Sembra che gli schieramenti si stiano delineando. almeno mi pare di capire.
Intesa sta con Bernabè. MF:
presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, che ha escluso sia in programma un cambiamento nel management del gruppo: «Non stiamo affatto considerando un'ipotesi del genere», ha detto il professore a margine dell'assemblea di Mittel, precisando che «non c'è nessun problema che possa riguardare il mutamento dei vertici»
Benetton sta con Fossati e Telefonica: Reuters:
MILANO (Reuters) - Gilberto Benetton rinnova la fiducia al management di Telecom Italia, ma per il rilancio della società occorre una scossa industriale e se non sarà soddisfatto non esclude di uscire dal capitale...
"Aspettiamo un nuovo piano industriale, se non saremo soddisfatti usciremo. Prima o poi Telecom dovrà fare un aumento di capitale e in quell'occasione potremmo decidere di diluirci".
Bernabè tira dritto industrialmente: Dow jones:
MILANO (MF-DJ)--Il presidente di Telecom Italia, Gabriele Galateri Di Genola, interpellato in merito a notizie di stampa relative ad un possibile aumento di capitale, ha ribadito che "non e' allo studio alcuna ipotesi di aumento di capitale".
Mediobanca e' uno snodo importante: Milano Finanza:
Giovanni Bazoli, numero uno di Intesa Sanpaolo, ...si è espresso pure sul tema caldo del momento, la governance: «Nessun giudizio» sulle esperienze di altri, Mediobanca in particolare, ma Intesa manterrà «sicuramente» la governance duale, forse con qualche ritocco dal prossimo anno... Ieri pomeriggio Mediobanca è stata teatro di una riunione con i grandi soci (presenti Tarak Ben Ammar, Dieter Rampl, Marco Tronchetti Provera, Vincent Bollorè, Ennio Doris e il notaio Piergaetano Marchetti), in vista della riunione di patto e direttivo in agenda questa mattina sul cambio del duale (a seguire ci sarà il consiglio di sorveglianza). Ma fino a ieri non era stata avanzata nessuna proposta del consiglio di gestione al riguardo, requisito essenziale per incassare il placet di Unicredit. E ieri anche Bernabè era in Piazzetta Cuccia, a colazione con il consigliere delegato Alberto Nagel e il presidente del cdg Renato Pagliaro
20/07/2008 Quinta 's weblog : Il Blog di Stefano Quintarelli.
Sparo le mie ipotesi, totalmente campate per aria. [del board di Telecom]
- 8 voti su 15 "filotelefonica": 2 Findim 3 Generali 2 Telefonica 1 Sintonia (Benetton)
maggioranza, ma non sufficiente per decisioni straordinarie; gli altri sono..
- 2 voti su 15 "filogovernativi": 2 Intesa
- 3 voti su 15 "business oriented": Bernabè, Galateri e Zingales
-
2 Mediobanca
mi sa che il pallino lo ha Geronzi (Mediobanca).
...Speriamo nel Governo.
Il Governo si e' espresso chiaramente e mo' osservo una "escalation" in Mediobanca sulla governance, ovvero sul modo di prendere le decisioni.
Giavazzi sul Corriere: Contraddizioni del «duale» - Corriere della Sera.
In realtà se c'è un'istituzione in cui sarebbe necessario un filtro fra
azionisti (consiglio di sorveglianza, NDR) e manager (consiglio di amministrazione NDR) è proprio Mediobanca perché la maggioranza dei suoi
grandi azionisti sono banche che fanno lo stesso mestiere e quindi si
trovano in un evidente conflitto di interessi. Ma
anziché
governance barocche basterebbe sciogliere il consiglio di sorveglianza
e trasformare l'attuale consiglio di gestione in un normale consiglio
d'amministrazione, lasciando gli azionisti nel luogo che loro compete:
l'assemblea della società.
Che cosa c'entra con tutto questo la politica? Probabilmente nulla.
Tranne se da domani la nuova Mediobanca cominciasse a partecipare a
operazioni giustificate da un supposto «interesse nazionale», come il
salvataggio di Alitalia, anziché dall'interesse dei suoi azionisti, in
primis dei risparmiatori che hanno investito nella banca.
o separazione della rete Telecom ?..
Sole 24 Ore di oggi:
Pannicelli caldi. Gli impegni presentati da Telecom Italia e dall'amministratore delegato Franco Bernabè ... Nel frattempo il tema dell'apertura della rete sta diventando cruciale per una serie di partite. Soprattutto per accedere ai finanziamenti previsti nel disegno di legge sulla banda larga (dopo lo stralcio dal decreto legge sulla manovra)... da ambienti governativi trapela la scarsa soddisfazione per gli impegni di Telecom appena divulgati: una lista di 10 punti, di cui il pezzo forte è l'organo di vigilanza sul rispetto degli impegni composto da 5 membri di cui 2 di designazione dell'Authority per le tlc e 3 dal board di Telecom. Le strutture dell'ex ministero delle tlc (oggi confluito nel ministero per lo Sviluppo economico) sono molto più coinvolte rispetto al passato nel lavoro che l'Authority sta conducendo sulla rete Telecom; la posizione governativa vedrebbe di buon occhio una maggioranza di componenti designati dall'Authority (3 su 5)e un passo in più verso la separazione societaria. E ancora: non c'è alcun indicazione che nella liberalizzazione dell'accesso sia prevista anche la fibra ottica, la parte più profittevole della rete.In ultima analisi,se Telecom vuole accedere alla torta dei fondi della banda larga dovrà fare qualche sforzo in più. Ma forse al management della società telefonica questa situazione può fare comodo: un interlocutore pubblico che spinge per liberalizzare la rete potrebbe agevolare un progetto di scorporo e magari parziale cessione ( cui si oppone invece Telefonica) che consentirebbe alla società di mettersi al riparo da scalate
Il 23 scrivevo questo post sotto. Tutti link interessanti sulla situazione
Link: Fine luglio senza pace:
Indice dei recenti post sulle vicende intorno a Telecom.