Stefano Quintarelli' (alias Quinta)'s weblog.
Service has been detached from Transport; IP has dissolved the tie; Media bits are data bits
Consumer electronics dictates the only rule of the game: The Network wants to be Neutral
The consequence: One Network, bitstream access.
Se non lo hai già fatto,ti consiglio di leggere il libro "i nuovi limiti dello sviluppo" di Donella Meadows - Dennis Meadows - Jorgen Randers,uno studio scientifico in cui si cerca di capire i possibili scenari a cui andremmo incontro nei prossimi decenni.
Ciao
Scritto da: fabio | 28/09/2007 a 11:22
quello che va su prima o poi torna giù..
Scritto da: dario | 28/09/2007 a 12:34
pensiero numero 1: sulla terra c'è una pandemia di Homo Sapiens Sapiens (le curve sono le stesse)...
pensiero numero 2: della serie "lo que sube, baja" già espresso da Dario, Il progresso tecnologico è la chiave dell'equilibrio dopo il primo overshooting... la popolazione terrestre diminuirà notevolmente (il problema non è il risultato finale ma come ci si arriva... )
Scritto da: sandro | 28/09/2007 a 15:43
Sospettavo una crescita esponenziale.
Ho cercato i dati
http://en.wikipedia.org/wiki/Image:Population_curve.svg
e ho provato a metterli in scala logaritmica (solo le ordinate, ovviamente).
Il risultato e' pazzesco: anche cosi' il grafico si impenna vertiginosamente!!!
Scritto da: hronir | 28/09/2007 a 16:01
Malthus, '800. Oggi come allora il catastrofismo dimentica l'intelligenza umana. Più persone, più evoluzione.
Scritto da: thumbria | 28/09/2007 a 17:24
Mi piacerebbe vedere le barre di errore in questi grafici...
Se ci limitiamo al dopo-1900 quando presumibilmente i valori sono piu' precisi, c'e' un bel salto della "derivata" nel 1950 da 10 a 62 milioni all'anno ("rivoluzione agricola"?) ma perche' sia cosi' bassa negli ultimi due anni (38), non e' ben chiaro
Scritto da: Maurizio Morabito | 29/09/2007 a 23:00
Nihil sub sole novum. Non ho capito il commento di Maurizio Morabito, nè cosa intende per rivoluzione agricola (qualunque cosa sia è avvenuta prima del 1950 :). Ad ogni modo l'incremento della popolazione è negativo, sia se consideriamo l'intera serie (grazie a sandro per i dati) che se prendiamo solo i valori post-1800. Anzi, in quest'ultimo caso la linea di tendenza è più ripida.
Insomma, la popolazione mondiale cresce sempre MENO esponenzialmente: se consideriamo solo i dati post-1900 l'interpolazione migliore (R^2 = 0,9802) è una retta.
Il che porta a concludere che stiamo vivendo in un flesso e che tra pochi decenni arriveremo al valore massimo (crescita zero della popolazione mondiale).
Scritto da: Luciano Raffaelli | 30/09/2007 a 11:14
La rivoluzione agricola cui fa riferimento Maurizio è (penso) questa:
http://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_verde
Quali sono i dati di sandro?
Cmq, basandomi su questo grafico
http://en.wikipedia.org/wiki/Image:World_population_increase_history.svg
direi che non è l'incremento della popolazione ad essere negativo, ma l'incremento dell'incremento (ovvero: continua a crescere, ma la crescita decresce...)
Però quel grafico contraddice questo
http://en.wikipedia.org/wiki/Image:World_population_history.svg
(o almeno quest'ultimo sembra troppo "grossolano" per risolvere il pattern del grafico precedente).
Non so come tu abbia interpolato i dati post-1900, ma tieni conto che ogni esponenziale, guardato sufficientemente da vicino, sembra una retta.
Comunque, al di là del fatto che stiamo arrivando o meno al "picco" della popolazione mondiale, il punto interessante, secondo me, è che visto nel suo insieme l'incremento nei millenni della popolazione non è proceduto su un esponenziale, ma contiene dei pattern (incrementi/cadute) piuttosto precisi che possono essere ricondotti a cause/eventi storic{he,i} ben precise. E, nel suo insieme, la crescita è stata molto più che esponenziale (almeno fino agli ultimi decenni in cui forse sta succedendo qualcosa di diverso, o in cui forse stiamo dando troppo importanza a pattern che verrebbero comunque sfocati da uno sguardo d'insieme, fra qualche millennio...)
Ciao!
Scritto da: hronir | 30/09/2007 a 21:56
Per farsi un'idea del più probabile degli esiti (stabilizzazione della popolazione mondiale su una cifra non molto lontana come ordine di grandezza da quella attuale, diciamo fra i dieci ed i dodici miliardi) consiglio a tutti la lettura di un libriccino del francese Jacques Vallin, uno dei più importanti demografi al mondo.
Il libro (titolo "La popolazione mondiale" edizioni "Il mulino") si legge d'un fiato. La cosa più importante che ho imparato leggendolo è il concetto di "transizione demografica", ovvero il passaggio da una situazione di bassa aspettativa di vita ed alta natalità (tipica dei paesi sottosviluppati) ad una situazione di alta aspettativa di vita e bassa natalità (tipica dei paesi sviluppati).
E' un errore fare analisi e previsioni sul totale della popolazione mondiale, perché questo totale è dato dalla somma delle popolazioni di singoli paesi che sono in momenti molto diversi della transizione demografica (chi l'ha già conclusa e chi la deve ancora iniziare).
Scritto da: Libero | 04/10/2007 a 06:31