Lo dico chiaramente. Io preferisco un confronto aperto su idee e visioni contrapposte in un luogo istituzionalmente deputato che non una guerriglia sparsa e frammentata dove provvedimenti ti sbucano quando e dove meno te lo aspetti e devi stare con i cannocchiali puntati e ricnorrere con gli estintori. Nel primo caso sono possibili analisi, riflessione e dialogo; nel secondo, no.
Is France Plotting to Kill the Free Internet? : Tech News and Analysis «.
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Next month Sarkozy plans to bring politicians from around the G8 — the economic forum that France founded in the 1970s which includes the U.S., Japan, Russia, Germany, the U.K., Canada and Italy (and, of course, France itself) — and get them in the same room as some of the technology industry’s most powerful figures. Names on the guest list include Eric Schmidt of Google, Jack Ma of Alibaba, Jeff Bezos of Amazon and Facebook’s Mark Zuckerberg. They’ll be talking about the future of the Internet, and items up for discussion include copyright, piracy, privacy, security and the cloud.
Tra l'altro mi piacerebbe vedere come fanno cosi' tante persone a discutere di cosi' tanti temi in cosi' poco tempo. Al di la' dell'atteggiamento carbonaresco, che pero' potrebbe anche servire ad evitare figuracce ai politici di norma poco informati sulla materia, non vedo cosa possa sortire un incontro del genere dove sembrano mancare le reti.
Scritto da: Andrea Dolci | 29/04/2011 a 09:04
preferisco anche io un dibattito a una giungla.
Ma il dibattito dovrebbe includere tutti gli interessati. Al G8 ci sono solo governi e, in questo caso, i vari rappresentanti dei principali interessi economici.
Manca qualcuno che sostenga, per dire, che pirateria e difesa del copyright sono propaganda per difendere rendite di posizione, e qualcuno che dica che i diritti fondamentali sono naturalmente validi anche nel ciberspazio.
Manca un Pierani, diciamo.
Scritto da: Walter Vannini | 02/05/2011 a 09:00