(breve mica tanto, ma se scrivevo "lunga" non venivate qui. spero di non annoiarvi troppo).
Continua dopo il break... (clic)
GRAZIE
Come prima cosa, ringrazio ancora tutti per le incredibili manifestazioni di affetto che ho ricevuto.
Ringrazio i parlamentari che hanno ritenuto di segnalare il mio nominativo durante il voto in Parlamento.
Ringrazio chi, nei vari partiti, mi ha sostenuto per fini politici, e chi lo ha fatto sapendo di fare cosa non allineata; ringrazio chi ha cercato di sostenermi nei limiti della propria possibilità di non allineamento (stante il lavoro che fa). Ringrazio chi tra loro mi ha sostenuto in pubblico e chi mi ha giudicato competente 'ma inaffidabile'.
Ringrazio i giornalisti che si sono interessati alla vicenda e che ho conosciuto (al di fuori dei giornalisti di settore con cui ho rapporti di lunga data).
Ringrazio chi ha ritenuto spontaneamente di sostenere la mia candidatura su blog e social networks e ringrazio anche chi ha dato uno straordinario ed inconsapevole contributo a mantenerne alta l'attenzione.
QUALCOSA E' CAMBIATO
Nel 2005 il voto dell'AGCOM precedente era stato a marzo. Questo l'unico articolo circa il voto in parlamento nell'archivio del Corriere della Sera. (Ce ne sono altri ma non sui candidati, bensì sul fatto che allora, essendovi commissioni diverse, c'era stato un errore di voto con una inversione di designazioni che hanno poi dovuto correggere).
Pressapoco nello stesso periodo c'erano anche le nomine di antitrust e privacy, più o meno come adesso.
Anche allora i media erano densi di polemiche a matrice televisiva, ma l'attenzione per AGCOM era bassa.
Anche allora i prescelti indicati dai partiti in vari casi non avevano competenze specifiche. (attenzione, non sto dicendo che i commissari poi non abbiano fatto un buon lavoro o che fossero indegne. semplicemente che per vari di essi mancavano competenze specifiche).
Cosa è cambiato ? Perchè è cambiato enormemente il livello di attenzione dei cittadini ?
Osservo che nel 2005, praticamente, non c'erano i social network. La possibilità di interazione reale dei cittadini era minore di adesso; la comunicazione su internet si svolgeva perlopiù con schemi da editoria classica.
Sempre nel 2005, il numero di persone coinvolte dalla rete era minore; ora è molto più presente nella società.
Nel 2005 non era ancora così evidente che Internet (e l'ICT che la usa) fossero un fattore così rilevante di sviluppo economico e di prospettive di occupazione, soprattutto per i giovani.
Al contrario di oggi, Nel 2005 quello che si sapeva di AGCOM non era poi così tanto, al di fuori della cerchia ristretta degli addetti ai lavori.
Il calvario del regolamento di enforcement sul copyright, che è apparso fortemente polarizzato, è lì a dimostrare che il contesto è radicalmente cambiato; anche l'alta diffusione e attenzione del movimento pluri-associativo vogliamotrasparenza.it era un segnale che le cose erano diverse dal passato.
QUALCOSA CAMBIERA'
I passati 50 anni sono stati sostanzialmente uguali a loro stessi: la TV era la TV, la radio era la radio, i giornali erano i giornali ed i telefoni erano i telefoni. Ciascuni con i propri vincoli regolamentari.
Negli ultimi 7 abbiamo assistito a qualche timido tentativo di "convergenza" che forse sarebbe meglio chiamare collisione o collasso (in senso gravitazionale) riguardante il video su Internet (e la regolamentazione europea per i servizi media audiovisivi, che a mio giudizio è buona, interprete dei tempi), e invece qualche collisione più incisiva ta telefonia fissa e telefonia wireless.
Tutti questi fenomeni fanno intersecare reti del valore che sono rimaste simili a loro stesse a lungo.
Tra 50 anni è chiaro che tutto sarà un unico ammasso globulare in cui i confini saranno totalmente sbiaditi.
Certo, per alcuni di noi ciò è già avvenuto, ma non per la massa. nel 2006 raccontavo come "guardano la TV" le mie figlie ed oggi è più diffuso; nel 2009 scrivevo della trasformazione dei contenuti in quelli che chiamavo mediagrammi (che impone revisione di sistemi e modalità distributive) e nell'ultimo anno ho cercato di costruirne le basi al Sole; cose che riguardano oggi qualche percento della popolazione.
I prossimi 7 anni sono quelli in cui per tutti si realizzerà il futuro che è già qui per alcuni di noi (Gibson), in cui i confini spariranno e con essi le barriere che proteggono industrie e mercati.
INTERNET E' IL PRINCIPALE AGENTE DI TRASFORMAZIONE
Internet non è virtuale (cioè in potenza). E' molto reale, anche se immateriale (i soldi sul nostro conto corrente sono reali, non virtuali, anche se immateriali)
Internet non è solo comunicazione, è il backbone della produzione, la base della commercializzazione, l'ambiente di relazioni personali e sociali. E' una dimensione dell'esistenza ed è sempre di più l'interfaccia utente del mondo materiale. (come compri oggi un volo, un albergo o un libro ?)
E nei prossimi 7 anni il mondo sarà molto diverso da come è adesso.
I tablet, che sono nati solo 2 anni fa, sono in mano a qualche percento di popolazione. Tra 7 anni saranno ubiqui; e saranno molto diffusi anche dispositivi nuovi, che oggi non immaginiamo, che fanno funzioni che oggi non prevediamo e che interagiscono con oggetti che oggi non esistono.
Come emergeremo dai prossimi 7 anni dipenderà molto dalla nostra capacità di immaginare il futuro e di regolamentare di conseguenza.
Perchè se pensiamo che il bicchiere dovrà per forza essere mezzo vuoto, potremmo invocare protezionismi digitali con tasse e gabelle e frontiere artificiali a tutela dell'esistente, del bel vecchio tempo andato.
Ma così facendo diminuiremo ulteriormente l'attrattività per quei giovani che, superate le barriere linguistiche e familiari come fattore di lockin, accetteranno l'offerta di residenza di altri paesi (tanto, con internet, ovunque tu sia, hai tutto, sempre (non come quando io stavo in sudamerica che i giornali dall'italia li ricevevi una volta ogni tanto, quando arrivava qualche raro viaggiatore, cibo, libri, abbigliamento, ecc. era tutto strettamente locale).
Oppure possiamo pensare che anche in Italia può nascere un ambiente che può attrarre capitali, stimolare l'inventiva e diventare fertile per nuove iniziative e suggerire come ridurre assimetrie regolamentari o stimoli per il nuovo.
In ogni caso, i prossimi 7 anni saranno importantissimi.
IL RUOLO DI AGCOM
AGCOM non è un organo di governo, non è un parlamento che fa le leggi. Il Prof. Rossi ammoniva giustamente se una autorità diventa un "leviatano amministrativo dalla scarsa legittimazione democratica"
Una autorità come AGCOM deve decidere in modo rigorosamente aderente alle leggi
Ma con i regolamenti che predispone laddove le leggi lo stabiliscano, con la sua facoltà di fare segnalazioni al Parlamento e con il suo strumento di consultazioni pubbliche, con gli studi che potrebbe fare e mettere a disposizione di cittadini ed imprese, a mio avviso, potrebbe essere in grado di trasmettere una visione del futuro.
Ho avuto molte occasioni di interlocuzione con molti commissari precedenti e devo dire che non ho riscontrato diffusamente una analoga sensibilità. (quando dico diffusamente intendo che chi la dimostrava era una mosca bianca...)
Beninteso, non è che sia obbligatoria e che avere una visione diversa sia sbagliato. Io resto della mia e loro restano della loro. E tutto sommato, nel mandato precedente, in cui, come dicevo, le cose sono state tutto sommato abbastanza simili a come lo sono state per decenni, forse farne 'diffusamente' a meno era anche non particolarmente negativo. (tantopiu' che le mosche bianche, si sa, sono combattive...)
Credo che nei prossimi anni potrebbe essere stato utile integrare le competenze di AGCOM con una esperienza come la mia che ha riguardato molti ambiti, da free lance a startupper a manager, con il comun denominatore dell'innovazione tecnologica: software house, tlc, internet (inteso come fili), outsourcing, web, editoria, venture capital, finanza.
Sia beninteso, non sono certo l'unico con esperienze simili nè il più qualificato in nessuno di questi ambiti. Per riprendere una analogia che ho fatto nelle scorse settimane, non sono il miglior pilota, ma c'è una ambulanza da guidare, so farlo, potrei dare una mano.
LA SCELTA DEI COMMISSARI
In Italia la legge prevede che la scelta dei Commissari che compongono l'autorità delle comunicazioni sia parlamentare; è quindi giusto che la responsabilità delle scelte sia politica.
E' ovvio che se c'è da fare una scelta, i partiti guardino al loro interno, selezionando tra le persone che conoscono e sulle quali fanno affidamento (è sul modo del processo di selezione che nutro forti riserve).
Ed è altrettanto ovvio che essendo io un tecnico indipendente dai partiti, non sarei stato il candidato di nessuno di loro, pur avendo collaborato con tutti (e spero che il disegno di legge congiunto comunque proceda speditamente).
LA MIA CANDIDATURA
In questo periodo in Italia, però, una posizione dell'AGCOM non è nominata dalla politica ma da un tecnico. La posizione è quella di presidente AGCOM che è indicato dal Presidente Monti, sentito il Ministro Passera.
Per questo mi sono rivolto a loro con una lettera formale, indicando la mia disponibilità ed allegando il mio CV, proprio sulla base della attuale situazione (non certo conforme alla prassi), come ho sottolineato nella lettera stessa.
Avevo intenzione di informare di questa mia lettera e della candidatura sul blog ma sono stato anticipato sul Corriere della Sera da Massimo Sideri (che ho successivamente conosciuto all'audizione del Ministro Passera sulle startup tenutosi a Treviso) e su twitter la notizia è esplosa (anche la mia mailbox, per la verità).
Fin qui, la mia candidatura a presidente.
Il 18 maggio poi è successo che un nutrito gruppo di parlamentari riferibili perlopiù al terzo polo (con esclusione dell'UDC, probabilmente determinata dal fatto che l'UDC aveva decretato la fine del terzo polo ed aveva corso da sola alle amministrative) ha proposto la mia candidatura a commissario inviando una lettera al Presidente della Camera ed allegando il Curriculum che avevo messo sul blog.
A questo punto la mia candidatura cessava di essere meramente tecnica e diventava una candidatura politica soggetta al vaglio parlamentare.
Per arrivare in modo assolutamente sgombro da ogni possibile idea di conflitto di interessi, ho presentato subito le dimissioni dal Gruppo 24 Ore, dato mandato al commercialista che in caso di nomina procedesse a vendere le quote che assieme a mio fratello abbiamo in Mobile Solutions srl (skebby), raccolto la rinuncia alla prelazione degli altri soci e ottenuto da mio fratello le dimissioni dal CdA di Mobile Solutions. Naturalmente avrei fatto lo stesso qualora avessi avuto dal Presidente Monti una indicazione di selezione del mio nome.
I Presidenti di Camera e Senato hanno richiesto, in primis ai gruppi parlamentari, e poi a tutti, di inoltrare i CV dei candidati, da distribuire a tutti i parlamentari chiamati al voto.
Questa è certamente una discontinuità rispetto al passato.
Mai il tema dei CV era entrato nel procedimento di nomina. Probabilmente questa facoltà, complice l'assenza di regole procedurali, è stata anche abusata, con molte persone la cui candidatura è stata avanzata ed il cui curriculum è stato inviato, a loro totale insaputa. Comunque sia, è stata una prima volta che il CV è stato richiesto e questo è un fatto di per sè positivo.
Il panorama politico, con la rottura del terzo polo, si presentava frammentato.
Dopo il terzo polo (eccetto UDC), come detto, sul mio nome sono arrivate, in modo indipendente, indicazioni pubbliche di sostegno da parte di alcuni parlamentari del gruppo misto e dell'Italia dei Valori, più altre indicazioni di sostegno giuntemi privatamente.
Il voto è stato fissato per il giorno 6 giugno.
A questo punto gli scenari possibili diventavano tre: che
- non si formasse un accordo politico
- si formasse un accordo politico che riunificasse il terzo polo e mi sostenesse
- si formasse un accordo politico che riunificasse il terzo polo e sostenesse un altro candidato
Nel primo caso sarei andato alla conta, con qualche probabilità di passare
Nel secondo caso la probabilità di passare sarebbe stata praticamente certezza
Nel terzo caso non avrei avuto speranze.
Come è noto a tutti, il terzo caso è quello che si è verificato (la funzione d'onda...) e tuttavia alcuni parlamentari hanno ritenuto di indicare comunque il mio nome, pur non avendo più alcuna speranza.
Nei due giorni immediatamente precedenti il voto, come riportato dalle cronache, si è aperto forte il dibattito sulla possibilità di caduta del governo e di un voto anticipato; forse questo ha contribuito alla riunificazione del terzo polo ed all'accordo con il PD; il PD avrebbe potuto nominare infatti due propri commissari ma il 5 giugno nelle sue "primarie" ha detto che avrebbe sostenuto il candidato indicato dal terzo polo. (primarie oggetto di forti critiche sui media da parte anche di diretti interessati, tanto da portare l'On. Zaccaria a dimissioni da un suo incarico).
Se guardato in chiave politica, per salvare l'immagine di facciata, difficilmente l'UDC avrebbe potuto accettare come candidato comune quello indicato in precedenza dagli altri del terzo polo, cioè da API, FLI ed MPA e puntualmente è stato indicato il nome del Dr. Posteraro, un giurista che ha dedicato la propria vita professionale al buon funzionamento della Camera.
Il voto parlamentare il giorno successivo ha ratificato le composizioni già indicate sui media circa i componenti, senza alcuna sorpresa.
Sia ben inteso, non vi è alcuna critica da parte mia su nessuna delle persone designate, tra cui ne conosco bene una, ovvero Maurizio Decina per averlo avuto come socio e nel CdA in I.NET anni fa; è persona dalle conoscenze enciclopediche in materia di infrastrutture e reti (per usare il nome della commissione AGCOM).
Continuo a ritenere che una persona con esperienze analoghe alle mie avrebbe potuto dare un contributo positivo all'attività dell'Autorità, proprio in virtù delle trasformazioni in corso (che ho descritto sopra) che impattano quasi tutti i settori oggetto di regolamentazione da parte di AGCOM
La mia opinione del tutto personale è che le competenze tecniche e di mercato siano sottorappresentate rispetto a queste trasformazioni, stante che gli altri tre commissari sono di profilo più giuridico con specializzazioni non direttamente attinenti e che, da quanto letto sulla stampa, potrebbe esservi una carenza di requisiti (la legge prevede "alta e riconosciuta professionalità e competenza nel settore"; i "settori" per i quali AGCOM ha voce in capitolo sono estremamente ampi).
E ADESSO ?
Mi giungono indicazioni da più parti che sarebbero in corso di preparazione dei ricorsi che potrebbero portare ad una riedizione del voto. Vedremo cosa accadrà.
Una riedizione del voto potrebbe portare a nomine distanti dal metodo seguito in queste votazioni ? penso di no.
Siamo molto lontani dal britannico "Code of Practice" (pdf in fondo alla pagina) che stabilisce modalità regole e requisiti, procedure di divulgazione e trasparenza tra cui la richiesta di candidature spontanee che deve essere pubblicata su mezzi di comunicazione anche internazionali; un panel di esperti seleziona e produce una shortlist; gli interessati possono avere accesso ai rapporti di valutazione; la politica sceglie tra i nomi in shortlist.
Alla fine, aperta la scatola, il gatto di Schroedinger ha perso una delle sue vite, ma non mi sento un perdente perchè comunque il dibattito sulle regole si è avviato e perchè io non mi sentivo in una gara. Come ho detto, nella mia vita ho fatto il dipendente di terzi per 14 mesi in 22-23 anni di lavoro. C'era una ambulanza da guidare, penso di saper guidare, mi sono proposto.
IL "POPOLO DELLA RETE" NON ESISTE
Quello che è accaduto non dimostra che internet non conta, anzi.
Sarebbe a mio avviso limitativo ritenere che se mi avessero nominato allora internet avrebbe contato mentre, dato che non mi hanno nominato, allora non conta. Il punto a mio avviso non riguarda una nomina e tantomeno del sottoscritto.
Secondo me la polemica che si è sviluppata a seguito di queste nomine è, come dicevo sopra, figlia dei tempi, di mancanza di comprensione da parte dei partiti di come internet stia cambiando il mondo.
Quando incontrai le persone di Blue State Digital responsabili della campagna di Obama, tra le varie cose, dissero che usavano i "new media to generate old media". La politica è abituata a parlare ed a gestire delle leve di comunicazione con una impostazione derivata dai mass media ma internet non è come la TV o i giornali. E' un canale di comunicazione bidirezionale che poi viene preso e rilanciato dai media broadcast.
I segnali premonitori dell'esito pernicioso che queste nomine hanno avuto per i partiti erano tutti lì, bastava ascoltare.
Credo che l'espressione "popolo della rete" sia sbagliata e fuorviante, come ho spesso scritto su questo blog. Il popolo parla usando la rete, dalla rete, ma è il popolo, le persone. La rete è il mezzo tecnico che propaga le loro parole a chi interessa, alla pari di quelle dei candidati.
Come in un comizio, l'oratore ha un microfono amplificato e si fa sentire più facilmente, ma anche il pubblico può fischiare o urlare. Non lo chiameremmo certo "il popolo dell'aria", dato che il mezzo trasmissivo in questo caso è l'aria...
E quando le voci del pubblico sovrastano per quantità quelle dell'oratore, se fai spallucce e pensi al comizio successivo in cui speri in maggior fortuna, forse fai un errore di valutazione e non ti puoi lamentare troppo poi se i new media generano conseguentemente old media.
Una differenza con l'aria, però, c'è. Ed è che verba volant (come quelle in un comizio) ma scripta manent (come quello in rete). A ben vedere nulla di nuovo sotto il sole, solo una ricombinazione di alcune caratteristiche di base.
IL MIO FUTURO PROSSIMO
A Roma, dopo il voto, qualcuno mi ha sollecitato a pensare al mio "percorso futuro", ora che ho "una visibilità più estesa del ristretto circolo di addetti ai lavori".
Ho risposto sempre con l'analogia dell'ambulanza. Io questo so fare, mica altro, e AGCOM era un luogo in cui credo avrei potuto incidere positivamente. Nella mia vita sono stato molto fortunato, posso permettermi di non essere interessato a ruoli in cui sei chiamato a premere bottoni seguendo l'indicazione di una mano che ti indica come votare.
Ho concordato con l'azienda nei giorni scorsi che finirò (quasi tutto) il mio periodo di preavviso al Sole 24 ore dove resterò quindi fino a fine luglio per assicurare un adeguato passaggio di consegne alla persona che mi sostituirà.
Poi, dopo l'estate, vedrò in cosa mi imbarcherò. Di certo non nella viticultura; i miei cugini produttori di vino in valpolicella sono i Salgari, dal lato di mia mamma, una piccola azienda. Il grande produttore Quintarelli, tra i più famosi produttori italiani di vino, purtroppo non è mio parente.
Se avete domande o osservazioni, sarò lieto di confrontarmi nei commenti qui sotto. (Vi prego di non scrivermi altrove, non riesco a controllare troppi fronti, non uso facebook...)
"I prossimi 7 anni sono quelli in cui per tutti si realizzerà il futuro che è già qui per alcuni di noi"... Applausi Quinta.
Scritto da: Paola | 11/06/2012 a 21:40
Nessun commento, un po di rabbia, ma soprattutto una grande stima nei tuoi confronti
Scritto da: riccardo | 11/06/2012 a 21:52
Avrei sempre voluto chiedere di eventuali legami con i produttori del grande amarone :-)
Qualcosa sta cambiando davvero e il processo di cambiamento riguarda proprio la consapevolezza degli italiani rispetto all'importanza del settore delle comunicazioni e delle sue potenzialità intrinseche. Soprattutto è emersa la consapevolezza della necessità di avere persone qualificate, competenti ed indipendenti alla "guida" -per non abbandonare la metafora dell'ambulanza-
Magari con perspicacia "visionaria" affinché le regole non diventino cortine.
Scritto da: Anna Tedesco | 11/06/2012 a 22:05
guidare l'ambulanza?? sei un grande. provaci ancora, Sam!
Scritto da: Gianluca Panagia | 11/06/2012 a 22:41
"Per arrivare in modo assolutamente sgombro da ogni possibile idea di conflitto di interessi, ho presentato subito le dimissioni dal Gruppo 24 Ore, dato mandato al commercialista che in caso di nomina procedesse a vendere le quote che assieme a mio fratello abbiamo in Mobile Solutions srl (skebby), raccolto la rinuncia alla prelazione degli altri soci e ottenuto da mio fratello le dimissioni dal CdA di Mobile Solutions. Naturalmente avrei fatto lo stesso qualora avessi avuto dal Presidente Monti una indicazione di selezione del mio nome." Questo basta a indicarti come una grande, ulteriore occasione persa per questo paese. Con stima
Scritto da: rosi | 11/06/2012 a 22:48
Ok Stefano ora sai di non guidare l'ambulanza. Speriamo che chi la guidera' prossimamente almeno faccia arrivare il ferito in ospedale e che ne azzecchi la cura. Ma la vedo dura.
Io ti seguo da molti anni e sarei stato veramente contento del fatto che tu potessi portare un po' di ordine e regole in un luogo dove le discriminazioni e le ingiustizie sono all'ordine del giorno. Mi viene sempre da sorridere quando dici:"Multa al gestore X ... come se avessero fatto a me una multa da 3 centesimi ..."
Scritto da: luigi | 11/06/2012 a 23:59
Ancora una volta, questa nazione di peracottari ha perso una ottima occasione. Che peccato :/
Scritto da: Gianluca Varisco | 12/06/2012 a 00:24
ancora grazie per quello che hai fatto. ovviamente non è finita qui... è solo l'inizio ;-)
Scritto da: dario | 12/06/2012 a 07:51
Concordo su tutto, ennesima occasione perduta.
Spero non finisca qui, che il cambiamento, la maggiore consapevolezza della criticità dell'ICT, portino nuove possibilità a te e al Paese.
Scritto da: Fabio | 12/06/2012 a 08:39
Stima anche da parte mia. Umanamente mi incuriosisce anche la vicenda del fratello: "ottenuto da mio fratello le dimissioni dal CdA di Mobile Solutions". Povero, e adesso? (meglio specificare che non c'è ironia, mi incuriosisce e intenerisce davvero)
Scritto da: Leonaltro | 12/06/2012 a 08:43
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in una società di queste dimensioni il consigliere di amministrazione non operativo prende un gettone che non copre le spese di trasferta. serve più che altro per avere Interlocuzione diretta e ricorrente con i soci operativi.tra l'altro lui é pochissimo in Italia, dato che abita all'estero.
Scritto da: Stefano Quintarelli | 12/06/2012 a 10:10
stima e complimenti anche da parte mia. io seguo, per lavoro, l'attività di AEEG, un altro leviatano del Prof. Rossi, nata con lo scopo di dare corso alla liberalizzazione del mercato dell'energia e del gas e invece, tra l'altro, creatrice di quelle bollette che l'utente ha enormi difficoltà a decifrare. La legge che ha costituito quella autorità escludeva interventi nel campo della metrologia legale di responsabilità di un ministero che l'ha lasciata naufragare, negli ultimi20 anni, in una tempesta di decreti, circolari e leggi che hanno reso il quadro sempre più confuso.
Il risultato e che tutti parlano dei prezzi ma tutti, con poche eccezioni,si sono dimenticati della legalità del rilevamento delle quantità della res, oggetto delle transazioni, sia essa gas o energia,che dovrà, in qualche maniera, essere regolata.
Scritto da: dodo | 12/06/2012 a 10:27
Complimenti per la tua "breve" storia....5 minuti di esaltante lettura. In una biografia ho letto ... Lo sconfitto di oggi / sarà il vincitore di domani…
questo è il caso ne sono sicuro!!
Scritto da: Francesco | 12/06/2012 a 10:29
Non mi pare una sconfitta: intanto stanno lentamente cambiando le regole del gioco, un cambiamento strutturale importantissimo. Da parte mia, tanto rispetto per la coerenza, la trasparenza e l'umiltà dimostrate in questa vicenda.
Scritto da: Lorenzo | 12/06/2012 a 11:18
Grande stima.
Neanche a me pare una sconfitta.
In bocca al lupo per tutto,
e grazie per averci provato.
Scritto da: Samuele Galassi | 12/06/2012 a 11:55
"Per questo mi sono rivolto a loro [Monti e Passera] con una lettera formale, indicando la mia disponibilità ed allegando il mio CV, proprio sulla base della attuale situazione (non certo conforme alla prassi), come ho sottolineato nella lettera stessa".
Dal tono del post mi pare di intuire che anche la possibilità della presidenza, tua idea originale, sia tramontata?
Scritto da: Angelochiello | 12/06/2012 a 12:40
#Quinta4President
Scritto da: marco pierani | 12/06/2012 a 12:43
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direi proprio di si. ne davo conto in un altro post in cui commentavo la designazione di Cardani (lo trovi ancora in homepage del blog)--
blog.quintarelli.it
Scritto da: Stefano Quintarelli | 12/06/2012 a 12:45
Gentilissimo, una storia esemplare, nel bello (poco) e nel brutto (molto).
Mi auguro possa almeno diventare un "precedente", a cui far riferimento nel futuro.
In bocca al lupo, buon tutto
Teresa
Scritto da: Teresa Cardona | 12/06/2012 a 13:05
..stima, complimenti, ammirazione per la sintesi e la puntualità degli argomenti toccati.
Sono fermamente convinto che stia cominciando una nuova era dove finalmente il cittadino ritorna ad essere al centro, con le sue competenze, i suoi limiti, le sue virtu.
Sembra roba antica ...ma non lo è
Insomma, Bravo Stefano
i miei personali complimenti e,.. chissa che la partita non si chiuda qui.
In bocca al lupo
Scritto da: Sandro Malconi | 12/06/2012 a 13:21
Buongiorno Stefano,
è dai tempi della "mia" rivista Internet News (ora archiviata, per ciò la cito) che non interagisco con te, precisamente da quando avemmo un simpatico battibecco digitale relativamente a quella che tu ritenevi essere stata una mia violazione della netiquette.
Erano gli albori di Internet in Italia, e si stavano formando i concetti chiave delle "regole della rete", ma ad ogni modo quel tuo intervento deciso mi fece capire di che pasta eri fatto. Buona I mean.
Popolo della rete 0 - Oligarchi 1.
Ma rimonteremo.
Scritto da: Giovanni Cerutti | 12/06/2012 a 13:35
Purtroppo chi è "bravo" nel suo lavoro può infastidire troppo chi non lo è...e così veniamo messi da parte..!!! E' successo lo stesso anche a me con l'unico risultato che mi è venuta l'ulcera gastrica...per ora mi sono ritirata in campagna ! Ti capisco. Auguri
Scritto da: Susanna | 12/06/2012 a 13:59
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omg! non lo ricordo.. ;-)
Scritto da: Stefano Quintarelli | 12/06/2012 a 14:06
Tutto il mio rispetto e supporto, come sempre. Avrei solo una curiosita': perche' a questo punto non prosegui l'avventura del Sole? E' un modo interessante di portare innovazione e imparare cose nuove, no?
Scritto da: Matteo | 12/06/2012 a 20:13
tra il 18 maggio, data delle dimissioni, ed il 6 giugno l'azienda giustamente ha dovuto iniziare a prepararsi facendo una selezione di candidati. metti mai che me ne fossi andato da li' a poco... adesso non sarebbe serio nei confronti dei candidati e pertanto non sarebbe corretto da parte mia.
Scritto da: Stefano Quintarelli | 12/06/2012 a 20:33
Bravo lo stesso Stefano, ci hai provato e non hai avuto successo, ma questo non significa una sconfitta. Vederti all'AGCOM con un altro vero "tecnico" come il prof Decina sarebbe stato molto utile per tutto il settore TLC/Media.
Purtroppo non contando nulla, anche se dopo 20 anni di lavoro nelle TLC in tanti ruoli diversi, ho potuto solo sostenerti nella petizione on line che ha raccolto quasi 15.000 firme e di questo sono orgoglioso potendo dire di conoscere bene la tua assoluta lontananza da ogni interesse particolare unita a una competenza unica frutto di tante tue esperienze innovative e a una freschezza e libertà di pensiero priva di ogni pregiudizio che mi sorprende ogni volta che leggo i tuoi post.
Per questa volta mi firmo per esteso perchè lo meriti
Luca Berardi
Scritto da: Luca | 12/06/2012 a 23:12
Grazie per averci almeno provato, Quinta!! Grande come sempre!!
Scritto da: Sergio Gervasini | 13/06/2012 a 08:48
Concordo con tutti gli altri, e da svizzero per scelta* ormai posso affermare con sicurezza che è stata una grande opportunità persa per l'Italia.
*["Ma così facendo diminuiremo ulteriormente l'attrattività per quei giovani che, superate le barriere linguistiche e familiari come fattore di lockin, accetteranno l'offerta di residenza di altri paesi tanto, con internet, ovunque tu sia, hai tutto, sempre].
Scritto da: Marco Giuseppe Beozzi | 13/06/2012 a 12:54
Grazie per aver ceduto alle nostre "insistenze". Tu comunque ci mettevi la faccia ! (molti dicono di farlo, ma se ne guardano bene). Hai creato un bel precedente e, come già detto, i prossimi 7 anni ... vedremo. Tienici informati sui tuoi progetti e programmi. In bocca al lupo Quinta !!!!!!!!!
Scritto da: BigeddyM | 13/06/2012 a 14:13
Per il tuo passato solo complimenti. Per il futuro guarda verso Est :) Ho lasciato Milano e mi sono trasferito a Trieste. Austria e Slovenia qui vicine con le loro capitali. Regione a Statuto Speciale e soprattutto bellissima dalle Alpi Giulie alle sabbie di Grado :-) Interessi li ritrovi http://www.tedxtrieste.com/wp/ e http://www.thehubtrieste.com/wp/ e soprattutto a breve l'incontro http://sotn.it/ Insegno al MIB dal 2007 http://www.mib.edu e nelle attività svolte come consulente ho conosciuto imprenditori dinamici e capaci. Città universitaria, dove il Leone (Generali) a volte miagola e alle volte ruggisce, ricca di Cultura e Storia oggi ideale trampolino verso l'Est europeo. Che ne pensi?
Scritto da: Alex Kornfeind | 14/06/2012 a 10:41
Simpatica la definizione di "Popolo dell'aria" in similitudine al "Popolo della rete"
Ho l'impressione che, a dispetto dello snobismo e diffidenza nei confronti del popolo della rete, il prossimo appuntamento con le elezioni politiche vedrà una situazione simile al lontano 1994 quando l'uso sapiente del media TV fu fondamentale per sbaragliare la classe politica di allora e per avviare il cambiamento dell'Italia in stile "Gattopardiano". Sarà così pure nel 2013 e nuovamente in stile gattopardiano all'italiana ?
Speriamo di no, anche se la vicenda AGCOM non fa presagire nulla di buono.
Cmq grazie Quintarelli, almeno ci proviamo !
Scritto da: Marco Rizzi | 14/06/2012 a 11:10
dovresti allestire una Agcom 'ombra'
...che stupido: già lo fai quotidianamente, sul blog ;)
Scritto da: gabriele | 14/06/2012 a 21:07
Con la speranza che si ricordino di te se servisse qualche persona compentente nella neonata Agenzia per l'Italia digitale, ma d'altro canto si spera che non sia solo l'ennesima occasione per creare poltrone.
Scritto da: Stefano Bagnara | 17/06/2012 a 11:59
Grazie per averci provato, nel mio piccolo ho fatto il possibile per diffondere la tua candidatura.
In bocca al lupo per le scelte future!
Scritto da: grimmo | 18/06/2012 a 14:56
dunque, se non ricordo male hai poco (!!) più di quarant'anni...seguendo il trend italiano hai come minimo altri quarant'anni per provare e riuscire INFINE.
Scritto da: martina | 18/06/2012 a 18:51
Agenzia per l'Italia digitale, servono professionisti competenti ... e questo e' il tuo mestiere!
Scritto da: Matteo | 19/06/2012 a 00:05
Buongiorno Stefano, ho letto con piacere questa pagina. NOn sono un addetta ai lavori ma di pancia speravo nella sua candidatura ... in bocca al lupo per il futuro che immaigno già molto luminoso
Scritto da: Cinzia Tomasello | 20/06/2012 a 15:18
Ammetto che mi ero perso la conferma finale dell'uscita dal Sole 24 Ore. Ulteriore elemento di serietà e stima.
Sarà sicuramente per raccogliere nuove sfide e non sono ovviamente preoccupato per il tuo futuro.
A presto.
Scritto da: Cristoforo Morandini | 20/06/2012 a 18:45
Bell'articolo, dimostra tutta la tua serietà e, ahime, che abbiamo perso l'occasione di avere una persona giusta in un posto giusto.
Ti invidio, ma non puoi immaginare quanto, perché hai abbandonato un lavoro che ti piaceva per un'impresa che, diciamocelo, si vedeva già subito che era impossibile.
Mi farebbe tanto piacere far parte della tua truppa nella prossima avventura in cui ti imbarcherai.
Scritto da: Stefano Canepa | 24/06/2012 a 15:58
avevi scritto nel racconto della tua candidatura
http://blog.quintarelli.it/blog/2012/06/breve-storia-della-mia-candidatura.html#more
Nei due giorni immediatamente precedenti il voto, come riportato dalle cronache, si è aperto forte il dibattito sulla possibilità di caduta del governo e di un voto anticipato; forse questo ha contribuito alla riunificazione del terzo polo ed all'accordo con il PD;
quanto ci hai azzeccato!
http://www.pierferdinandocasini.it/2012/06/25/si-a-un-asse-progressisti-moderati/
A questo punto, chiediamo a Pier Ferdinando Casini, c’è la possibilità di elezioni a ottobre?
«Il rischio esiste. E arriva dal centrodestra, soprattutto».
Bersani vuole proporre un «patto di legislatura».
«Bersani è un interlocutore serio, non cambia idea tutti i giorni. Come in Greda e in Germania il tema di un patto di emergenza tra chi è nel Ppc e chi è nel Pse esiste. Tra progressisti e moderati si può creare un asse per governare l’Italia. Come capiscono anche tanti moderati del Pdl».
solo che era stato Fassina del PD a porre per primo l'idea della caduta del governo e voto a ottobre! adesso arriva la conferma di Casini
Scritto da: Marco O. | 25/06/2012 a 11:31