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31/08/2007

Commenti

.mau.

come si diceva una volta, mai sottovalutare la capacità di banda di un tir pieno di supporti dati :-)

Stefano Quintarelli

esatto

marco

A me dello scambio di figurine dei bambini importa relativamente. Mi piacerebbe molto, invece, che la MIA videoteca fosse grande quanto un album di francobolli della libreria. Sfogliare le pagine dove decine di schede SD sono allineate e scegliere il film da vedere.
Altro che DVD di nuova generazione ...
Ciao
Marco

albbrt

Io tengo una SD da un giga nell'autoradio (praticamente l'auto essendo l'ultimo posto rimasto dove posso sentire un po' di musica in pace), con dentro una decina di album in MP3. CD? who cares.

Presto avremo qualcosa di simile col video (in effetti, gia' ora potrei mettere una SD nel Wii e vedermi i film in TV da li', ma la cosa e' un po' complicata da realizzare in pratica, oltre alle restrizioni di formato a cui il Wii mi forza).

Che i "formati", intesi come supporti fisici dei contenuti digitali, siano una cosa del passato e' stato detto e ridetto da tanti. Questo mi pare un ulteriore chiodo sulla loro bara.

Piuttosto, uno si puo' chiedere le implicazioni di tutto cio' sulla durata - nel senso del lungo periodo - delle opere digitalizzate. Non che anche su questo non siano stati scritti fiumi d'inchiostro, per carita'. Ma mi sembra che la perdita di importanza del supporto, e la libera convertibilita' da un formato ad un altro dei documenti digitali, favorisca la non obsolescenza del contenuto.

Voglio dire, il mio LP vinilico di Bruce Palmer, "The cycle is complete", edizione numerata, comprato usato ad una garage sale nel Greenwhich Village in un'altra delle mie vite morira' probabilmente col mio giradischi. Fosse stato un formato digitale, la sua conservazione sarebbe stata molto piu' facile.

Dopotutto, la letteratura antica e' stata salvata attraverso i secoli bui del Medioevo da una gigantesca rete P2P di monaci che ricopiavano manualmente Platone, Aristotele, Cicerone, Catullo...

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