Leggo da Alessandro Longo » Reato agganciarsi al WiFi altrui?.
E’ stato denunciato a Palermo un tale che si agganciava al WiFi altrui per navigare e telefonare alla figlia lontana, a basso costo. Il poveraccio lo faceva perché indigente. E’ stato scoperto perché gli agenti l’hanno visto con le cuffie in una Panda. A parte la grossolana imprudenza (gli sarebbe bastato parlare con uno skype phone WiFi e nessuno l’avrebbe notato…), mi sembra che il caso sia un po’ troppo gonfiato. L’accusa è di “intercettazione di Adsl”. E’ curioso che sia definito in modo così stringente come reato una pratica ben diffusa: agganciarsi al WiFi altrui per usarne le risorse di banda è una “intercettazione”?. In particolare, “per i reati di accesso abusivo a sistemi informatici e telematici e installazione di apparecchiature atte ad intercettare connessioni informatiche e telematiche”.
Se nonc'era nemmeno un banner che diceva che quel collegamento era privato (ad esempio una pagina mandata con un DNS redirect) mi sa che chi rischia di piu' e' chi non si e' dotato delle misure minime di sicurezza. (consentire l'accesso a sconosciuti viola la legge Urbani; un domicilio informatico se non e' segnalato/protetto, non e' tutelato, da quanto ne so io)
Secondo me finisce a tarallucci.
Il vino lo porto io!!!!!
visto che è un anno che nella mia casa universitaria ciuccio il wireless di qualcuno!!
e gli devo dire proprio GRAZIE...
altro che polizia... Quel poveraccio... per qualche telefonata...
bisogna farla finita con queste leggi "tutelatelecom"
il wireless è mio e ci faccio collegare chi mi pare! (visto che pago)
Scritto da: sTeNo | 26/06/2007 a 09:17
Se l'AP è in casa le onde radio dovrebbero restare per "legge" su fondo chiuso, non dovrebbero oltrepassare il limite della proprietà.
Quindi sono le leggi della fisica che hanno violato le leggi della repubblica.
Scritto da: Fabio Spagnuolo | 26/06/2007 a 10:05
Fisica malandrina..
Scritto da: Stefano Quintarelli | 26/06/2007 a 10:35
Secondo me, dobbiamo capire se il tizio in questione ha hackerato una WPA o WEP oppure se semplicemente ha fatto una scansione e ha trovato una connessione senza protezione.
Nel secondo caso, non si configura nessuna fattispecie di reato perchè reato è ciò che la legge definisce essere reato (art1 codice penale).
L’art. 615-ter c.p. punisce ‘Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza’.
Quindi secondo me, se non c’è una misura di sicurezza che viene violata (WPA o WEP o una semplice pagina che ti dice che la connessione è privata) non c’è alcun illecito, quindi non si verifica la fattispecie prevista dalla norma come reato.
Almeno credo.
dar
Scritto da: dario denni | 26/06/2007 a 11:09
Dario, tieni presente che era in auto.
ci si mette di piu' a sniffare pacchetti e ricostruire chiavi o a spostarsi 50 metri e collegarsi ad una delle n reti aperte che troviamo in giro ?
;-)
Scritto da: Stefano Quintarelli | 26/06/2007 a 11:16
Battura 2..
A questo punto è il caso che il magistrato sequestri, come avevano chiesto a youtube i server, le leggi della fisica e crei una gabbia di faradey (o come si scrive) attorno all'abitazione per non compromettere le prove...
WHHAAHAHAHAHAHHHAHHAHHAHHHAHHA
Scritto da: Fabio Spagnuolo | 26/06/2007 a 11:53
LA NS WI-FI è aperta per principio, e vicino a noi ce ne sono delle altre aperte, a volte vedi i ragazzini seduti alle panchine della piazza con la PSP che navigano, è uno spettacolo !!!!
Scritto da: scoppe | 27/06/2007 a 09:24
la penso come quintarelli
Scritto da: francesco | 15/09/2007 a 23:53
la penso come quintarelli
Scritto da: francesco | 15/09/2007 a 23:54