Una ottima notizia per i player non dominanti...
l'ULL e' a costo forfettario. ci saranno sempre player con accordi forfettari.
(mi ricordo quando lo stesso argomento fu sollevato a meta' anni 90...)
Telco vs over the top: "Tariffe wholesale più alte per chi consuma più banda" - Corriere delle Comunicazioni.
l'ULL e' a costo forfettario. ci saranno sempre player con accordi forfettari.
(mi ricordo quando lo stesso argomento fu sollevato a meta' anni 90...)
Telco vs over the top: "Tariffe wholesale più alte per chi consuma più banda" - Corriere delle Comunicazioni.
TLC STAMPA Stampa INVIA Invia ad un amico INDIETRO Indietro Condividi Twitter Facebook LinkedIn TELCO VS OTT Telco vs over the top: "Tariffe wholesale più alte per chi consuma più banda" Attraverso la revisione degli accordi di "peering" le compagnie europee puntano all'istituzione di un pedaggio a carico delle Internet company americane che generano un elevato traffico dati. Ma Google & co non staranno a guardare: meno banda, meno contenuti Differenziare le tariffe wholesale sulla base della quantità di traffico generato sulle reti. Questa l’ipotesi avanzata da un gruppo di operatori di Tlc europei capitanato da France Telecom, Telefonica e Vodafone. La proposta, messa nero su bianco in una lettera inviata al commissario Ue Neelie Kroes, punta ad una revisione delle norme e delle disposizioni riguardanti il traffico dati a seguito del forte aumento dello stesso. Ma soprattutto punta a dare vita ad un “pedaggio” a carico delle Internet company americane, a partire da Google, che occupano una grossa porzione di banda senza per questo contribuire alla manutenzione e al sostentamento dei network. Le telco europee da tempo lamentano il transito sui proprio network di una quantità spropositata di dati provenienti da oltreoceano ossia generati dalle net company americane. Di qui l’idea di differenziare le tariffe wholesale sulla base della quantità di dati ossia della capacità di banda necessaria a erogare servizi ad alto consumo, come ad esempio i video su YouTube. La soluzione potrebbe essere rappresentata dalla riforma degli accordi relativi al “peering system”, sistema che consente alle telco di smistare il traffico dati nei punti di interconnessione delle loro reti. Fino al 2008 il sistema ha funzionato attraverso un meccanismo che consentiva di far viaggiare i dati sulla porzione di rete più libera indipendentemente dalla proprietà della rete: gli operatori scambiano i dati sulle loro reti secondo una sorta di principio di mutuo soccorso. L’equilibrio è stato però minato, in particolare negli ultimi anni, dal forte aumento del traffico video proveniente dagli Stati Uniti. "Gli accordi di peering non sono più redditizi - sottolinea Elie Girard, responsabile strategie in France Telecom -. Se si vuole garantire lo sviluppo di Internet è necessario prevedere tariffe sulla base della quantità di traffico generato sulle reti”. Da parte sua Cesar Alierta, presidente di Telefónica annuncia che “gli accordi di peering cambieranno” e che “i fornitori di contenuti online dovranno pagare per il traffico".
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