Qualcuno di voi ha seguito il mio seminario sugli ingredienti e gli effetti della Rivoluzione Digitale (forse ne uscira' un libro...). Il suo riassunto sta in pratica nell'ultimo paragrafo di questo post: Bits Of Destruction.
This downturn will be marked in history as the time where many of the business models built in the industrial era finally collapsed as a result of being undermined by the information age. Its creative destruction at work. It's painful and many jobs will be lost permanently. But let's also remember that its inevitable and we can't fight it. Technology and information forces are unstoppable and they will reshape the world as we know it regardless of whether or not we want them to.
quel brano di Fred Wilson è ad effetto ma non condivido la sua analisi. La recessione, secondo me, non è stata determinata da Internet ma da altri fattori (eccessivi rischi assunti dalle banche di investimento usa, eccessivo ricorso ai mutui subprime, errori delle agenzie di rating, eccessiva fiducia nella deregulation, ecc).
Scritto da: Hamlet | 27/12/2008 a 15:54
Non e' determinata. la tecnologia e' un catalizzatore. IMHO
Scritto da: Stefano Quintarelli | 27/12/2008 a 17:55
ho letto tutto il post di Fred Wilson e ho capito meglio cosa voleva dire. Il discorso sui bit che erodono i quotidiani è giustissimo (basta pensare cosa è successo ai tutti i negozi di dischi c'erano 10 anni fa) ma l'esempio che fa su lui che 10 anni fa comprava un auto su Internet è fuorviante. Se il problema fosse quello avremmo una crisi dei rivenditori e degli autosaloni, non una crisi dellle case automobilistiche; se la gente compra poche auto ha poca importanza come le comprano, no? :-) ciao!
Scritto da: Hamlet | 28/12/2008 a 22:15