Nuova stampante di etichette Braille da studenti dell'MIT; è interessante come la hanno fatta.

Il sito è questo.

se non erro, mi pare molto significativo la tecnica produttiva che stanno usando...
secondo voi, come stanno producendola ?

Comments

[Scritto da: Bubbo Bubboni]

Intendi "come stanno producendo la scatola di materiale plastico dei prototipi"? Non sono un esperto di plastica (beh, neanche di altro) ma quelle striature sulla superficie credo che dicano tutto ad un esperto. Comunque ci sono un sacco di aziende che fanno contenitori di plastica custom per prototipi, partendo dal disegno a CAD. Alcuni usano polimeri fotosensibili, altri frese, altri fanno uno stampo per basse tirature, ecc. Ci sono anche "stampanti" per oggetti 3D che si possono tenere in laboratorio senza problemi.
Insomma non è un grosso problema avere un contenitore custom. Certo, se vivi in un'area dove il tessuto produttivo non è troppo malato è meglio...

[Scritto da: vincenzo vicedomini]

Se parliamo dell'involucro esterno propendo per una stampante 3D, almeno a giudicare dalle dimensioni dell'oggetto e dal tipo di materiale impiegato.
Costano relativamente poco tra i 10000 e i 12000 euro. Per la prototipazione e la realizzazione di piccole quantità di pezzi possono andare più che bene, oltre occorre un CNC classico.

[Scritto da: Weissbach]

Esatto, si tratta di pezzi realizzati di prototipazione rapida, ovvero con una "stampante 3D".
Ma la scelta della tecnica usata dipende solo dal fatto che se ne fanno pochi campioni, al limite solo 1 per variante.
Poi si passa alla produzione in massa e per un oggetto come quello in foto si realizzano gusci per stampaggio a iniezione, per fare i quali serve uno stampo in acciaio legato.
Che si realizza, come bene dice Vincenzo, con frese a controllo numerico (CNC).

[Scritto da: Andrea]

Il prototipo (a occhio) dovrebbe essere fatto in Fused Deposition Modelling (FDM), praticamente, una testina iniettore si sposta in 3d "sputando" un filo di materiale che solidificandosi forma il pezzo desiderato, queste macchine sono molto diffuse anche in Italia e il loro costo è di circa 10.000-12.000 euro

[Scritto da: Paolo Pastorino]

Non vorrei spararla troppo grossa, ma a me sembra il nastro di un'etichettatrice Dymo. Hanno probabilmente solo mappato la pressione dei tasti con un'uscita codificata di punte verso il nastro che diventa bianco quando viene premuto/piegato.
Costo dell'HW: qualche euro.