sui bundle, più che sui prezzi.
Gli obblighi asimmetrici sono per chi ha SMP (Significativo potere di mercato), non discendono dall'integrazione verticale. Non e' che scorporando la rete viene meno il SMP e quindi cessano gli obblighi.
Ad esempio, il "dumping" é la vendita fatta sotto i costi variabili. Anche se non hai la rete, non puioi vendere sotto i costi variabili. Questo genere di obblighi derviano dalla normativa antitrust.
Con lo scroporo Telecom avrà finalmente le mani piu' libere. Non dovrà più garantire che le offerte siano replicabili a tutti, potrà lanciarle senza aspettare 90 giorni, ecc. In sintesi, vengono meno quegli effetti sull'offerta all'ingrosso che la SMP nel dettaglio impone in quanto mercati collegati (vincolo che discende dalla Direttiva Quadro). Non avrà carta bianca sui prezzi..
Resta in piedi l'ipotesi dello scorporo societario, ben vista in alcuni ambienti finanziari. Anche tra i maggiori esperti del settore, ad esempio Franco Morganti, ex consigliere dell'Enel, c'è chi intravede come migliore soluzione per la rete d'accesso la creazione di una public company, magari da quotare in Borsa. La divisione funzionale tuttavia è considerata dai tecnici una soluzione più efficace perché più flessibile.
Anche su questo passaggio non sono d'accordo. Nel senso che OVVIAMENTE sono d'accordissimo con Franco Morganti. Non sono d'accordo che la divisione funzionale sia considerata DAI TECNICI una soluzione più flessibile.. é considerata da ALCUNI TECNICI, di cui nome, cognome, datore di lavoro o finanziatore, spesso sono noti.
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