(ovviamente non tutti gli utenti mac UPDATE: visto che qualcuno non ha colto l'ironia, è ovvio che gli utenti mac sono persone che decidono di pagare un premium su determinati tipi di beni)
Era keynes che diceva che i mercati servono a separare gli stolti dal loro denaro ?
On Orbitz, Mac Users Steered to Pricier Hotels - WSJ.com.
Orbitz Worldwide Inc. has found that people who use Apple Inc.'s Mac computers spend as much as 30% more a night on hotels, so the online travel agency is starting to show them different, and sometimes costlier, travel options than Windows visitors see.
Non mi pare la fine del mondo, hanno capito che è una clientela più raffinata, che magari, oltre ad acquistare computer migliori, non si accontenta dell'hotel 3 stelle Miramare... E' segmentazione... Ecco immaginiamoci cosa potrebbero fare con i dati di Facebook, con informazioni ben di più sensibili del device utilizzato da una persona.
Scritto da: Angelo | 26/06/2012 a 13:13
vero. ma io continuo a pensare alla fuffa pubblicitaria del mac come "fuori dagli schemi" e "indipendente dalle mode".
Scritto da: Alezzandro | 26/06/2012 a 14:10
TypePad HTML Email
absolutely
Scritto da: Stefano Quintarelli | 26/06/2012 a 14:37
Semplicemente chi ha un Mac o un iPhone statisticamente ha speso di più di uno che ha un PC o un telefonino Android. Quindi statisticamente avrà anche un reddito più alto e potrà spendere di più anche in altri servizi. Non credo che ci sia alcuna "raffinatezza" o "pensiero fuori dagli schemi" o "scelta di un prodotto migliore" ma solo ed esclusivamente una valutazione di budget, molto grossolana.
Alcune persone scelgono se comprare un Mac o un PC, altre hanno la scelta imposta dal budget, altre hanno la scelta imposta dalla società che li circonda.
Scritto da: Stefano Bagnara | 26/06/2012 a 16:00
non solo. ci sono persone che decidono di dedicare quote diverse del proprio budget a determinate categorie di prodotti. ci sono anche differenze culturali. il caso della moda e' lampante, basta pensare alla differenza di incidenza di budget che vi destiniamo in italia rispetto agli usa
Scritto da: Stefano Quintarelli | 26/06/2012 a 16:07
Mah a me sembra un esempio di "poor man personalization".
Un buon sistema dovrebbe basarsi su criteri un po' più solidi.
Specialmente nel momento in cui stai comprando un viaggio!
Scritto da: Marco | 26/06/2012 a 17:10
io mi riferivo alle varie pubblicità che si sono succedute negli anni che dipingono i possessori di Mac come quelli alternativi che mandano all'aria gli schemi precostituiti.
c'è gente (e ne conosco) che in questa visione ci crede e ci si riconosce e non ammette che il Mac è, né più né meno, un prodotto più elitario rispetto agli altri e trovo l'accostamento con i risultati di questa "ricerca" (che, sono d'accordo con te, non e' molto raffinata) particolarmente ironico.
Scritto da: Alezzandro | 26/06/2012 a 17:42
Considera che non tutti riescono a fare tracciamenti cross-domain o profilazioni come fa Facebook e che la tendenza è quella di fare browser che impediscono la maggior parte dei tracciamenti cross-sites.
In questo scenario le minime informazioni che hai di un utente che vede una pagina sono:
1. la pagina che sta vedendo
2. la pagina dove era prima (a volte)
3. l'indirizzo IP da cui si collega
4. il programma che usa per navigare e il sistema operativo del suo computer/device.
Considerando che il targeting per IP (#3) lo fanno in molti e quello per pagina richiesta (#1) è "la base" dell'advertising, mi sembra che l'implementazione del #4 (ovvero quella di cui si parla in questo post) sia quanto meno auspicabile.
Per quanto grossolana mi sembra "meglio che niente". In molti casi vedo più utile "targettare" per piattaforma/browser piuttosto che per IP. Per quanto grossolano mi sembra un "buon sistema", dove con "buon" voglio dire che costa poco implementarlo, è a prova di privacy (sono pochissimi quelli che camuffano lo useragent o che propongono di eliminarlo perchè utilizzato per questioni di compatibilità tecnologica), e credo che un minimo di correlazione se la porti dietro.
Da questo punto di vista l'advertising di Facebook potrebbe essere "più buono" o "meno buono" in funzione di quello che devo pubblicizzare e del confronto tra i CPM/CPC che costa facebook e quello che costa il targeting per useragent. E comunque esisterà sempre qualcuno che naviga senza tracciamento facebook e senza cookie di terze parti e senza profili: cosa fai, butti nel cestino tutto l'advertising che ne deriva perchè "non è buono" ?
Scritto da: Stefano Bagnara | 26/06/2012 a 17:43
C'è anche chi crede nei miracoli. E c'è anche un "discreto" business attorno a questi. E' giusto che ognuno creda in quello che vuole, ma anche che non si scandalizzi nel momento in cui un markettaro decide di "classificarlo" in un gruppo differente da quello in cui si autoclassificherebbe.
Sono sicuro che il markettaro di turno sarà contento di ricevere un plico di dati personali di tutti coloro che non sono contenti dell'attuale classificazione così da "risolvere" il problema :-)
Scritto da: Stefano Bagnara | 26/06/2012 a 17:50