24 gennaio 2005, Giovanni Paolo II Lettera Apostolica "Il rapido sviluppo" ai responsabili delle comunicazioni sociali.
Riflettete un attimo anche su questo:
Stefano Pasquini (capo dell'ufficio internet della Santa Sede) mi raccontava che poco meno di una decina di anni fa riceve una telefonata in ufficio da un numero interno al vaticano. Gli chiedono come si deve fare per avere un accesso ad Internet e lui spiega che occorre fare una richiesta seguendo una procedura. Lo ringraziano; lui per portarsi avanti si informa dove va portato questo accesso ad Internet e gli viene risposto che serve nell'appartamento papale...
Non abbiate paura delle nuove tecnologie! Esse sono «tra le cose meravigliose» — «inter mirifica» — che Dio ci ha messo a disposizione per scoprire, usare, far conoscere la verità, anche la verità sulla nostra dignità e sul nostro destino di figli suoi, eredi del suo Regno eterno.
Riflettete un attimo anche su questo:
Stefano Pasquini (capo dell'ufficio internet della Santa Sede) mi raccontava che poco meno di una decina di anni fa riceve una telefonata in ufficio da un numero interno al vaticano. Gli chiedono come si deve fare per avere un accesso ad Internet e lui spiega che occorre fare una richiesta seguendo una procedura. Lo ringraziano; lui per portarsi avanti si informa dove va portato questo accesso ad Internet e gli viene risposto che serve nell'appartamento papale...
il primo sito del Vaticano nacque nel lontano '97 con Stefano, Suor Judith e Glamm ...
ricordo con un pò di commozione il giorno del go live ...
Scritto da: gpoc | 01/05/2011 a 11:22
Non a caso Giovanni Paolo II era grande estimatore di un sacerdote piemontese, don Giacomo Alberione (nato nel 1884, morto nel 1971 e beatificato nel 2003), il quale era fervente sostenitore dell’importanza dell’utilizzo dei media ai fini dell’evangelizzazione (al punto da essere attualmente riconosciuto dalla Chiesa come un vero e proprio “pioniere” dell’utilizzo degli strumenti della comunicazione). Se a qualcuno il suo nome non dirà molto, probabilmente sarà sufficiente ricordare che a lui si deve la fondazione della società San Paolo (tra le cui pubblicazioni rientra ad esempio Famiglia Cristiana e le cui attività, a partire dall'editoria, si sono via via allargate a tutti i media ). Sicuramente, se fosse vissuto ancora un po’ di tempo, il beato Giacomo Alberione sarebbe stato anche un grande sostenitore di Internet….
Scritto da: Elisabetta Comini | 01/05/2011 a 23:10