Mi pare un po' troppo enfatico, comunque era atteso.
Link: Telecom Italia - Media - Comunicati stampa - Telecom Italia.
TELECOM ITALIA E FASTWEB SIGLANO UN ACCORDO INDUSTRIALE PER LE INFRASTRUTTURE DELLA RETE DI NUOVA GENERAZIONE
Le due società forniranno reciproco accesso alle proprie infrastrutture di rete, per consentire uno sviluppo più rapido della rete di Nuova Generazione.
Premessa: l'obbligo di accesso alle proprie infrastrutture per Telecom Italia c'e' da sempre,senno' non esisterebbero i concorrenti..
Vi ricordate l'accesso a 50Mbps a milano in 8000 condomini previsto da Telecom un annetto fa ?
Bisogna sapere che la fibra a milano di Metroweb non entra nei palazzi. Si ferma sul marciapiede. Il pezzettino di raccordo tra il palazzo ed il marciapiede non e' di Metroweb ma di Fastweb.
Telecom aveva fatto un contratto con Metroweb ma poi doveva entrare in casa e per questo deve accordarsi con Fastweb.
L’oggetto dell’accordo tra Telecom Italia e Fastweb è di natura industriale ed è finalizzato alla condivisione di infrastrutture necessarie per la realizzazione della rete di Nuova Generazione, secondo un modello di collaborazione aperto a tutti gli operatori interessati.
Che la cosa venga poi estesa mi sembra un fatto positivo.
In un Memorandum of Understanding...
Tra un MOU e un contratto c'e' un sacco di lavoro per la mia amica Lucia...
• Nello studio e nella sperimentazione congiunti di tecniche innovative nell’ambito delle infrastrutture civili quali, ad esempio, l’utilizzo di microtubi di ultima generazione per la posa della fibra ottica.
Questo e' un punto molto delicato. Le microtrincee per definizione non possono incrociarsi.
In pratica sono dei tubi con dentro fibra che vengono posati con una macchina che taglia l'asfalto con un disco, posa il tubetto e poi richiude dietro di sè con una resina. (ci metotno dentro anche un nastro colorato di guardia, cosi' se uno scava si accorge che c'e' qualcosa sotto e non va oltre).
Voi capite che se la microtrincea di tizio va da nord a sud e poi passa sempronio da est a ovest, la posa di sempronio taglia quella posata di tizio. Non possono incrociarsi. Chi la stende ha monopolizzato la strada. (mica si possono rischiare i danni).
Ci puo' essere una sola rete...
In merito a indiscrezioni di stampa apparse in data 21 giugno u.s., Fastweb e Telecom Italia precisano di non aver firmato ne' discusso alcun “maxi accordo di 1,7 miliardi di euro" ma di essere pervenute, grazie al rinnovato spirito di cooperazione, ad una soluzione conciliativa in merito ad alcune controversie legali e regolatorie che da tempo vedevano contrapposte le società.
ma non tutte..
La soluzione conciliativa non include le tematiche relative alle contestazioni giudiziali effettuate da Fastweb nei confronti di Telecom Italia per il c.d. win-back (tematica in riferimento alla quale è in corso un’istruttoria Antitrust avviata lo scorso ottobre 2007).
Gli effetti economici della soluzione conciliativa per Telecom Italia trovano integrale copertura negli appositi accantonamenti a fondo rischi già stanziati con il bilancio dell'esercizio 2007.
Nel bilancio, pagina 272, nota 21, si legge "fondo vertenze legali 385 milioni", ben lontani dai 1,7 miliardi del fine settimana..
“Siamo impegnati nella realizzazione di una rete di nuova generazione, - dichiara Oscar Cicchetti - si tratta di un progetto di grande rilevanza per i clienti, per il mercato, per il Paese che richiede di non disperdere risorse, evitare inutili duplicazioni delle infrastrutture, accelerare i tempi. L’accordo con Fastweb va in tale direzione. L’auspicio è che tale modello di collaborazione venga seguito anche da altri operatori”.
giusto. tutti assieme appassionatamente.
Per Stefano Parisi si tratta di un “accordo molto importante per l’industria delle telecomunicazioni e dai contenuti fortemente innovativi: per la prima volta verrà avviata una cooperazione su infrastrutture e competenze per accelerare la diffusione della banda larga nel paese. Un vero primato in Europa che dimostra i frutti positivi della concorrenza tra operatori infrastrutturati e il successo della specificità del caso italiano”.
Parisi ha appena firmato per condividere l'infrastruttura, non di concorrere. Forse il marketing questa citazione ce l'aveva nel cassetto... (si sa, fastweb ha sempre rimarcato una differenza che nelle regole non esiste piu', gli piacerebbe che ci fossero ancora i titolari di licenza..)