Alcuni commenti sui dati di TI presentati fine settimana scorsa
La prima osservazione è che lo spreadsheet di presentazione degli indicatori non è stato bloccato (come era avvenuto in passato), cosa che facilita fare dei conti ulteriori rispetto a quelli presentati (bene! Download TI-financialOperatingFigures4Q11)
Una cosa che mi pare si noti è che i ricavi complessivi della Domestic (Key fin data by BU YTD) sono 19033 mentre sommando i "di cui" della wireline e della mobile i ricavi sono 20.656, ovvero 1,6Bn in più, forse segno di un double booking tra le due divisioni per un 7,86% dei ricavi complessivi. Anche nei numeri del 2010 c'è lo stesso pattern, con un valore che quindi, se l'ipotesi fosse giusta, indicherebbe un 7,98% per il 2010. Se si riducessero le voci delle due divisioni di questo ipotetico double booking, in misura proporzionale al peso delle rispettive divisioni, la flessione della wireline 11/10 risulterebbe pari al 3,94% e quella del mobile pari a 7,4%; entrambe lievemente meglio di quanto riportato. In sintesi, i possibili double booking si starebbero riducendo.
Si avrebbe cosi' la seguente situazione dei ricavi domestici: Olivetti -12,3%, TI Media -7,8%, Mobile -7,4%, Wireline -3,9%
L'internazionale brilla e scintilla con Argentina con un bel +303% (nel corso dell'anno c'e' stato il consolidamento totale, se non ricordo male) e Brasile +18,5%
Il risultato complessivo sale cosi' del 8,7%. A perimetro costante sarebbe stato 2,7%, senza l'argentina sarebbe stato sostanzialmente piatto (-0,1%). Si può dire che il Brasile compensa il calo in Italia, l'Argentina consente la crescita dei ricavi.
A livello di EBITDA il miglioramento e' del 7,3%. A perimetro costante sarebbe stato piatto (0%), senza l'argentina sarebbe stato sostanzialmente piatto (0,4%). Si può dire che il miglioramento dell'EBITDA viene quasi tutto dall'Argentina, ed in particolare dal consolidamento.
Se non sbaglio i conti, mi ha un po' sorpreso l'aumento delle Capex in italia, pari al 35,2%. UPDATE: come scrive Luca nei commenti, è stato contabilizzato in Q4 il costo delle licenze.**
Fino al 3Q erano in riduzione del 6,4%, poi nell'ultimo trimestre c'è stato un bel +129,3%. Erano stabili al 14,3-14,5% dei ricavi fino al Q4 in cui sono balzati al 44,3% dei ricavi. L'impatto si è visto sull' free cash flow operativo che fino alla fine del Q3 era positivo per 1Bn rispetto all'anno precedente ed è diventato negativo per 446M alla fine dell'anno, con una riduzione di 1,5Bn nell'ultimo trimestre che ritroviamo tutti in Capex.
il numero di accessi alla rete fissa diminuisce del 4,9%. Gli abbonati ai servizi VoIP diminuiscono del 24,4%, quelli all'IPTV del 28,6%!
Le offerte di accesso ad Internet flat sono l'87% degli abbonamenti, up1%
Il numero di accessi all'ingrosso ULL e simili cresce del 3,7%, quelli wholesale e naked del 4,5% e sono ora più di 1/3 del totale (anche se come ricavi calano dello 0,4%).
Il traffico voce cala del 9,8%. I servizi dati business come linee dedicate, x.25, ecc. calano del 16,2% e il broadband aumenta del 1,2%
Nel mobile, il numero di SIM aumenta del 3,9% e l'ARPU diminuisce dell'11,7% (concorrenza e machine to machine..). I minuti uscenti aumentano del 10,5%, quelli entranti del 6,9% Se non capisco male, ciò indica che diminuisce nella customer base l'incidenza dei grandi ricevitori di telefonate su mobile. I ricavi per chiamate in uscita dalla rete TIM calano del 10,7%, quelli in ingresso calano del 22,7%
Grazie, as usual
Scritto da: Dario | 27/02/2012 a 14:47
Per le Capex domestic Stefano il comportamento anomalo (una tantum) del 4Q11 è dovuto alla gara per le licenze mobili 4G/LTE per cui Telecom Italia ha speso €1.223 milioni e infatti formalmente assegnate il 3 ottobre 2011. Per quanto riguarda le divisioni mobile e wireline della BU Domestic è corretto come dici che si tratta di un double counting in gran parte dovuto ai ricavi della divisione mobile per la terminazione delle chiamate fisso-mobile effettuate dai clienti di Telecom Wireline.
Entrambi gli aspetti sono meglio esplicitati nel comunicato stampa relativo ai risultati preliminari del full year 2011 ("Comunicato stampa - Risultati preliminari FY 2011") di Telecom Italia della Bu Domestic: a pag 9 per gli investimenti industriali in cui sono citati gli investimenti per la gara LTE e a pag 15 per la suddivisione dei ricavi della BU domestic nella matrice ricavi segmento cliente (TOP; Business, Consumer, Wholesale) suddivisi per segmento servizio (fisso e mobile) dove nella tabella si dice in nota "Nella visione per tecnologia fisso – mobile i valori esposti sono al lordo delle elisioni intersettoriali"
Scritto da: Luca | 27/02/2012 a 23:05
Aggiungo che sebbene la terminazione Mobile per le chiamate da clienti Telecom Italia a clienti TIM sia un servizio wholesale "reso" da TIM a Telecom Wireline, i corrispondenti ricavi sono attribuiti alla divisione mobile di Telecom (TIM) e non alla BU National Wholesale che invece comprende oltre ai ricavi verso i concorrenti (OLO) per servizi unbundling, bitstream, wholesale line rental e linee affittate anche i ricavi per servizi di terminazione o trasporto (fonia) fissi sempre resi agli OLO
Scritto da: Luca | 27/02/2012 a 23:13
grazie!
Scritto da: Stefano Quintarelli | 28/02/2012 a 07:12
Io trovo incredibile il modo in cui stiano sostanzialmente non affrontando il nodo dell'OTT TV, lasciando così scoperto il mercato (unico caso in Europa, per non parlare degli USA) mentre l'IPTV muore.
Erano partiti bene con CuboVision, purtroppo sbagliando il business model (volevano fare il negozio, dovevano fare il mall gestendo i pagamenti), ma c'era tempo per riprendersi e intanto ridurre il costo del device... invece hanno fatto quell'idiozia di lanciarsi su Intel, andando verso un'architettura più costosa ed immatura, tanto per far cavalcare a qualcuno dei soliti il business delle app su meego (mai arrivato).
Quando è stato chiaro che le scelte fatte erano sbagliate, invece di correggere la rotta hanno buttato a mare tutto.
Oggi potrebbero offrire un dispositivo analogo alla prima versione a 49 Euro, ed una versione Android a 99 Euro. Ne venderebbero a cataste.
Scritto da: GmC | 28/02/2012 a 09:00
La chiusura Telecom Italia è sempre l'occasione per fare un punto. Oltre ai chiarimenti di cui sopra, mi sembra che si debba comunque ricordare come:
1. EBITDA. Il 75% dell'EBITDA continua comunque a provenire dall'Italia (meno del 65% dei ricavi). Sud America è la locomotiva, ma la cassa...
2. CAPEX. L'impegno previsto è consistente e nel 2012 si aggiunge il tema FTTC (non FTTH), che genera nuove attenzioni sul cash flow e quindi ulteriore attenzione ai costi operativi
3. MOBILE. La difficoltà della crescita mobile (ricavi e margini), proprio mentre parliamo dell'esplosione del mobile broadband e del connected world sembra paradossale, ma è effetto di concorrenza e dinamica terminazione. Le tensioni sui modelli di remunerazione e sulla "distribuzione/re-distribuzione" del valore generato ci accompagneranno nei prossimi anni
4. VOIP/IPTV. I risultati VoIP e IPTV sono due temi ormai quasi "anacronistici". Stupisce che rimangano come KPI...
Le TLC italiane rimangono l'unico settore caratterizzato dalla continua deflazione. Il segno meno di TI rimane un "problema", a maggior ragione se la crisi colpisce ormai anche tutti gli operatori alternativi.
Scritto da: Cristoforo Morandini | 28/02/2012 a 22:29