Dall'anno prossimo, alle elementari delle mie figlie, il default per avvisi
e comunicazioni sara' la mail; cartacee solo a richiesta.
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Dall'anno prossimo, alle elementari delle mie figlie, il default per avvisi
e comunicazioni sara' la mail; cartacee solo a richiesta.
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Let me also be clear about what we will not do. Our pursuit of cybersecurity will not -- I repeat, will not include -- monitoring private sector networks or Internet traffic. We will preserve and protect the personal privacy and civil liberties that we cherish as Americans. Indeed, I remain firmly committed to net neutrality so we can keep the Internet as it should be -- open and free.
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Scegliere una tecnologia (fibra, umts, wimax, hiperlan, ecc.) per portare la "larga banda" per esempio nelle zone rurali e risolvere il digital divide non è banale.
Farlo pensando unicamente alle caratteristiche tecniche di targa e al business plan è un suicidio. Una tecnologia tecnicamente in grado di erogare N megabit può essere vanificata da inopportune pratiche
commerciali.
E' servita la FCC a ricordarcelo (grazie Giuliano):
Macworld: FCC report: Net neutrality important to rural residents
in soldoni dice che:
Non sarà facile, ma nel portare a tutti la larga banda sarà necessario che tecnologie differenti non implichino politiche differenti di tariffazione: senno' si rischia di avere si' xMbps ma a tariffe da "cellulare".
La prima cosa, ESSENZIALE, prima di buttare montagne di quattrini a duplicare coperture la' dove ci sono gia' (si, ai "piani alti" non conoscono le coperture wireless esistenti). Per fare questo e' semplice, basta un questionario ben fatto (magari online, che' infili i dati direttamente in un DB), un elenco di operatori (che al ministero hanno), una mailing list e, a costo 0 e tempo infinitesimo si costruisce un quadro della situazione.
BTW, sarebbe utile anche per gli utenti per conoscere quali operatori ci sono nel proprio paese: qualche settimana fa un amico stava organizzando un sollevamento popolare ed aizzando il sindaco perche' non c'era l'ADSL, mi ha scritto per un consiglio e io gli ho trovato 2 operatori wireless che coprivano il paesiello, con sommo gaudio di tutti gli interessati.
a volte basterebbe cosi' poco...
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Millions of Xbox 360 owners in Britain and Ireland will be able to watch live programing such as Premier League soccer and movies following a deal with pay-TV group BSkyB.
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Dunque, Google ha annunciato Wave. Potra' essere un successo, potra' essere un flop. In ogni caso, l'importante e' che alcune funzioni core lato server siano controllate da Google. (mi viene in mente Exchange con il quale ti puoi interfacciare, basta che tu abbia un pezzettino che e' sempre Microsoft, ma questo e' un altro discorso).
Beninteso, tecnologicamente Wave e' stupendo, ma dove sta la ciccia ? Sara' la crisi, saranno gli spazi che si chiudono, saranno i VC che non dopano piu' il mercato con tonnellate di quattrini su ogni balzana idea, ma il tema della sostenibilita' economica, del fatto che bisogna avere un prodotto e un'idea di chi lo puo' comprare e come lo puo' pagare, che non si puo' fare una societa' solo per venderla a Google, che la pubblicità non basta, tantopiu' che e' monopolizzata, questa idea sta spuntando in modo indipendente in diversi angoli del globo.
Interessante questo post su GigaOM: Google Climbs to New Heights of Arrogance With Wave.
avevo compilato questa lista di iniziative che non hanno avuto successo. A parte quelle che hanno cercato di scalfire posizioni gia' dominate da qualcuno, le altre sono servite sostanzialmente per chiudere (limitare) degli spazi online, usando gli ingenti margini che provengono da una posizione dominante sulla ricerca che e' oggi, di fatto, l'unico modo di monetizzazione in rete. (Quantomeno si e' alzata l'asticella, a meno di finanziatori cospicui che, a loro volta, puntino ad un rientro dell'investimento non dalla vendita del prodotto/servizio, ma della societa' stessa)
di una cosa possiamo essere certi, al futuro della monetizzazione online Google ci pensa, eccome. E finche' non appare uno strumento di micropagamenti interoperabili o fino ad un eventuale intervento dell'Antitrust, puo' dormire sonni tranquilli.
Google ha l'immagine dell'aperto e gratuito, o quantomeno flat. Nella sostanza mantiene degli elementi di lockin fortissimo degli utenti per assicurarsi l'audience e un sistema di billing sofisticatissimo ed assolutamente non forfettario per garantirsi i ricavi, in una forte posizione di monopolio, con dei margini altissimi (molto superiori alla normale remunerazione dei capitali in un mercato competitivo).
Essere monopolisti non è un reato, non e' illegale. Anzi, se il monopolista si comporta bene, nell'interesse degli utenti (secondo alcune dottrine), e' addirittura molto positivo.
Il fatto che sfrutti la sua rendita monopolistica per controllare settori chiave di innovazione in mercati adiacenti a quello dei motori di ricerca non si puo' ritenere un abuso, anzi, offre cioccolata gratuita, spesso di buona qualità, agli utenti.
E il marketing ? non ci abbiamo pensato. Promozione ? non ci abbiamo pensato. Concorrenza ? non ci abbiamo pensato.
E giustamente, non serve che ci pensino, anzi, non devono. Chiunque altro dovrebbe fare i conti con i dollari ma Google no, per la ragione di cui sopra. Anzi, riempire uno spazio serve ad evitare che si possa creare qualcosa che potenzialmente disturbi, come forse potrebbe succedere con Facebook.
come dicevo poco sopra, non gli deve interessare monetizzare, ma colonizzare.
in questo dissento,
ci sono menti molto fini e brillanti e un grado di comprensione del mondo online che noi umani non riusciamo a intuire.
come qualunque altra azienda "normale".
Se ho ragione, questa e' una reazione che vedremo aumentare. Una prossima sfida per Google potrebbe essere, per mantenere la sua egemonia cultura e limitare reazioni avverse, trovare un modo di allargare e condividere il proprio successo con una base piu' ampia di persone, non comprando ogni tanto qualche startup e alimentando il principale business model di oggi: farsi comprare da Google.
Scritto alle 12:11 | Permalink | Commenti (15) | TrackBack (0)
Sul blog dell'autorita' delle comunicazioni spagnole (CMT) c'e' un magnifico post su FTTX e compagnie elettriche in Europa; volevo tradurlo ma, dopo alcuni giorni, ho desistito. Cmq. vi invito a guardarlo:Compañías de energía y fibra óptica « Blog CMT.
C'e' una grande differenza tra le reti elettriche e quelle TLC: i costi delle seconde non dipendono dal livello di uso da parte degli utenti. Cio' spinge verso il flat-rate.
La FTTH ha 2 ordini di grandezza in meno di guasti rispetto al rame. In soldoni, significa che, una volta allacciate, la quantita' di personale richiesto nella gestione e' minimo.
Potrebbe essere che il FTTH diventi un contorno del business delle compagnie elettriche ? secondo alcuni, è assai probabile.
Scritto alle 09:01 | Permalink | Commenti (5) | TrackBack (0)
Rispetto al post che ho scritto commentando i giornali circa alla strutturalità della contrazione del business , mi segnala giustamente Maurizio questa info che non avevo commentato e che si trova nella Press Release dei risultati preliminari di Vodafone (mondo), per l'anno fiscale conclusosi a marzo:
cosa si legge in una svalutazione di questa entita' (6,8 miliardi di Euro) ?
1) il fatto in se': gli avviamenti vengono ridotti perche' tende a diminuire la capacità futura di generare cassa da quegli asset
2) il conto economico di vodafone e' in grado di reggerlo
questo fatto, meglio di altri dimostra che non esiste una bacchetta magica e mi rafforza nella mia opinione al riguardo.
Scritto alle 18:03 | Permalink | Commenti (0) | TrackBack (0)
Al TG1 hanno raccontato della truffa della "Cartamika", una carta di credito che a fronte di un pagamento iniziale di una rata, avrebbe concesso un credito rilevante nell'arco dell'anno.
La carta veniva abbondantemente promossa su free-press e mediante televendite.
La cosa e' stata scoperta perche' alcuni truffati hanno denunciato la cosa.
Uno dei denunciatari, intervistato, ha detto di avere visto su Internet che il fatto di non aver ricevuto il "PIN di attivazione" non era un problema solo suo, ma anzi molto diffuso.
Il titolo del servizio del TG1 era "truffa telematica".
...con determinazione aggrappati all'antico.
Scritto alle 10:01 | Permalink | Commenti (1) | TrackBack (0)
Corriere della Sera
Egr. Dott. Passera (o meglio, suoi collaboratori), posso indicare qualche approfondito studio, molto specifico, "unbiased", che illustra il quadro italiano (situazione e prospettive) che, come vado ripetendo, e' strutturale.
Asca
Se c'era qualche dubbio che "il Governo" non ha ancora maturato una posizione analizzando la situazione, questa e' la controprova. On. Sacconi (o suoi collaboratori), c'e' una minima situzione congiunturale, ma il problema e' strutturale, dettato dall'evoluzione dell'elettronica. Tra le tante affermazioni possibili, questa non centra il punto. ("misses the point").
E senza un ruolo del governo, la matassa non si puo' districare.
Finanza e Mercati
mi sembra naturale, manca qualche mese ai termini..
anche questo e' naturale che accada; la finestra si avvicina, bisogna iniziare a pensare cosa fare, e poi discuterne con gli altri
MF
lo aveva gia' detto...
... o la partecipazione di altri operatori; imho il timore di Paolo Bertoluzzo e' che si usi l'idea della NGN per dare aiuti di stato a TI. resta da capire come mai durante la precdente gestione, quando infratel sostanzialmente collegava le centrali Telecom, nessuno abbia sollevato la questione.
...e operatori 3G con difficolta' di cassa...
APCOM
Brutta cosa...
Scritto alle 09:03 | Permalink | Commenti (0) | TrackBack (0)