L’Agcom accelera sulla separazione funzionale della rete di Telecom Italia. L’Authority, guidata da Corrado Calabrò, ha deciso di mettere all’ordine del giorno l’argomento al primo consiglio utile.
I commissari si riuniranno già domani ma i tempi sembrano, oggettivamente, un po’ ristretti. E’ probabile, quindi, che il tema sarà affrontato nel primo consiglio in calendario a novembre. In quell’occasione verrà nominato un responsabile del procedimento che, poi, sarà mandato in pubblica consultazione.
Ma come mai quest’accelerazione da parte dell’Agcom? Da un lato, il persistere dello stallo sul fronte della nomina del top management di Telecom Italia, anche dopo il closing di Telco, deve avere indotto gli uomini di Calabrò a rompere comunque gli indugi.
Dall’altro, l’apertura di un inchiesta per abuso di posizione dominante su Telecom da parte dell’Antitrust ha fatto suonare più di un campanello d’allarme. La situazione sul fronte delle competenze e dei poteri delle varie Agcom nazionali infatti è, quantomeno, magmatica.
A bruxelles, in questi giorni, gira una bozza di raccomandazione sulla riforma dei mercati delle Tlc che, tra le altre cose, prevede la creazione di un diritto di veto in capo alla Commissione. Oltre alla creazione di una Authority europea. Non è fanta-finanza pensare che l’Agcom possa aver timore di vedersi “sfilare” delle competenze.
Magari gli levassero le competenze. Forse una imposizione europea e` l'unica possibilita` di porre fine (o almeno un limite) allo strapotere del monopolista.
Scritto da: Caracolla | 30/10/2007 a 15:22