Link: GBLOG » Blog Archive » Ordine, contrordine = disordine….
Michele sul suo blog ha riportato integralmente il contenuto di un comunicato stampa pubblicato ieri sul sito della SIAE. Oggi quel comunicato stampa è misteriosamente scomparso e qualcuno dice che il Presidente della SIAE Giorgio Assumma, questa mattina, a margine degli Stati Generali del Cinema, avrebbe smentito la notizia attribuendola ad un errore dell'ANSA.
Io c'ero... (piu' tardi mettero' online la presentazione che ho fatto). Assumma ha detto proprio che le affermazioni erano personali di una persona della SIAE ma non rappresentavano affatto il pensiero e la linea della SIAE ("figuriamoci se posso pensare una cosa del genere"). Quindi bene.
In merito alla repressione della pirateria ha detto anche (testuale): "secondo me, i genitori vanno colpiti". Quindi molto male.
Tra le altre cose da segnalare, il rappresentante francese che ha detto che non e' vero che il metodo "tre botte e via" sia stato escluso dal parlamento Europeo, che loro ritengono che la pronuncia del parlamento lasci uno spazio per cui andranno avanti.
Prontamente smentito da Barbareschi che ha letto il testo relativo che non lascia alcun dubbio, come confermato successivamente dal presidente di Univideo che pero' e' stato molto critico della decisione del parlamento che ascolterebbe la voce dei cittadini piu' di quella delle imprese.
al che io sono sbottato dicendo che questo e' cio' che ci si aspetta da un parlamento, al che lui ha ribattuto dicendo che certi temi non devono essere sottoposti all'opinione dei cittadini senno' tutti voterebbero per non avere piu' tasse. Forse gli era sfuggito il dettaglio che l'europarlamento non e' una sede referendaria, che per l'appunto nonci sono i cittadini ma i rappresentanti politici...
la persona che maggiormente ha rilevato di non capire la rete, a mio avviso e' stato il presidente dell'ANPAV che ha portato dei dati - di cui purtroppo non poteva citare la fonte, che dimostrano che il 17% della pirateria mondiale e' fatta in Italia. Aldila' del fatto che basterebbe un giretto in asia, nel mio intervento mi sono permesso di notare che "17%" puzza tanto di 16,66% ovvero di "uno su sei" - segno di analisi approfondita - e ho detto che sarebbe un bel segnale, perche' vorrebbe dire che una grossissima fetta del pianeta starebbe imparando l'italiano per guardare i film che noi piratiamo.. Si e' anche lamentato del fatto che il garante della privacy nel caso peppermint abbia messo tanti lacci e lacciuoli, bizzarramente dimenticando pero' che non ci si puo' fare giustizia da se' e le indagini le deve disporre un giudice...
Il rappresentante degli autori ha fatto un discorso apprezzabile, dimostrando apertura mentale e anche curiosita'. Ovviamente anche lui digiuno di tecnologia ipotizzava una levy sull'accesso per remunerare gli autori, al che tutti i presenti al tavolo (rappresentanti di videoteche, cinema, editori, ecc.) sono saltati su dicendo "deve remunerare tutta la filiera".
Il presidente di Univideo ha anche notato che basta che in un paesino arrivino 5 accessi a larga banda, che la videoteca chiude, perche' questi 5 diventano distributori di copie pirata. Ma non e' andato oltre nel ragionamento; lo ho ripreso io successivamente. (*)
Io ho esordito criticando le statistiche di fonte innominabile e mi sono permesso di segnalare che gli operatori di TLC per la quasi totalita' hanno un utile netto negativo, che la vendita della banda larga e' una attivita' in perdita e quindi forse si potrebbe remunerare anche loro con una parte della Levy sull'accesso...
Nei vari panel anche interventi meno anacronistici con Tagliapietra
del Clusit, Molteni di Aipsi, Chiariglione di Dmin.it,De Martin di
Creative Commons e Nexa, Dal Pino di Microsoft, Bortolotto di
Assoprovider, Nuti di AIIP, Busetto di Confindustria, Vergari di
Adiconsum.
Questa
e' la presentazione che ho fatto io (PDF) . I commenti sono abbastanza semplici: Slide 4: non si puo' pensare che cio' che funziona in un mondo funzioni anche nell'altro., Slide 11: questo e' quello che ci sta in questa superficie, entrera' in un telefonino, non si puo' pensare che la distribuzione non venga alterata. Slide 12, ocio che non e' finita qui, questo ci sta in un taschino. Slide 13: le quantita' di sicurezza sono funzione della loro lunghezza. Slide 14: (*) pensare che il problema sia internet vuol dire guardare al futuro nello specchietto retrovisore . Slide 21: la parte verde e' innovazione dagli attori della filiera. Perdita quasi nulla e riduzione di costi.
Alla fine ho avuto un eccellente feedback da produttori e distributori che si sono avvicinati a farmi i complimenti dicendomi "non sapevo, non immaginavo..."