Per molti miei parenti, la verità è ciò che dice il TG. Secondo lo studio citato sotto, la verità è il link più in alto su Google.
Internet è fantastica anche perchè dà alle persone gli strumenti per risalire quasi sempre alle fonti, per analizzare le cose con la propria testa.
E' un peccato accontentarsi e sostituire un potenziale condizionamento con un altro.
Bisogna insegnare ai giovani ad essere curiosi, a cercare le fonti, a usare la propria testa e non accontentarsi delle analisi degli altri. E, se è il caso, indignarsi.
Tre cose non bisogna perdere: la curiosità, la fantasia e la capacità di indignarsi.
So-Called 'Digital Natives' Not Media Savvy, New Study Shows - NYTimes.com.A new study coming out of Northwestern University, discovered that college students have a decided lack of Web savvy, especially when it comes to search engines and the ability to determine the credibility of search results. Apparently, the students favor search engine rankings above all other factors. The only thing that matters is that something is the top search result, not that it's legit.
"Bisogna insegnare ai giovani ad essere curiosi, a cercare le fonti, a usare la propria testa e non accontentarsi delle analisi degli altri. E, se è il caso, indignarsi."
Condivido ... però poi non lamentarti quando dico che sei "un non giovane" :-D
Personalmente non amo parlare di "giovani" ma di nuove e future generazioni. Lo trovo molto meno restrittivo come concetto (anche se sotto certi versi è più astratto).
Scritto da: vincenzo | 01/08/2010 a 13:09
Internet è uno strumento.
Bisogna insegnare ad usarlo in modo che divengano persone (plurale) e non gente (singolare). Esattamente come i libri, esattamente come le pinze, esattamente come il tagliaunghie. Bisogna innalzare, il limite personale, perché non accada che uno chiami l'idraulico per una tubo che potrebbe stringere da se, che vada dal pedicure per una pellicina e sopratutto che non creda mai in quel che vede finché non lo ha verificato.
Ho due ottimi esempi, uno su Internet e uno sui libri di testo.
Partiamo dall'ultimo: Giovanni Tonzig - Cento errori di fisica pronti per l'uso (ISBN 9788838743153). Una collezione di vaccate tratte dai libri sui cui si dovrebbe imparare.
Poi il primo: la campagna anti-strumentalizzazione della figura femminile ripresa in questo scorcio d'estate da alcune testate (in mancanza di argomenti più seri...), si basa in parte su immagini taroccate prese da Internet e quindi è con lo stesso mezzo che lo si può scoprire, risalendo agli originali.
Non solo, ma se i giornali, che dovrebbero verificare le fonti e per questo sono pagati perché le chiacchiere da pianerottolo le sappiamo fare tutti, si limitano a riportare le cazzate che alcuni redattori precari e/o adolescenti scovano sui loro siti preferiti, allora non basta non accontentarsi dell'analisi degli altri, bisogna avere gli strumenti per capire SE gli altri fanno analisi o passaparola.
E tutto quanto sopra s'impara.
Ma per imparare c'è bisogno di chi insegna; e quindi che sappia, soprattutto, dubitare ed avere i mezzi per togliersi i dubbi.
Scritto da: mORA | 01/08/2010 a 14:37
il motore di ricerca avrà sempre maggiore responsabilità? provavo a scriverne qui: http://www.harrr.org/rrr/extended-did-you-mean/
Scritto da: simo | 02/08/2010 a 12:18
ricordo le regole di questo blo: niente partitica, niente tupiloquio, niente commenti anonimi. (tra le altre)
Scritto da: Stefano Quintarelli | 15/08/2010 a 18:06