Nella mailing list di Nexa si è fatta qualche discussione sul nuovo Ddl Butti, che a dire il vero tanto nuovo non è perchè, se non erro, riprende una cosa di un paio di anni fa.
Guido la vede molto nera: Ddl Butti: nuovo attacco alla libertà della Rete.
e ci va giù pesante (leggete l'articolo...)
Marco pensa che sia invece da autolesionisti : Senatore che ha capito niente (o tutto?) di Internet vuole distruggere giornali ed editori:
"In questo mondo, rendere illegale a chi non ti ha chiesto e ottenuto in anticipo il permesso di farti pubblicità a spese sue non è solo inaccettabile censura, è da imbecilli autolesionisti".
In effetti la presentazione del ddl un sopracciglio lo fa alzare quando dice :
"Le nuove tecnologie informatiche e di comunicazione, il diverso ruolo in cui si atteggiano le piattaforme che mediano tali contenuti informativi, le peculiarita` di alcuni sistemi di distribuzione e di categorizzazione delle notizie (tra cui, in primis, i motori di ricerca) rendono, infatti, necessario ed improrogabile un intervento del legislatore."
I motori di ricerca ? i motori di ricerca (cioè google) sono (è) uno dei migliori amici degli editori ! non è un caso che anche in google news ci sia una sezione "dalla redazione" con articoli in evidenza indicati dagli editori stessi.
Continua la presentazione del DDL
I soggetti che raccolgono pedissequamente – selezionandoli per materia senza alcun personale apporto originale ed innovativo – articoli di quotidiani e riviste al fine di venderli a terzi,
ah, dunque si pensa a chi fa rassegne stampa...
cosı` come i siti internet che prelevano sistematicamente dalle pagine web dei giornali notizie e contenuti editoriali da offrire ai propri utenti, utilizzano indebitamente lo sforzo organizzativo ed imprenditoriale di altri.
... e a chi copia e redistribuisce (non linka) interi articoli sul web..
Però, a ben vedere, nell'articolato, di web e di motori di ricerca e di online, proprio non si parla. Decisamente una presentazione infelice...
L'articolo si limita infatti alla fattispecie delle rassegne stampa di giornali e riviste (non di testate telematiche)
«2-bis. Al di fuori dei casi di cui al comma 1, l’utilizzo o la riproduzione, in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo, di articoli di attualita` pubblicati nelle riviste o nei giornali, allo scopo di trarne profitto, sono autorizzati esclusivamente sulla base di accordi stipulati tra i soggetti che intendano utilizzare i suddetti articoli, ovvero tra le proprie associazioni di rappresentanza, e le associazioni maggiormente rappresentative degli editori delle opere da cui gli articoli medesimi sono tratti. Con i medesimi accordi sono stabilite la misura e le modalita` di riscossione da parte dell’editore del compenso dovuto».
Cioè, fatti salvi il diritto di critica, di citazione e le utilizzazioni didattiche, ecc...
"Il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all'utilizzazione economica dell'opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l'utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali."
... al di fuori di questi casi, la riproduzione di articoli di giornali e quotidiani, per farci dei soldi (ovvero le rassegne stampa) sono possibili dopo che il rassegnatore (o chi rappresenta i rassegnatori) si mette d'accordo sul compenso con chi rappresenta gli editori.
mi pare di capire cioè che il testo escluda la possibilità di accordi diretti tra i rassegnatori e gli editori.
Ecco, forse questo può non piacere a qualche editore (me ne viene in mente uno che non nomino ;-) [che non è il Sole]
Ciao Stefano, perdona se posto il commento qua ma oggi è il primo Maggio.
Giorno in cu idovrebbero scattare le nuove regole sulla privacy di big G.
Al di la' dei presunti "altola' della UE" di cui si vociferava sui giornali ieri ( e di ipotetici chiarimenti provenienti da Montain View ) quale è lo stato delle cose al momento?
Cosa rischia concretamente in piu' da oggi l'utente medio di big G?
Oltre alla mail io ero un affezionato usufruitore di Google Documents di cui apprezzavo l'interfaccia per l'editing real time di documenti da parte di diversi utenti.
Sai se esista una variante self hosted che faccia qualcosa del genere?
Scritto da: Anto | 01/03/2012 a 12:28
guarda, gli stai dando la mail, la rubrica, i documenti e le tue ricerche
adesso dichiarano che integrereanno tutte queste informazioni in un unico profilo
ti consiglio di guardare
etherpad http://is.gd/ik4PHv
opengoo http://is.gd/53IM5Z
zoho http://is.gd/KDypJC
Scritto da: Stefano Quintarelli | 01/03/2012 a 15:11
Grazie mille per i link!
Quello che volevo dire io è che mi è difficile capire il peggioramento che scatta dal primo marzo rispetto alla situazione precedente.
Nel senso se io uso gmail, google reader, e google documents ( ma solo se voglio fare uno share di un documento in modo rapido )accedo a google col mio username.
Quindi loro nei loro server io credo gia' che incrociassero tra loro queste info.
Ok, magari prima lo facevano e basta e dal primo marzo hanno dichiarato alla luce del sole cosa intendono fare.
Ok, è fastidioso ma è quello che fanno altri siti ( ad es flickr ) quando offrono la possibilita' di fare un accesso con l'account facebook o google ( cosa che evito ).
La vera minaccia alla privacy credo arrivi da big F ( il cui business dubito fortemente sia quello pubblicitario ), dove la gente viene "profilata" in modo molto piu' "fine".
Scritto da: Anto | 02/03/2012 a 10:27
legalmente non potevano incrociare queste informazioni
Scritto da: Stefano Quintarelli | 02/03/2012 a 12:38