Spassosissimo (o tragico, a seconda dell'umore) questo post di Ugo Arrigo sulla vicenda Enac-Ryanair (leggi sotto)
L'Enac (ente di regolazione del trasporto aereo) ha ripreso Ryanair perche' richiede carte di identita' o passaporto anche per i voli nazionali (es. bergamo-roma) in contrasto con una norma che dice che per identificare una persona va bene anche
Art. 35, comma 2, D.P.R. 445/2000 (Testo unico sulla documentazione amministrativa)
Sono equipollenti alla carta di identità il passaporto, la patente di guida, la patente nautica, il libretto di pensione, il patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici, il porto d’armi, le tessere di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente, rilasciate da un’amministrazione dello Stato.
Ryanair ha cosi' chiuso le rotte nazionali da 10 scali italiani (che c'entrino anche condizioni di assicurazione di Ryanair ?). Probabilmente in diritto ha ragione l'Enac, ma ai miei occhi, di semplice viaggiatore, sembra difficile pensare che si difenda il diritto dei tesserati degli "Utenti Motori Agricoli" e non piu' banalmente gli interessi dell'incumbent (anche perche' conosco il caso TLC)
Enac ha anche multato Easyjet per 110.000 euro per tre disservizi legati a ritardi e cancellazioni di voli da Roma Fiumicino a Lamezia Terme, ovvero per mancata informazione ai passeggeri, mancata compensazione e mancata assistenza.
Ricordo che a maggio, l'ENAC... "Per garantire una vigilanza continuativa ed ancor più stringente, l’ENAC ha disposto di istituire un comitato congiunto ENAC-Alitalia per l’analisi settimanale dei dati e delle prestazioni e per la valutazione delle eventuali azioni correttive in caso di livelli non adeguati del servizio fornito. "
io avevo dimenticato la carta d'identità in hotel e per farmi volare col posto che avevo già comprato prima hanno detto che sarebbero serviti 60 e passa euro, poi mi hanno fatto passare con 10 euro + patente (volo nazionale).
Scritto da: simo | 28/12/2009 a 22:07
PS. staff gentilissimo, regole surreali.
Scritto da: simo | 28/12/2009 a 22:08
Mi sembra ci sia un po' di dietrologia nel tuo post... mi verrebbe da dire che l'unico motivo per cui Ryanair non accetta forme equipollenti e' per "chargiare" 100+ euro a quel 1% di gente che si dimentica la CI a casa.
Secondo me ha ragione l'ENAC e non c'e' motivo per cui non si possa accettare un altro strumento di identificazione, ancor di piu' considerando che non e' una questione di sicurezza, ma solo di business
Scritto da: Alessandro Santo | 29/12/2009 a 00:37
Ciao Stefano,
lo sai che con il patentino impianti termici puoi essere responsabile del generatore termico di una centrale elettrica?
Ti controllano anche la fedina penale prima di dartelo.
Anche il porto d'armi non e' esattamente facilissimo da avere.
Queste sono regole di generale applicazione e sono le medesime che devono essere rispettate quando si viene identificati da chi ci rilascia una SIM telefonica.
Siamo sicuri che RyanAir puo' ignorarle con tutta questa arroganza?
Scritto da: Uairless | 29/12/2009 a 00:44
Caro Stefano, purtroppo tutta questa vicenda nasce dal mitico:
"lei non sa chi sono io" (http://www.marcellosaponaro.it/blog/2009/12/30/lei-non-sa-chi-sono-io-gabriella-giammanco/)
della peggior specie proprio perché viene da un parlamentare che dovrebbe essere l'ultimo ad avvalersene (sebbene la tizia voli in lowcost e questo e' senz'altro un'attenuante)
Personalmente credo che l'identificazione sia inutile (e' una di quelle cose che non cambiano il livello di sicurezza del viaggio) ma RyanAir ne ha fatto una chiara regola contrattuale, punto.
E' per vicende come queste che alle volte mi chiedo se è sano di mente chi si ostina a "voler fare qualcosa" nel bel paese per produrre e, possibilmente, per migliorarlo
Scritto da: Antonio | 30/12/2009 a 17:06