Google, il grande editore che non c’è - Corriere della Sera.
In un mondo ideale, bisognerebbe sfrondare il Sic dai settori impropri e inserirvi i motori di ricerca, editori del nuovo millennio. Nell’Italia del 2010, si può almeno dare attuazione alla legge Gasparri laddove prevede che vengano identificati i settori rilevanti all’interno del Sic, così da verificare il peso specifico delle imprese più grandi ed eventualmente affrontare le posizioni dominanti con la regolazione ex ante, di competenza dell’Agcom, e con l’intervento ex post contro gli abusi, di competenza dell’Antitrust. Ebbene, da ottobre, in silenzio, l’Agcom ha aperto il procedimento di revisione del Sic. Ma la strada è in salita perché Google non fattura quanto ricava in Italia dall’Italia, ma da Dublino. Ed è dunque un problema riconciliare le rilevazioni di mercato, della Nielsen o di altri, con le evidenze ufficiali dei bilanci. La filiale italiana, Google Italy, dichiara ricavi inferiori ai 20 milioni per lo più derivanti da servizi resi a Google Ireland che, per conto del quartier generale di Mountain View, coordina le attività in Europa, Nord Africa e Medio Oriente. La Guardia di Finanza di Milano aveva ipotizzato l’evasione fiscale partendo da indagini secondo le quali Google Italy rappresenterebbe una stabile organizzazione della multinazionale in Italia e non solo un punto di appoggio. Il pm Carlo Nocerino non ha condiviso l’impostazione, e ha chiesto l’archiviazione. Si attende, dal 12 febbraio 2009, la decisione del giudice per le indagini preliminari. L’Agenzia delle Entrate non si è ancora mossa, ma ha ancora tempo. È chiaro che, se il fisco riuscisse a disegnare il profilo italiano di Google, spianerebbe la strada anche all’Agcom: non solo le consentirebbe una più moderna definizione del pur discutibile Sic, ma la costringerebbe a esaminare in concreto il ruolo monopolistico del primo motore di ricerca, infrastruttura intelligente cresciuta dentro l’infrastruttura delle telecomunicazioni.
anche microsoft italia ha un fatturato molto minore al giro d'affari, licenze e prodotti soprattutto busienss si comprano anche in questo caso dalla filiale irlandese; credo questo sia perfettamente legale dato il regime europeo di tassazione
Scritto da: gabriele | 30/01/2010 a 22:46