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28/03/2008

Commenti

Maria

ero un pò sparita dai blog... ma eccomi tornata a leggervi tutti. Maria

Alb

controllare termostati di riscaldamento ed aria condizionata, riscaldamento dell'acqua, congelatori, frigoriferi, asciugatori, lavatrici, lavastoviglie...da parte di un ente centralizzato, non è una ipotesi un po' intrusiva?

alessandro stagni

Come ti dissi più volte, per calcolare esattamente se una rete di accesso è valida o no si devono valutare gli OPEX e non soltanto i CAPEX. Esercizio che molti sembrano aver dimenticato (e la fibra e gli scavi non si ammortano mica a cinque anni come le schede VDSL....)

Paolo Pastorino

1200 Euro (con l'Euro forte) x circa 25.000.000 di abitazioni fanno 30.000.000.000 di Euro. Una bella finanziaria.
Tenendo conto che le casse pubbliche devono pensare prima di tutto a sanita', pensioni e istruzione, che gli industriali italiani hanno le tasche vuote (o non svuotabili per diversi motivi) e che gli stranieri non investirebbero in un'infrastruttura italiana, mi viene difficile capire da dove verrebbero i soldi.
E poi come dice Alessandro gli OPEX non sono per niente trascurabili.
Mi sfugge poi il legame fra FTTH e meccanismi di connetivita' always-on per la riduzione dei consumi.

Stefano Quintarelli

Veramente il punto che faceva Alessandro era ancora piu' favorevole! dice che gli ammortamenti sono lunghi, quindi i risparmi annuali sono maggiori.

Gli Opex poi, diminuiscono. Il tasso di guasto del rame in itala viaggia intorno al 17% di linee guaste all'anno. Con la fibra sei a due ordini di grandezza in meno.

Anche questo andrebbe considerato, e' un ulteriore vantaggio.

30 miliardi di euro sono un botto, ma inizia a dire che almeno il 55% dei costi sono opere civili.

Il costo della salita in casa e' pari al costo di raggiungere la casa.

Abbiamo messo il gas in tutta italia perche' c'erano gli incentivi giusti e lo abbiamo fatto in meno di un decennio e ciascuno in casa si e' pagato il proprio pezzo di allacciamento.

Se si fa lo stesso che per il gas, 30*55/2 sono 8,3 miliardi in meno di spesa. e gia' siamo a 21,7.

Se si fa qualche norma furba di coordinamento, ad esempio un coordinamento centrale (la corte costituzionale ha gia' detto che per infrastrutture strategiche per il paese, si puo' avere una decisione centrale e non la sussidiarieta' delle regioni), e si impone un diritto di servitu' su opere civili esistenti, puoi risparmiare come minimo altri 3-4 miliardi.

e siamo a 19.

Se lo fai in 5 anni, sono mno di 4 miliardi all'anno di investimento, pari al 10% del fatturato annuo del settore.

Sepoffa', e' solo una decisione della politica e di telecom. Fiche' la rete non viene separata, i concorrenti non saranno mai d'accordo.

Federico Corno

sull' OPEX, il problema credo sia il personale. Come dice Stefano, i costi della manutenzione complessiva della rete TI sarebbero progressivamente -durante l'implementazione della FTTH- calanti.
Ma per quanto riguarda il personale TI "di strada", quelli che ora si occupano degli allacciamenti, sostituzione dei cavi in rame? Ne ho conosciuti un paio e, con tutto il rispetto, non ce li vedo a occuparsi di fibra.. (a parte relegarli a infilare e sfilare i cavi)
Credo che la questione formazione del personale e riallocazione dello stesso a nuovi compiti (con i relativi costi) deve essere tenuta da conto..

Aggiungo, rispetto all'articolo dell'espresso del 22/3: non riesco a capire perché i ritorni dell'investimento in NGN dovrebbero essere incerti: se diamo per assodato l'applicazione del meccanismo "cost plus" è intrinsecamente impossibile la non redditività, a meno di poter fare a meno completamente della rete wired (impossibile).
Altro è dire che la redditività ci sarebbe nel medio-lungo periodo, mentre l'orizzonte temporale per un'azienda quotata nonchè molto indebitata è necessariamente al breve...

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