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29/06/2009

Commenti

Dario Salvelli

Eh anche io sono immigrante ma credo che gli estranei siano ancora di più.

Stefano Quintarelli

sul friendfeed di Marco Massarotto ci sono stati alcuni commenti che riprendo e posto qui, per fissarli un po'. (friendfeed scorre)

Molto interessante, finalmente si cerca di andare oltre la semplice approssimazione immigrato/nativo. Non dimentichiamo comunque che esiste anche un ambiente, oltre a un periodo in cui si nasce :) - Federico Fasce

ha ragione Federico, io ho 33 anni, eppure mi sento un nativo. A casa mia il computer è entrato quando ancora non andavo a scuola così come internet, è arrivata praticamente subito. Definire nativi quelli che avevano 10 anni nel 2000 mi sembra un concetto troppo restrittivo e infilarmi negli immigrati scolastici/lavorativi mi sembra una forzatura, io navigavo, lavoravo e cazzeggiavo sulla rete quando i ragazzini di 10/12 anni nemmeno usavano la playstations... Poi vabbè saremo eccezioni che confermano la regola... - Emiliano Sanguigni

bell'analisi, ma effettivamente la suddivisione per fasce di eta' (che pure imperversa: GenY...) rimane piuttosto equivoca: non tutti i ggiovani sono su internet, non tutti i vecchi sono a digiuno di internet - Gino Tocchetti

Mie risposte:

infatti. il rosso digitale c'e' in tutte le colonne. e in tutte le fasce. ma permetti che tra quando uno ha iniziato a a usare parafernalia digitale quando aveva 17 anni ed uno che ha iniziato quando aveva 10 anni, una differenza c'e'. quello che aveva 10 anni, tra i 10 e i 17 si intratteneva in modo diverso.

Io ho 44 anni, uso internet da quando ne avevo 21 ed eravamo in qualche decina/centinaio di migliaia di persone. sono uno dei primi colonizzatori, forse, ma non sono "nativo". quando avevo 13 anni il divertimento era andare a giocare a pallacanestro e il primo walkman e' stato un sogno. ci si trovava a casa dell'amico col registratore a due piastre per duplicare.

Emiliano, tu, tra i 10 e i 23 anni, che facevi ? avevi il walkman ? e le videocassette VHS ? e andavi al bar ? e il video sul pc lo ricordi a 160x120 a 8 fps ? si... Sei un immigrato, non sei un nativo. Un colonizzatore, ma sempre immigrato

Federico, hai ragione, infatti c'e' il rosso e il blu... non basta essere nella fascia d'eta' dei nativi per esserlo, bisogna anche esservici.

Chiariamoci, la qualifica di immigrato non e' in relazione agli altri, ma in relazione a se stessi. Uno puo' essere stato un colono, anche tra i primi esploratori, ma non e' un nativo, non ci e' nato, non e' l'ambiente che ha sempre conosciuto; lui ha conosciuto (anche) altro, "prima".

Io mi reputo un immigrato scolastico; colonizzatore, ma pur sempre un immigrato

Armando Leotta

Decisamente interessante. Mi chiedo però se fissando "l'inizio" come dici tu intorno al 2000 non si perda di vista un decennio, la fascia 30-40enni che hanno visto la nascita e l'evoluzione della rete in Italia (videotel, bbs, fidonet, etc etc).
Questi come rientrano del tuo scenario? Tra essi ci sono molte persone tecnicamente esperte e soprattutto consapevoli delle potenzialità e peculiarità del mezzo.

Stefano Quintarelli

credo di no.
il 2000 e' stato l'anno dell'inizio di cambio di paradigma, l'anno in cui l'informazione si e' staccata dal supporto e in cui e' arrivato l'always on.
mi sembrano due pietre miliari.

colgo l'occasione per chiarire che "i vecchi" spesso si ritengono dei nativi. I nativi sono quelli che ci sono nati. non e' che hanno un merito speciale, e' solo un fatto anagrafico (e di contesto). I Coloni sono quelli che ci sono arrivati per primi, possonoe ssere stati nativi (in minimissima parte) immigrati scolastici o lavorativi (piu' che altro questi ultimi, in realta).

faccio la distinzione tra scolastici e lavorativi (sempre intendedo il periodo in cui si e' immigrati) per il tipo di tempo libero che si ha. in fase scolastica, hai mezza giornata libera che in fase lavorativa non hai. ergo l'approcci alla tecnologia puo' essere piu' pieno e non finalizzato, come invece lo e' nel periodo lavorativo.

mfp

Le forze del nemico ci superano di sole 3 volte... e' un buon giorno per morire, Stefano... e la giornata non e' ancora finita.

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