« Abbassate retroattivamente le tariffe di terminazione mobile in Germania. Adesso in Italia sono "solo" il 94% in piu' | Principale | Non è un paese per Giovani (3) »

26/02/2011

Commenti

gallodidio

se vai avanti cosi' mediaset ti prende come consulente!

massimo mantellini

Mediaset magari lo prende come consulente ma io fra datacasting ed altre amenita' o lo tolgo dal feed o lo passo su Google Translate

Stefano Quintarelli

ha ha haha!
lo sapevo..

in verita dopo il terzo paragrafo mi sono detto chissa se mante
resiste fino in fondo

;-))

Capitano Nemo

Stefano, dissento. Ho un amico giornalista che ha ricevuto l'account ed ha fatto i test giorni prima del lancio commerciale, ed ha riscontrato un funzionamento a singhiozzo del servizio ben prima che ci fosse un uso massivo.
Io ho fatto le mie verifiche ed ho scoperto che i "fenomeni" di Accenture, probabilmente per tentare di giustificare la fatturina da emettere e per legare a loro Mediaset per gli sviluppi futuri, hanno ri-scritto grosse parti del sistema basato su Microsoft Smooth Streaming e DRM PlayReady - parti che erano già fornite da Microsoft stessa - aprendo dei bug grossi come voragini.
A riprova di quanto dico, fai una prova comparata tra la visione su Net TV di Mediaset e sul catch-up di Rai.it, che si basa sulla medesima tecnologia (ma la Rai ha un'installazione standard non "rimaneggiata"), e che si presume abbia gli stessi carichi. Vedrai che su Rai non hai il minimo problema.
Questo per quanto riguarda il web.
Il discorso lato applicazione per decoder è ben più complesso, visto che hanno fatto un pastrocchio basato sul codice dello streaming adattativo Apple, ci hanno buttato dentro Nagra, e poi hanno compilato tutto su MHP. Più complicata di così non se la potevano immaginare, è un miracolo se funziona ogni tanto...
Il bello di questa storia è che Accenture avrà sempre qualche responsabilità "terza" da trovare, per continuare gli sviluppi e le implementazioni all'infinito, senza mai deliverare il prodotto pienamente soddisfacente e funzionante, e intanto mungere soldi. Coerentemente con il suo stile consolidatissimo. Prima se ne accorgeranno in Mediaset, e meglio sarà per loro. Purtroppo, di solito, prima di capirlo si passa per la fase "ho cominciato con loro, gli ho già dato tanti soldi, non posso buttare tutto e ricominciare ora". Quando finalmente capiranno che non c'è alternativa al cacciarli perchè non deliverano mai, ricominceranno buttando un investimento che sarà stato dieci volte l'attuale.

lorenzo

ma sono problemi tecnici oppure hanno comprato poca banda ?

Stefano Quintarelli

@Capitano Nemo: beh, io non ho provato il servizio prima e questo non lo posso sapere. Non ho modo di verificare le tue affermazioni che non abbiamo elementi o fonti di riscontro per affermare che siano corrette salvo voci riportate.

@lorenzo, no, non credo. credo che la banda er cio' che vogliono fare loro in streaming, con quel numero di utenti e quella user experience, semplicemente non ci sia...

Capitano Nemo

@Stefano: sei comunque in grado di comparare il funzionamento del servizio Rai con quello Mediaset "oggi". Che i due broadcaster basino il catch-up sulla stessa tecnologia è cosa più che nota, ma se googli lo trovi anche nei comunicati.

Antonio

Ma dove sta tutto questo successo scusa? Non osservo nessun incremento significativo di banda da nessuna parte, come li raggiungono i clienti con i neutrini tcp/ip? Dal lancio non c'è stato alcun incremento significativo di banda, né loro al mix, né sui transiti, né sui principali carriers.

Stefano Quintarelli

usano la cdn di telecom, pero qualche incremento di traffico dovrebbe
vedersi.
se hai ragione, allora e piu critica di quanto poteva sembrare ed
effettivamente sono problemi applicativi e non di bottleneck di rete..

Andrea Dolci

Io ho una mia teoria su questo tipo di operazioni industriali.
Un'azienda che e' nata analogica a botte di videocassette e il cui management si e' formato con le trasmissioni analogiche e le vidocassette non ha la cultura per fare il salto nel digitale a meno che non crei una divisione ad hoc con dirigenti che magari sanno poco di televisione ma sanno tutto di rete, server, routing e tutte le altre indicibili cose di cui mantellini chiede l'utlizzo di google translator.
Se invece continui con i dirigenti analogico/videocassettiani, inclusi presidente e vicepresidente sarai in balia di consulenti i quali avranno l'arduo compito di coniugare le trasmissioni analogico/videocassettiane alla rete e non invece di inventare servizi a misura di rete.
In sinstesi, se non capisci che il focus deve essere su come fornisci il servizio e che il contenuto e' un semplice dettaglio, secondo il mio modesto parere non vai da nessuna parte.
Siccome conosco bene un programmatore che ha lavorato per lo meno alla fase iniziale del progetto, temo che l'approccio sia stato invece l'esatto opposto, ovvero occuparsi tanto di come mettere il materiale sui server e su come far girare il s/w di gestione, tanto poi basta andare in rete e la gente vedra' tutto quello che vuole.

Pan

Se la rete deve supportare il Prime Time, allora la rete (e i suoi progettisti) lo devono sapere (e finora non glielo hanno detto: vero Akamai?). In dettaglio, la soluzione è anche più complicata di quanto sembri. Mediaset dovrebbe occuparsi perfino di cosa succede al canale upstream del gateway *a casa* dell'utente (Mantellini perdonami, usano Tcp... e dai nostri test, non su Mediaset, di questi ultimi dodici mesi con tutti i protocolli di streaming, le code di upstream dei router fanno molti danni all'esperienza utente). Il canale di ritorno è vitale per la TV in streaming via TCP (ormai tutta).

Per il push-VOD, in parte concordo con Stefano: usare stoccaggio residenziale migliora l'esperienza e permette di personalizzare con poco sforzo (si possono persino abbassare i costi usando protocolli di multi-part download come BitTorrent). Il livello meno gestito di ciò è stato chiamato podcasting e molti di voi lo usano già; da lì potete immaginare le varianti sempre più controllate (pre-positioning personalizzato, regole DRM per la cancellazione e la fruizione...).
Questo pre-posizionamento aiuterà per i contenuti messi in "home page" (che in questo contesto post-catodico potremmo chiamare Guida TV ;)
Il resto dei contenuti dell'offerta aggregata accessibile dall'utente (di tutti i content provider ricevibili!) non può essere messa in cache. Quindi: o limiti l'offerta e fai prodotti verticali (e ti limiti a una quota di mercato) o provi a mitigare almeno i pesi massimi (per es. pre-posizionando HD, video del giorno, best-seller, pubblicità adattativa, ecc.).

Chi mi conosce sa che propongo il modello del terminale aperto, dove tutti i content provider e gli aggregatori arrivano e dove la Guida TV aiuta l'utente (magari attaccandosi a feed preparati da entità per lui autorevoli, anche gli amici!).
Tuttavia siamo all'inizio: o contribuisci alla formazione dell'ecosistema o giochi da solo.
Voi che ruoli svolgete nell'ecosistema?


C.la

Pan: davvero si va in TCP e non UDP? questo è uno spararsi nei piedi a livello di efficienza per lo streaming, come sai un errore di un pacchetto si riversa a cascata su tutti i pacchetti successivi

Stefano Quintarelli

Esponenzialmente

C.la

eh lo so :)
mi interessava capire se è una scelta fatta solo per la piattaforma di Mediaset oppure anche ATV e altri usano la stessa cosa (cioè è una pratica non standard ma largamente diffusa)

Markino

Mah... Che altro dire?

Pan

Ciao C.la,
mi dispiace ma oggi TUTTI i dispositivi/servizi consumer usano HTTP (quindi Tcp) per lo streaming (compresi AppleTV, Roku, Tivo, Mediaset, Blobbox, Cubovision, Amazon, YouTube, ecc.).
Persino Microsoft e Apple hanno ripudiato i protocolli storici (MMS e RTSP che prediligono UDP per poi ripiegare su TCP) per lo streaming di "nuova" generazione (lo stesso per Adobe Rtmp e Apple Streaming).

Quindi, occhio all'accodamento nei buffer dei router e al canale upstream!

Pan

gabriele

ma usando TCP , automaticamente, si gestisce il momento di congestione rallentando "naturalmente" il flusso dei pacchetti... se lo si associa allo "smooth" cioe' alla possibilita' del server di incominciare a inviare pezzi del file codificati a bitrate (e qualita') inferiore , si riducono le situazioni di blocco trasformandole in semplice abbassamento di qualita' video.

Stefano Quintarelli

questo se il complesso video + altro traffico resta stabilmente al di
sotto del bestput della linea, perche se appena appena va sopra, al
primo burst di altro tipo di traffico (e TCP/IP e burst, data comes in
bursts) si riempiono le code, iniziano i drop, si alza il jitter i delay
aumentanoe si causa quello che adesso e di moda chiamare bufferbloat
e che una volta chiamavamo intasamento.. ;-)

detto in altri termini, credo che ladaptive streaming rischi di essere
negativo per le reti fino al livello paradossale di fare male a se
stesso (appena ladoption sale) , ma sarei contento di essere smentito.

Banana Ambassador

Ciao a tutti,
ho notato è possibile capire quale CDN si sta utilizzando guardando nel browser in basso a sinistra.

E non so se sia capitato anche ad altri, ma:
1) al lancio del servizio NetTV si utilizzava CDN TI (e avevo problemi)
2) ora utilizza Akamai e la qualità video risulta perfetta

Voi continuate ad avere problemi? Perché a me funziona benissimo.

Per quanto riguarda Adaptive Streaming, sembra essere un passaggio obbligato supportato anche da NetFlix per i suoi milioni di utenti.

Chicco

Stefano... partendo dal presupposto che io nel week end mi sono sparato su una Alice 20 almeno una decina di contenuti in HD sul box (la PC per ora non la uso)senza nessun problema....mi sembra che ci siano molte illazioni nella tua mail. Io ignoro il background...dico che venerdi ho visto male...da sabato non ho più avuto problemi.Dico anche di più...per come è stato gestito lo switch off al DTT...ma molto meglio la banda (e sospetto che Akamai si stia leccando i baffi) che il terrestre...

ott

confermo che lo streaming da PC funziona perfettamente ...

Per vederlo su TV l'unico decoder abilitato è il Telesystem o basta un qualsiasi bollino gold ?

due commenti:
- mancano alcune puntate delle serie TV ... ma dico che senso ha pubblicare solo le puntate da 16 a 19 di nip & tuck ????? le altre dove le prendo dal mulo ???
- la qualità è "buona" ... ma per un laptop ... l'ho collegato al mio 37 pollici e la qualità è comparabile con un divx di media qualità ...

Stefano Quintarelli

@Banana: io sarei pronto a scommettere che non e' tanto quello ma che hanno fatto dei rilasci software "a cuore aperto" nel weekend. Magari mi sbaglio, ma cosi', con la regola del pollice..
E' pericoloso fare confronti tra USA ed Italia. Anche tra franci aed italia. Le reti sono fatte in modo completamente diverso (in USA la maggioranza usa HFC e non DSL, per dirne una, senza entrare nel merito della topologia che anche quella incide non poco)
Poi, parliamo di 20M di "membri" su 350 milioni di persone. il 5,7% di penetrazione. come se in italia andassimo a 1,3M di linee, ovvero il 10% della penetrazine sugli utenti broadband, ovvero meno di un quinto degli addressable della sola TI. e' un po' pochino per parlare di adozione di massa.

@Chicco: fai parte di quella parte di quel 55% di utenti. Divertiti ! io sto nell'altro 60%...

Chicco

Stefano, a me pare invece molto convincente la spiegazione di banana...poi se tu hai insider che ti dicono che sono stati fatti rilasci nel week-end non lo so...fatto sta che a me da Sabato funziona perfettamente. Continuo a dire di più: per come vedo io il DTT (e sono di Milano) le partite si vedono meglio via netTv...ho fatto un check il giorno dopo.
Oggi proverò il servizio sul PC...vediamo

Stefano Quintarelli


No, zero insider.
Il monitoraggio di rete dallesterno fatto da un amico non denunciava saturazione di rete.
Certo, ci sta un malfunzionamento della cdn, non so. Diverse persone mi dicono dello switch da telecom ad akamai.
Al netto di eventuali problemi della cdn telecom, quella akamai mi sembra un ottimo affare (per akamai). Akamai ha cache nei data center di alcuni operatori. Per uno che sta in italia, che è rilevante in italia, finché di tratta di mettere giù macchine in 6-7 data centers farebbe bene a farselo da sé ed avere costi noti fissi e non costi variabili ignoti pagando in piu un 30% di margine ad un intermediario (cifra a caso).
Akamai da un grande valore aggiunto se ti toglie la complessità di fare ciò in tutto il mondo, ovvero se distribuisci contenuti in un luogo dove non hai un footprint. Diversamente non vedo il senso. Come avere auto, garage, patente, parcheggio in ufficio, tempo disponibile...e prendere un taxi.
Time to market? Ci sta. Già dopo un mesetto lo scopriremo.
In parole povere, la cdn di akamai (usata solo in italia) da un servizio che può essere fatto con i vantaggi di cui sopra e risparmi importanti con qualche colocation e un po di peering.
Una propria cdn con cache metropolitane o presso gli stadi di linea non ha senso per quello che spiegavo nel post. Allora ha senso lo storage nei device.
(altrimenti non scali, ma ci sta anche questo, se è una decisione di business)

La Coperta di Linux...

Capitan nemo io ormaai è da venerdi che guardo sta Net Tv sul box senza alcun problema su una alice 20. Ora non commento il PC perchè il sito non mi sconquinfera ma sul box per me è una figata assoluta e da 4-5 giorni nessun problema.....ora io sono un programmatore da oltre 15 anni ed abituato a non saltare a conclusioni affrettate...ma a fare analisi e poi un attento trouibleshooting...ho come una impressione.....ma sarà mica che ti hanno scartato ai processi di selezione Accenture per saltare ad accuse così banali e superficiali in un baleno...? Boh...legittimo sospetto....

Banana Ambassador

@Stefano,
proviamo a fare un confronto Akamai/TI/FaiDaTe a due livelli

-livello commerciale: diciamo che Akamai fa il bello e il cattivo tempo dove le pare. Lo si è visto con il prezzaccio che ha fatto a NetFlix per spodestare Limelight. TI potrebbe competere visto che ha l'infrastruttura già operativa. Il FaiDaTe sarebbe oneroso come investimenti e come esercizio.

-livello tecnico: non sono in grado di pronunciarmi sulle competenze tecniche di chi esercisce la CDN di Telecom Italia. Ma di sicuro dovrebbero temere lo scontro con Akamai (primi della classe). Lo dice la storia stessa delle due aziende, una è l'evoluzione di un'azienda telefonica con interessi diversificati in mille settori (Servizi Fissi, Mobili, Enterprise, più il mondo della connettività) e con problemi di organico da risolvere (dovendo diminuire i numeri totali non assumono frotte di specialisti di rete), l'altra è un'azienda "nuova" che in pochi anni ha preso la quota più grossa della grande torta delle Content Delivery Network. Il FaiDaTe.... beh direi che le competenze tecniche necessarie per avere una infrastruttura solida e sicura non proprio facili da trovare nel mondo Televisivo.

L'unica differenza? L'ultimo miglio... ma non ha nulla a che vedere con le offerte CDN.

____
P.S.: Voi riscontrate problemi? Io col PC non ne ho, certo il STB sembra un fornetto per quanto scalda. :)

Stefano Quintarelli

non e un confronto tra pari, ovvero sono mele e pere.
la CDN di TI e presente in varie decine di centrali in italia, sulla
rete di TI. assicura a una buona parte degli utenti di TI una fruizine
ottimale.
la CDN di akamai e presente in tutto il mondo, in italia nei centri di
hosting dei principali 5-6 operatori (una in telecom, una in fastweb,
una in BT, ecc.)
se il raccordo tra la cache di akamai in TI verso la rete TI e a x
Gbps, dato che e in un punto unico, per dare la stessa user experience
agli utenti basta collegare il proprio server a un punto qualsiasi del
backbone TI con un rilegamento a x Gbps.
stesso discorso per gli altri.
dato che tutti gli operatori hanno abbondanza di fire in via caldera, la
cosa con il miglor rapprto prezzo/prestazioni e prendere in affitto
qualche mq in caldera, metterci i server e tirare delle fibre con gli
operatori di cui sopra (qualche decina di migliaia di euro di capex)
le cdn internazionali vannobene quando uno ha esigenze internazionali e
vuole semplificarsi le operations.
se lattivita e solo domestica, e un intermediario in piu.
per carita, bravo, gia dimensionato, che per time-to-market va bene,
ma una alternativa a una frazione del costo la costruisci in poche
settimane a una frazione minima del costo

Gianni

Ciao Stefano, forse bisognerebbe partire dall' ABC che dici??? per esempio studiare come superare i limiti del protocollo IP prima di fare qualsiasi discorso... noi ci conosciamo sono Gianni Armetta di Streamit - twww.tv, sei venuto in ufficio da noi per una trasmissione nel 2007 quando in pochi ancora avevano capito che il futuro della Tv e in internet, il progetto Mediaset fa acqua da tutte le parti perchè ci sono un sacco di persone che millantano competenze che non hanno, le CDN cosi come sono state pensate non vanno bene, noi ne usiamo 5 contemporaneamente con un sistema di balancing e non sono cmq sufficienti in presenza di traffico SIMULTANEO non contemporaneo.. quello si puo smaltire con le CDN appunto.. perche' come dicevo i problemi sono a monte, mi spiace che non citi mai chi funziona.. mi spiace molto perchè credo tu sia una persona competente e libera.. bho...

Stefano Quintarelli

Forse è vero.
Prendiamo gli operatori di telecomunicazioni.
In italia ce ne sono più di 200 includendo i piccoli, eppure parlo sempre di telecom, vodafone, fastweb, ecc.
Potrei parlare anche degli altri 193 di cui la maggioranza offre una assistenza migliore. Potrei conoscerli tutti e parlare di loro e non solo di quelli che fanno il 90% del mercato...

Franz

Gianni...bho fara' acqua da tutte le parti e certamente tu sei capace di fare meglio (attendo lancio del tuo servizio), a me il ts 7900 funziona perfettamente e vedo in hd su alice 20....ti dico di piu vedo meglio del dtt....e mi risulta, da fonti di strada...che tanti stanno entrando in net tv....Forse in mediaset ne sanno piu di quello che pensi tu...a me non me ne frega molto di cosa sanno o no...giudico il risultato....

I commenti per questa nota sono chiusi.