Il convegno alla Bocconi sulle NGN della settimana scorsa e' stato molto interessante.
Lele era seduto dietro di me ed ha preso appunti come un matto sul suo mac. "poi li metto online", disse.
Come Godot.. ;-) Si e' perso nel mare magno aziendale ? Chi l'ha visto ? ;-))
Nel frattempo queste sono le presentazioni fatte da Pennarola e Sacco, Frova, Colao, Diez_Vega (Telefonica) .
I messaggi sono:
- Pennarola (Bocconi):
- Definisce NGN come reti all-ip
- La VoIP sta facendosi strada nelle aziende italiane (40% nelle aziende >500 addetti)
- Principali temi aperti: regole interconnesisone, quadro regolamentare, vecchi servizi su nuove reti
- Effetti delle tecnologie "disruptive":
- Efficienza dinamica rispetto ad allocativa
- Prezzi a breve termine rispetto a lungo termine
- One network o Molteplici Network ? (definiti da operatori o da Autorità ? Nazionali o internazionali ?)
- Sacco (Bocconi):
- Il quadro regolamentare dovrebbe includere la Network Neutrality
- Occorre pensare come gestire il digital divide
- Bisogna evitare la Tragedy of the Commons
- Frova (Bocconi):
- Come puo' esserci regolamentazione omogenea con reti e situazioni non omogenee in Europa ?
- La NGN è un tema da Policy Economica del Paese o di Strategia di Business degli operatori ?
- Il tema è delicato all'incrocio tra Tecnologia, Mercato, Regolamentazione, Finanza
- One Network o Competizione Infrastrutturale ? (concorrenza su reti o su servizi ?)
- Come finanziare gli investimenti ? (due belle slide che confrontano investimenti e leva finanziaria in Italia rispetto a Francia, UK, Germania, Spagna)
- Colao (Vodafone):
- Il mercato TLC in Italia, se si considera tutto assieme è competitivo, percheè il mobile è competitivo
- Se si guarda il mercato fisso, l'Italia è il paese meno competitivo
- La richiesta di un tornaconto per Telecom (deregolamentazione) non è giustificata se il mercato è cosi' concentrato, prima apriamo il mercato, poi parliamo di deregolamentazione, no al carro davanti ai buoi
- Diez Vega (Telefonica):
- La concorrenza sulle infrastrutture produce il miglior scenario concorrenziale possibile
- La concorrenza sulle infrastrutture è ampiamente sostenibile
- La separazione della rete restringe innovazione e investimenti
- La regolamentazione potrebbe divenire geograficamente selettiva
Un solo commento: i professori indicano una via, le aziende difendono a spada tratta ciò che gli conviene, mostrando (solo) i dati a supporto delle loro tesi.
Chiamalo e digli che ha il blog giù, diciamo una decina di volte, vedrai che si sveglia ;)
Scritto da: theo | 27/06/2007 a 10:42
Uellà non è che mi sono dimenticato ... è che ho avuto i miei casini che sto seguendo.
Avventure professionali (son qui che scrivo un articolo e tra poco mi faccio un super-giapponese) e personali (vedi il mio blog)
Fatto sta che ieri sera in aereo ho potuto mettere mano per bene al testo che avevo scritto con fotine che sono già sul mio Flickr etc.) e domani che mi aspetta una figata di mattinata a vedere video e a commentare la comunicazione di Stefano Venturi ... mi riprometto anche di pubblicare il tutto
:) vi adoro so che mi tirerete giù il blog piuttosto che farmi perdere nei meandri del lavoro piglia tutto e è per questo che sono tranquillo con amici di nome blogger (anche amiche è!!!)
Scritto da: Lele Dainesi | 27/06/2007 a 21:06