Corriere della Sera di oggi:
LASCIAMO I BAMBINI FUORI DA FACEBOOK PER CHIUDERE LA PORTA AI PEDOFILI
Non se ne parla quasi mai sui giornali, nei bar o sul web. Quasi a voler scongiurare il fantasma
Già, proprio "quasi mai"...
dell'orco e a volere dimenticare le nostre responsabilità. Ma la pedofilia viaggia su Internet alla velocità dei social network, scientificamente irraggiungibile per noi genitori.
per costruzione... più facile chiedere ad altri di occuparsi della cosa che imparare e stare vicini ai figli...
È per questo che non può passare sotto gamba la leggerezza con cui Mr. 12,5 miliardi di dollari, il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, ha tranquillamente anticipato alla Cnn che in futuro si potrà pensare a dare libero accesso sul più dilagante sito di social network anche ai bambini (sì bambini, non chiamiamoli teenager o adolescenti in questo caso) al di sotto dei 13 anni.
perchè oggi, invece ? ah, già, i bambini leggono i terms of service, vedono che dice "non puoi entrare" e si astengono. proprio così.
Zuckerberg, che ha sottolineato come in cantiere non ci sia un progetto come questo, parla come se fosse un neo-sociologo ma in realtà pensa a Wall Street e alla sua quotazione da 50 miliardi di dollari, già attesa come l'evento storico che farà impallidire la divinità Google.
vuoi mettere ? pensa proprio a quello. E' essenziale per la IPO di facebook. senza, sarebbe un flop.
.... La responsabilità maggiore rimane in carico a noi genitori prima di tutto.
quando ho letto questa frase ho pensato "adesso finisce con un "però"..
Ma che almeno gli Zuckerberg e affini del web 2.0 che stanno rivoluzionando la nostra vita non dimentichino di avere un ruolo sociale anche fuori dalla Rete. Saranno realtà virtuali, forse, ma i danni sono veri.
giusto, propongo anche di chiudere oratori, asili, scuole e anche le famiglie. dopotutto il maggior numero di casi di vioilenza sui minori, succede in famiglia.
Comincio ad avvertire un male fisico quando leggo certi "soloni" che pontificano di realta' che non conoscono, che li spaventano e che pertanto devono essere messe all'indice...
Scritto da: Gianluca Gilardi | 31/05/2011 a 09:40
e qui scatta la citazione di elton john "Penso che sarebbe un grande esperimento spegnere Internet per cinque anni e vedere che sorta di arte viene prodotta in quel lasso di tempo." e la leggendaria quote di maurizio costanzo "Basta, adesso dobbiamo dire due parole ai gestori di internet perché forse è meglio chiuderla".
Scritto da: simo | 31/05/2011 a 10:01
Io li definirei "giornalisti fuori dal mondo" :D
Sono quelli che magari da un giorno all'altro scoprono, sempre in ritardo, con raccapriccio che facebook è piena di ragazzini che hanno mentito sull'età per registrarsi e usarlo. E invece di pensare che forse la soluzione è regolarizzare quest'uso (cioè riportarlo nel solco di un fenomeno più controllabile), gridano allo scandalo.
Scritto da: FDG | 31/05/2011 a 10:35
E' brutto essere il redattore di un giornale e non saper come riempire le pagine.
Scritto da: Luigi Rosa | 31/05/2011 a 10:51
Per il progetto "adotta una scuola" Marco mi ha appena passato un documento in cui c'è una serie di suggerimenti, uno dei quali finora non avevo mai considerato esplicitamente, anche se è una cosa che ho fatto a casa mia:"metti il computer nel cuore della casa", dove tutti lo vedono e lo usano, e non nascosto nella stanza dei ragazzi. Quello che usano i miei figli è di fianco alla televisione in salotto, nessuno fa niente di nascosto, quando i bimbi hanno un dubbio chiedono. Certo, ci sono i cellulari, ma la logica non è solo quella del controllo, è quella della sensibilizzazione e della condivisione.
Scritto da: claudio | 31/05/2011 a 12:00
Appena perdono le elezioni vogliono togliere internet... Paura eh!!!
Scritto da: Michele | 31/05/2011 a 13:18
Il tema riporta ancora una volta all'attenzione l'importanza della "media literacy", intesa come acquisizione delle capacità e competenze necessarie per partecipare con consapevolezza alla società dell'informazione.
In Italia manca una politica in questo settore e quando si parla di acquisizione di competenze si tende a ridurre tutto ad un approccio meramente tecnologico, dimenticando gli aspetti di sviluppo delle capacità critiche ("critiche" nell'accezione neutrale del termine) degli utenti. Triste, molto triste...
Scritto da: Elisabetta Comini | 31/05/2011 a 16:09
Spegnere internet è solo una soluzione parziale. In realtà c'è una soluzione definitiva per la pedofilia: vietare di fare figli. Niente bimbi, niente pedofilia.
La questione dei terms of service è molto interessante: non conosco bene le normative ma da quello che capisco se uno vende sigarette ad un bambino di 10 anni viene ritenuto responsabile, se invece il bambino di 10 anni le compra alla macchinetta automatica di chi è la responsabilità? Internet è pieno di macchinette automatiche: se per poterle usare devo dire chi sono allora c'è un problema di privacy, se invece non devo dirlo allora non c'è modo di selezionare l'utenza. Per l'offline non mi pare ci si sia preoccupati di risolvere il problema, per l'online? Risolverlo nell'online sarebbe anche proporzionalmente più semplice, ma richiederebbe una coordinazione molto spinta tra tutti gli interessati (e forse, una volta tolti tutti quelli che per secondi fini sfoggiano un finto interesse per la tutela dei piccoli, quelli a cui interessa realmente tutelarli sono una minoranza che non può riuscire in questo).
Scritto da: Stefano Bagnara | 01/06/2011 a 10:38