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30/09/2009

Commenti

Aldo de Rossi

Credo che la soluzione nella mente del Governo Italiano sia quella di sostituire Mediaset a Telefonica nella compagine azionaria di Telecom Italia. Con qualche scambio di favori nel mondo della TV Spagnola, questo non e' impossibile. Altro che One Network. L'Italia non e' mica la Danimarca, ma un allegro Sultanato.

http://www.bolsamania.com/actualidad/noticia.php?origen=bolsamania_com.Noticias&id=0420090930102936&isin=ES0178430E18

fra1027

Spero che darmix non si offenda.. :)
http://www.radioradicale.it/scheda/287893/commissione-affari-costituzionali-della-presidenza-del-consiglio-e-interni-della-camera-dei-deputati

gallodidio

Mi vengono in mente due riflessioni.

1. Dici, giustamente, che "niente è più irresistibile di un'idea il cui tempo sia giunto", ma la politica (in senso ampio, non intendo solo il governo) può far tanto per ritardarne la concretizzazione.

2. Gli obiettivi dei singoli attori intorno al tavolo non sempre coincide con l'interesse collettivo. E per collettivo intendo anche la collettività degli attori stessi, non necessariamente il pubblico più ampio. (Hai presente il prisoner's dilemma?)

Stefano Quintarelli

@Aldo: mi sembra *assai* improbabile. TI e' un boccone troppo grosso, ricordiamoci che le tlc fanno in meno di due mesi il fatturato che i media fanno in un anno...

@Fra: grazie!

@Gallodidio: la (1) e' una citazione di Calabro' che ha detto quella frase alla fine della sua ultima relazione, nella quale ha lanciato le mie ide, pari pari... e si, ho presente il prisoner's dilemma.

darmix

non sono permalosa :-P

Gianmarco Carnovale

La societarizzazione dell'infrastruttura rispetto ai servizi è *l'unica* vera nuova strategia percorribile, in un mondo che va verso l'IP e dove i servizi legacy offrono ricavi (e margini) decrescenti.
("Come me sforzo de dì da 'na vita") per me bisogna effettuare l'operazione relativamente a tutte le infrastrutture, in tutte le country: si crei una "network company" che includa in Italia rete fissa e mobile, in Argentina la rete fissa, e in Brasile la rete mobile. Il gestore di servizi legacy VENDIAMOLO ORA, magari anche a Telefonica, finchè ha un valore.

darmix

qui comunque il grande capo in persona: Telecom Italia è la rete e senza la rete non c'è Telecom Italia.

«Telecom Italia - ha argomentato Bernabè - è una società italiana. Telco rappresenta una parte degli azionisti, e i problemi di Telco riguardano gli azionisti di Telco. Ci si dimentica spesso che Telefonica non è azionista di Telecom Italia, ma di Telco». «All'epoca – ha ricordato – l'operazione venne fatta da un gruppo di azionisti italiani per impedire che una partecipazione italiana venisse acquisita da Carlos Slim (il magnate messicano, patron di Telmex, America Movil e Claro, ndr) e da AT&T». Ma Bernabè ha anche aggiunto: «Nel corso di questo periodo gli azionisti di Telco hanno fatto quello che dovevano fare nell'interesse di Telecom Italia non solo per sostenere un progetto italiano di rilancio, ma anche per consentire a Telecom Italia di riprendere un proprio cammino di crescita. A oggi questo percorso non si è interrotto».

È pur vero che i temi sollevati da Romani e dai piccoli azionisti non sono campati per aria. Il problema del debito Telecom – che non è certo di solvibilità, ma di flessibilità finanziaria – non è stato risolto, di aumenti di capitale non si parla e il rientro del debito, derivante di fatto dalle precedenti operazioni finalizzate a mantenere in mani italiane il controllo del gruppo, procede col contagocce. D'altra parte la presenza degli spagnoli in Telco ha fornito lo spunto alle autorità di Buenos Aires per intimare a Telecom l'uscita da Telecom Argentina, che di certo non è interesse del socio italiano artefice del rilancio del gruppo. Ma il punto è che gli spagnoli hanno pagato per il loro 10% indiretto in Telecom 2,85 euro per azione e che sostituirli, a queste condizioni, è un'ipotesi velleitaria.

Quanto a eventuali progetti di scorporo della rete, Bernabè è tornato a ribadire che «il tema non è in agenda: Telecom Italia è la rete e senza la rete non c'è Telecom Italia»


Radio Londra o il Corvo Parlante della Settimana Enigmistica alludevano a codeste siccità?

gallodidio

@Stefano: non avevo dubbi che lo conoscessi, era ovviamente una domanda retorica ;-)

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