Link: La guerra del download - LASTAMPA.it.
Questo articolo da' una visione parziale del convegno di ieri. Per la prima volta, a quanto mi risulta, ci sono stati panel con posizioni alternative e non vengono assolutamenti citati nell'articolo.
L'articolo racconta gli interventi che io ho trovato piu' anacronistici e che anche io ho raccontato ma omette poi ci sono state due ulteriori panel, con Tagliapietra del Clusit, Molteni di Aipsi, Chiariglione di Dmin.it,De Martin di Creative Commons e Nexa, Dal Pino di Microsoft, Bortolotto di Assoprovider, Nuti di AIIP, Busetto di Confindustria, Vergari di Adiconsum.
Non fa notizia sentire il rappresentante dei consumatori che in quel contesto dice che i beni culturali vengono remunerati in questo modo perche' frutto di una decisione e che ci possono essere altri modelli o il rappresentate di creative commons che dice che l'approccio utilizzato e' oligostakeholder e invece tutte le parti devono essere rappresentate o i rappresentanti del mondo della security che spiegano che e' illusorio pensare di controllare il fenomeno con la tecnologia o il rappresentante del governo italiano che smentisce quello francese difendendo la decisione del parlamento europeo o infine Chiariglione che dice che le major si sono date le zappe sui piedi perche' se prendi a pesci in faccia i clienti non puoi aspettarti che loro ti rispettino ? (o piu' modestamente me che gli dicevo che i "dati" riportati sono inattendibili e portavo dati dell'OFCOM).
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