Quando ho scritto il post dove ho criticato l'iniziativa di Apple di estensione dal mercato dominante dei tablet al mercato adiacente, P. mi ha scritto prevedendo che avrei scatenato reazioni dalla chiesa di cupertino...
La reazione in effetti non si è fatta attendere via mail e con commenti piu' o meno ovunque...
Ci sono persone che (legittimamente) sono contente che la loro scelta sia guidata, che ci siano altri che fanno selezione per loro, che qualcuno definisca le regole (integrative rispetto alle leggi) per tutti.
Questa è una forza di Apple, indubbiamente.
Il "reality distortion field" che la ha caratterizzata da sempre, incarnata nel suo leader dal grandissimo carisma (come mi consta direttamente avendo fatto il volontario decenni fa al NeXTWorld Expo, quando eravamo in quattro gatti).
Molti suoi clienti diventano fedeli che a loro volta evangelizzano. Un effetto quadratico del marketing.
L'amato leader non sarà in azienda per sempre, deve pensare alla sua salute e il reality distortion field diminuirà.
Mi sbaglierò di certo, ma penso che, in quel momento, il rapporto si affievolirà, subentrerà un po' di disaffezone e l'effetto moltiplicatore sparirà e Apple ridiventerà una azienda normale.
Ecco, io penso che per i problemi di salute (purtroppo) che lo allontanano, stiamo per averne le prime avvisaglie.
Quando ho scritto che mollavo Apple, D. mi ha scritto dicendo "mo' passi ad altro sistema oeprativo, buon divertimento".
Certamente Apple fa una user experience eccellente e probabilmente ancora La migliore, con la L maiuscola.
Ma per quanto bello sia il giardino, per quanto piacevole e curato sia il villaggio, se non mi dà la possibilità di avere una vita o una attività al di fuori del villaggio, non fa per me.