MF di oggi.
[Romani] Invece qualsiasi accordo è possibile a patto che la rete resti con governance italiana, la stessa posizione che era già stata espressa in un'intervista a MF-Milano Finanza da Mario Valducci, presidente della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera. Il problema saranno gli investimenti, aspetto sul quale il viceministro ha lasciato intendere che il governo vigilerà e manterrà un «segnale di attenzione», augurandosi che «il management e gli azionisti italiani tengano ben presente l'importanza per il Paese delle infrastrutture di tlc» e che «nel progetto della banda larga possa esserci tutto l'interesse di Telecom». Il presidente di Telecom, Gabriele Galateri, ha spiegato che con il governo ci sono «contatti regolari, ma non c'è alcun appuntamento specifico», mentre il ministro per lo SviluppoEconomico Claudio Scajola ha parlato di «incontri nei prossimi giorni». Rom,ani ha anche sottolineato che l'Italia «non può permettersi di non attuare» il progetto di una nuova rete in fibra ottica, ma ha ammesso che si tratta di un'iniziativa su cui «ci sono polemiche» anche se il dibattito è finalmente uscito dal dilemma «scorporo sì, scorporo no». Adesso siamo arrivati a un progetto condiviso, «in cui possono trovare posto anche le Poste, le Ferrovie, le banche e le Regioni», ha detto Romani senza citare il grande partner che secondo molti alla fine prenderà parte del progetto, cioè la Cassa Depositi e Prestiti.
Quante belle notizie tutte in un giorno solo! (mi riferisco anche a Comcast)
Scritto da: mfp | 29/01/2010 a 22:59
Ho letto tre volte l'articolo e non ho capito chi farà la rete, che rapporto avrà con TI e le altre Telco, né chi ci metterà i soldi...sono io, o è oggettivamente un articolo pieno di segnali positivi, ma nessuna notizia?
Scritto da: gallodidio | 30/01/2010 a 00:59
l'articolo riferisce dichiarazioni che, pur non essendo conclusive, sono un avvicinamento. TEF diceva "tutto assieme o niente"; GOV diceva "no pasaràn"; oggi GOV dice "garanzie sugli investimenti e rete italiana" e TEF dice che le puo' interessare.
ricordiamo che Enel fu un cavaliere bianco, fece l'opa e garanti occupazione e investimenti...
Scritto da: Stefano Quintarelli | 30/01/2010 a 08:06
Si ma Enel aveva assets solidi... l'italica rete tlc invece e' ancora un costoso colabrodo e la periferia (ie: consigliere comunale PD di paese popolato grossomodo di macellai con la capezza) si e' appena accorta (quest'estate) che "le chiavette usb sono piu' comode della linea fissa". Io, come al solito e per un altro paio d'anni, sono per alzare di piu' la voce e usare i muscoli...
Scritto da: mfp | 30/01/2010 a 11:33
PAOLO ROMANI: FUORI CAIO, DENTRO PILERI
Avviso ai naviganti: "Si avvisano i signori naviganti che Paolo Romani, il viceministro con delega alle Comunicazioni, ha sostituito come suo consulente privato il barbuto Francesco Caio con Stefano Pileri, l'ex-direttore della Rete di TelecomItalia.
Qualche giorno fa i due personaggi sono andati insieme in un viaggio di lavoro in Armenia, e Romani ha fatto sue le idee del manager per la società della nuova Rete".
credibile o solo gossip?
Scritto da: darmix | 01/02/2010 a 12:54