La corte costituzionale ha stabilito che
Detto in altri termini, se si vuole fare una rete, bisogna mettersi d'accordo con la regione; sara' piu' difficile fare reti in fibra nuove, ergo la rilevanza della rete esistente di Telecom, aumenta (ed il suo valore)
anche le regioni potranno quindi interloquire sui tracciati di reti e impianti di comunicazione in fibra ottica e in banda larga, tutelando i luoghi destinati a funzioni pubbliche, tutte le volte che i tracciati, le servitù, i cunicoli e gli interramenti possano interferire con i servizi affidati alle Regioni e con i relativi beni immobili.
Detto in altri termini, se si vuole fare una rete, bisogna mettersi d'accordo con la regione; sara' piu' difficile fare reti in fibra nuove, ergo la rilevanza della rete esistente di Telecom, aumenta (ed il suo valore)
mi risulta che sia gia' cosi', perche' ti pare preoccupante ?
Scritto da: La linea dell'inutile (Mauro) | 29/01/2010 a 15:20
la norma stabiliva la facolta' di fare lavori semplicemenet con Dichiarazione Inizio Attività
Scritto da: Stefano Quintarelli | 29/01/2010 a 15:31
qualcosa non mi torna, i progetti andavano approvati in Regione anche se ad attuarli era un ente pubblico sul territorio ... forse prendo io lucciole per lanterne ...
Scritto da: La linea dell'inutile (Mauro) | 29/01/2010 a 15:41
La legge 133 introduceva la semplice dichiarazione inizio attivita': http://www.medicoeleggi.com/argomenti000/italia2008/400195-c-2.htm
Scritto da: Stefano Quintarelli | 29/01/2010 a 18:13