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20/04/2011

Commenti

Giovanni

La versione riveduta e corretta è più realistica :-)
http://www.ilpost.it/isolavirtuale/2011/04/19/orge-e-baccanali/

Eugenio

Sarebbe stato molto interessante il confronto con gli altri paesi che però è possibile solo per sommi capi, visto che i titoli di spesa sono aggregati in maniera diversa.

Spicca l'enorme differenza tra la spesa per la Difesa degli Stati Uniti rispetto alla media europea, anche se in linea ipotetica sarebbero da sommare le singole spese per la Difesa degli appartenenti alla UE.. SE esistesse un esercito unico o un comando unico, come abbiamo avuto modo di apprezzare nello splendido intervento in Libia ;-)

Riccardo

Non riesco a formattare i dati in forma tabellare, ma secondo la mia classificazione (ovviamente suscettibile di critiche):

Conservazione = 77,45%
(Previdenza e Integrazioni Salariali, Sanita' , Amministrazione Generale , Interventi in campo sociale (assist. e benef.) , Difesa, Sicurezza pubblica, Giustizia, Edilizia abitativa e urbanistica, Smaltimento dei Rifiuti, Agricoltura , Fognature e depurazione Acque , Altri interventi igenico sanitari , Acqua
Pesca marittima e Acquicoltura )

Sviluppo = 17,18%
( Istruzione , Altri trasporti , Viabilita' , Cultura e servizi , icreativi , Industria e Artigianato , Ambiente , Altre in campo economico , Ricerca e Sviluppo (R. & S.) , Formazione
Turismo , Telecomunicazioni , Energia , Altre opere pubbliche , Lavoro )

Altro = 5,37%
(Oneri non ripartibili, Commercio)

simone

sarebbe anche molto bello avere il dettaglio delle varie spese e capire tra i vari appalti quanti sono andati ad amici di persone al governo. O capire sulla base delle notizie piu "rilevanti" cosa succede durante l'anno a motivare determinate spese... insomma iniziative come questa sono dal mio punto di vista spettacolari, per loro natura "manipolabili" e per questo andrebbero preservate e portate avanti sempre con maggiore dedizione.

Stefano Quintarelli

mi accontenterei di un mapping delleta dei beneficiari..

samuele

Mi pare errata la logica della ripartizione tra "sviluppo", "conversazione" e altro. Quando si parla di queste cose si rischia di cadere nel trito, come mi pare faccia simoen chiedendo lumi sugli amici dei governanti (peraltro gli attuali governanti sono stati colti con le mani nella marmellata in maniera vergognosa, differentemente da altri governanti: ergo, evitiamo di parlare di governanti tout court!!!).
In sintesi, ritenere la sanità e la previdenza come spesa di conservazione vuol dire non rendersi conto di come gira l'economia e le regole basilari delle politiche economiche. Senza la spesa della sanità avremmo maggiore sviluppo? senza gli ammortizzatori sociali avremo un paese con la larga banda più diffusa? senza l'INPS (pensioni) avremo imprese all'avanguardia tecnologica? io credo che ci sia molta ideologia e poco costrutto in una discussione con queste caratteristiche.
grazie
samuele

Riccardo

Sugli stessi dati, eliminando le voci sotto l'1% (rimane il 92,7%), ripartendo nelle fasce 0-14, 15-39, 40-64, 65-79, 80+, prendendo i dati istat sulla voce + importante (Previdenza e Integrazioni Salariali ), applicando la stessa ripartizione anche per la voce 'Sanità', applicando per la voce 'Istruzione un 70% alla prima fascia ed un 30% alla seconda, applicando a tutte le altre voci una ripartizione proporzionale al numero di abitanti per fascia di età (dati censimento 2001) si ottiene questo dato:

Fascia 0-14 (14,22% della popolazione) --> 11,00% della spesa
Fascia 15-39 (34,74% della popolazione) --> 15,51% della spesa
Fascia 40-64 (32,36% della popolazione) --> 27,77% della spesa
Fascia 65-79 (14,33% della popolazione) --> 32,78% della spesa
Fascia 80+ ( 4,34% della popolazione) --> 12,93% della spesa

@Samuele, a mio parere chiudere la porta ad una discussione è peggio. Sa molto di ideologia parasindacale. Abbiamo una metà della popolazione più giovane (quella produttiva e quella che lo sarà in futuro) che riceve un quarto della spesa pubblica. Vogliamo parlare di questo dato?

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