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01/03/2011

Commenti

Layla

pero' un pochino e' vero... :D

Luigi Rosa

Benche' sia vero, e' anche vero che l'infrastruttura ICT non e' come quella elettrica o quella idraulica.

Sono due livelli di complessita' assolutamente diversi (a parte per il senatore repubblicano dell'Alaska Ted Stevens, ovviamente).

Ci vuole tempo prima che questa consapevolezza prenda piede e ce ne vuole ancora di piu' in Italia, dove "cultura" ha un'implicazione umanistica e non tecnico/scientifica e l'informatica viene spesso considerata al livello della stregoneria ("una volta ero vestito di giallo e la procedura della quadratura mensile non ha dato errore e da allora ogni mese quando chiudo la quadratura mi vesto di giallo")

Il difetto di noi informatici e' forse quello che, in fondo, "ci teniamo" davvero al nostro lavoro, non accettiamo compromessi e siamo disposti a lavorare non retribuiti pur di far funzionare bene le cose. Qualche "commerciale" ridera' di noi e dira' che siamo degli stupidi. Ma meglio essere stupidi e onesti che furbi e disonesti. Siam fatti cosi': abbiamo una nostra etica molto forte e radicata.

Luigi Rosa

Chiosa a quanto scritto sopra. Lettura consigliata il racconto Creative Commons di Cory Doctorow "When Sysadmins Ruled the Earth" http://craphound.com/?p=1678 (al link e' disponibile anche la versione italiana).

NBon e' la storia di SysAdmin con manie di grandezza, ma di quanto i SysAdmin "ci tengano".

gallodidio

IMHO manca anche la consapevolezza che l'ICT non è solo un enabler, ma anche - e sempre più spesso - un elemento fondamentale della value proposition. Chiedetelo, per esempio, ad Apple o anche a Funambol, Buongiorno, Dada, e in altri settori a Fiat (nav, entertainment, ...), Nike (runners' social networks), ecc ecc

Quello che molti iniziano a fare, e per me è un gran bene, è di scindere l'ICT "di servizio" (contabilità, amministrazione, HR, ...) - gestito in logica di efficienza di processo - da quello "di valore" - che entra a pieno titolo nel "costo del venduto" e viene speso in funzione del valore aggiunto.

gallodidio

HBR lo dice meglio qua http://www.alfonsofuggetta.org/?p=9391 (via Alfonso)

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