Come noto, io sono
scettico sulle femtocelle. (in particolare per l'idea che il cliente debba pagare per sopperire alla mancanza di copertura dell'operatore; al limite imho puo' avere un senso nei campus aziendali congiuntamente a proposte commerciali specifiche)
Vodafone introduce le femotcelle che si possono collegare all'ADSL di qualunque operatore, dirottando il traffico del cellulare "over the top" (sul filo di altri).
Adesso sarebbe coerente aspettarsi che altri operatori chiedano una maggiorazione sull'ADSL per fare passare la voce di Vodafone, come Vodafone stessa fa per far passare la VoIP di terzi.
Le femto servono per migliorare la copertura, cosa che altrimenti si dovrebbe fare espandendo la rete tradizionale, ovvero servono per riparmiare soldi usando le ADSL che ci sono in giro.
Sentiremo le consuete lamentele su chi fa il parassita sulla rete degli altri ? Perchè per Google, Skype o Facebook, si e per Vodafone no ?
IMHO anche per questo Vodafone farebbe bene rispondere commercialmente alla erosione di ricavi da VoIP (senza filtri) e ad iniziare a fare affermazioni pro-net neutrality. (acneh se e' capisco che sia improbabile che Colao vada contro il mantra imperante)
PI: Vodafone Booster, femtocelle all'italiana.
"Lo scopo di Vodafone Booster è offrire una copertura continua per effettuare chiamate, inviare SMS e MMS e navigare in mobilità da una posizione eventualmente non coperta o scarsamente coperta dalla rete 3G" recita il sito Vodafone, appellandosi al principio cosiddetto dei servizi di emergenza per scovare la fessura entro cui far rientrare questi apparecchi nella norma italiana. Sebbene questo dovrebbe garantire, sul piano tecnico, la liceità della tecnologia, resta da capire se altri operatori (tutti quelli che forniscono ADSL in Italia, per esempio) saranno felici di accollarsi il traffico voce e dati mobile di Vodafone sulla propria rete: vale la pena ricordare, in questo caso, le frizioni che tutt'ora persistono tra un fornitore di servizi VoIP come Skype e Vodafone stessa. Se le altre parti coinvolte dovessero decidere di applicare criteri simili a quelli dell'operatore britannico, l'uso pratico delle femtocelle Vodafone potrebbe essere più complesso del previsto