Apple ancora in lotta con gli editori della carta stampata: riduce il prezzo dei giornali ma impone stringenti condizioni.
Cioè, per avere punti prezzo intermedi, sei costretto ad andare su NewsStand...
E' che quando sei un monopsonio puoi permettertelo... (cioè tutti vendono ad Apple che vende al cliente finale, non sono vendite dirette che ti darebbero tutti i dati dei clienti)
Mi pare un segno che l'iniziativa da sola non camminava come sperato e hanno pensato di usare questo mezzo per spingere gli editori...
Non bisogna dimenticare che oltre al 30% di Apple c'e' anche il 15% di IVA lussemburghese..
Per gli editori della carta stampata, il ‘gesto’ di Apple è al limite della provocazione. Da qualche settimana, l’azienda autorizza la vendita di giornali euro su iPhone e iPad al prezzo di 0,99 euro o 1,29, come rivela il sito specializzato iGeneration.
Ma, come contropartita, la società impone la presenza nella propria edicola digitale, Newsstand.
...“Apple continua a mostrare disprezzo per la stampa”, ha commentato un editore francese. Da tempo gli editori della carta stampata hanno avanzato le loro rivendicazione al colosso di Cupertino. Discussioni che riguardano in particolare l’introduzione dei nuovi livelli di prezzo: fino a oggi Apple non dava scelta, sul prezzo iniziale, che tra 0,79 e 1,59 euro. Un prezzo che, in particolare per i quotidiani, non era ritenuto sufficiente. I giornali reclamano anche l’accesso ai dati dei loro abbonati (indispensabili per le strategie di fidelizzazione) e una riduzione della commissione del 30% prelevata da Apple sulle vendite. Rivendicazioni che hanno spinto la stampa francese a boicottare Newsstand, in occasione del suo lancio lo scorso ottobre.
...“Apple continua a mostrare disprezzo per la stampa”, ha commentato un editore francese. Da tempo gli editori della carta stampata hanno avanzato le loro rivendicazione al colosso di Cupertino. Discussioni che riguardano in particolare l’introduzione dei nuovi livelli di prezzo: fino a oggi Apple non dava scelta, sul prezzo iniziale, che tra 0,79 e 1,59 euro. Un prezzo che, in particolare per i quotidiani, non era ritenuto sufficiente. I giornali reclamano anche l’accesso ai dati dei loro abbonati (indispensabili per le strategie di fidelizzazione) e una riduzione della commissione del 30% prelevata da Apple sulle vendite. Rivendicazioni che hanno spinto la stampa francese a boicottare Newsstand, in occasione del suo lancio lo scorso ottobre.
Cioè, per avere punti prezzo intermedi, sei costretto ad andare su NewsStand...
E' che quando sei un monopsonio puoi permettertelo... (cioè tutti vendono ad Apple che vende al cliente finale, non sono vendite dirette che ti darebbero tutti i dati dei clienti)
Mi pare un segno che l'iniziativa da sola non camminava come sperato e hanno pensato di usare questo mezzo per spingere gli editori...
Non bisogna dimenticare che oltre al 30% di Apple c'e' anche il 15% di IVA lussemburghese..
Ciao Stefano, ma se pubblicaste sul Newsstand cosa cambierebbe? Non sareste più in grado di accettare le sottoscrizioni fuori iOS? Apple gestirebbe tutte le sottoscrizioni presso loro senza fornirvi i dati sui clienti (come fa con App Store)?
Comunque la mossa sembra semplicemente voler sostenere l'Edicola, evidentemente non stanno raggiungendo l'adozione sperata.
Scritto da: Davide Costantini | 30/03/2012 a 09:18
la risposta e' si a tutto, e c'e' inoltre un tema di user experience.
su app store devi cercare l'app del giornale; hai la garanzia che sia l'utente a scegliere, senza essere orientato a favorire questo o quel prodotto di questo o quell'editore...
Scritto da: Stefano Quintarelli | 30/03/2012 a 09:34
Capisco, beh allora è chiaro che non conviene, per avere una sottoscrizione giornaliera che sappiamo non portare granché. Meglio stare per gli affari propri (con l'App) e fornire pacchetti settimanali o mensili...
Scritto da: Davide Costantini | 30/03/2012 a 09:53
L'user experience di newsstand è infinitamente superiore per l'utente: intanto hai uno store dedicato di giornali invece che cercare una app dedicata in mezzo a qualunque app. Inoltre, newsstand scarica da solo la copia del quotidiano o della rivista appena viene pubblicata in background, in modo che l'utente può leggerla completamente offline senza doversi ricordare (per esempio) di scaricarla prima di uscire di casa.
Per il resto non discuto.
Scritto da: Giovanni Bajo | 30/03/2012 a 20:07
Ma i giornali non possono farsi il loro proprio "store" per vendere le copie elettroniche in abbonamento e non? Qual'è il "merito" di Apple nella produzione dei contenuti che le consente di pretendere percentuali così elevate ed imporre le sue scelte di vendita a realtà editoriali che con lei non hanno nulla a che fare?
Scritto da: Povero ingenuo | 31/03/2012 a 17:05
solo in html5, perche' e' vietato installare app con negozi alternativi sulle piattaforme hw delle multinaziopnali. se le cracki per installare un negozio alternativo, commetti reato.
Scritto da: Stefano Quintarelli | 31/03/2012 a 18:05
reato... violi una clausola contrattuale, vessatoria oltretutto.
Quello che fanno notare in Francia è la presenza nel "sistema" organizzato da Apple, di meccanismi di controllo che vanno ben oltre al copyright sui prodotti sviluppati per quella piattaforma (esercitato da anni nel caso delle consolle).
Infatti, non solo Apple chiede il suo pizzo sui prodotti e indica quali tipologie sono ammesse e quali no (tutelando con questo l'immagine del prodotto), ma pretende - in modo illecito - di farsi promotore di vendita attraverso l'edicola.
All'interno della sua stessa piattaforma, che già è un mercato chiuso e monopolistico, attiva una finestra "migliore" che penalizzando chi non accetta le sue clausole, le permette di promuovere questa o quella testata.
Nel far questo, Apple non interviene forse sulla imparzialità del suo mercato, sovrapponendo il suo ruolo di distributore di software (appstore) con quello di pseudo-editore di contenuti? Microsoft non è stata costretta, in Europa, ad introdurre il ballot screen, per la sola presenza di explorer come browser di default?
Scritto da: Povero ingenuo | 01/04/2012 a 02:34