Quelli che una volta si chiamavano "Other Licensed Operators" sono andati a fare una visita all'AGCOM. In realta' era prevista una sola audizione anche con AIIP e Alcatel ma gli 8 amministratori delegati hanno voluto una audizione separata da AIIP e Alcatel.
Li chiamo "ex Olo" perche' le leggi che definivano gli OLO sono scadute da anni, ora tutti gli operatori hanno una autorizzazione generale, sia gli exOLO che exISP da qualche anno si chiamano OTA: Operatori Titolari di Autorizzazione e hanno tutti stessi obblighi e diritti davanti alla legge; ma alcuni continuano a ritenersi "piu' uguali degli altri" ed e' un peccato perche' l'intento di apertura del mercato e' comune e pretendere certi distingui e' fare una guerra tra poveri con l'effetto di perdere tanto tempo..
Ad ogni buon conto, hanno sostenuto che
- la separazione rete-servizi deve essere molto netta e il perimetro deve includere sia la rete in rame che in fibra e tutti i servizi anche wholesale, bisogna conoscere in dettaglio i piani di sviluppo della rete
- la separazione deve essere imposta, non lasciata alla buona volonta' di TI
- il mercato al dettaglio deve essere regolamentato fino a quando Ti scende sotto il 50% di quote di mercato
- chi ha fatto investimenti deve avere condizioni che li rendano remunerabili
Come si vede, non c'e' nessuna novita', se non che queste posizioni invece di venire da AIIP vengono dagli ex-telefonici.
Il cambiamento di sesso inizia a essere digerito, si capisce che ci vuole il bitstream, l'unica vera differenza significativa e' sul livello di costo.
O meglio, su cio' che una parte pensa che l'altra pensi sia il livello di costo che l'altro vuole. Se si parlassero si procederebbe molto piu' speditamente...