L'associazione degli editori di giornali ha pubblicato i dati degli investimenti pubblicitari. Sono qui.
Erano abbastanza stabili fino al 2006, poi, questo e' il quadro che emerge.
« CloudCamp il 10 in Bocconi a Milano | Principale | Le regole della concorrenza (FIEG-Google) »
I commenti per questa nota sono chiusi.
Il che significa che ci aspettano anni di crociate contro le nuove tecnologie di publishing che sarebbero la causa della catastrofe dell'editoria, che farebbero migliaia di disoccupati e che minerebbero la stabilita' della nostra societa'? Speriamo che questi si sveglino un po' prima dei discografici.
Scritto da: Luigi Rosa | 30/08/2009 a 10:59
C'รจ chi ci guadagna con la crisi ;=)
Scritto da: Unik Geek | 30/08/2009 a 12:33