Scrive Vint Cerf:
I understand that ETNO is now amending its "sender pays" to a version
of "sender pays for better service" that leads one to imagine that the
service for which both sender and receiver pay is "not very good"...
incentives are all wrong here.
questo fatto del "better service" del "servizio migliore" tradisce l'incomprensione che l'industria telefonica ha ancora oggi di internet, a 18 anni da internevt via modem e a 11 anni dall'inizio del DSL.
per i telefonici "migliore" vuol dire "con livelli di throughput e latenza controllati per oscillare entro valori predeterminati". per fare ciò, occorre un controllo che va oltre lo strato di commutazione di pacchetti ed entra nel merito di quali tipi di pacchetti vengono commutati gestendo corsie differenti (e quindi fatturabili a parte)
se ciò è vero, per il telefonico e' "un servizio migliore".
per gli internettici, invece, "migliore" vuol dire "che chiunque ci puo fare quello che vuole, con ciò che c'è, senza chiedere permesso a nessuno". per fare ciò va benissimo il best effort e non occorre gestire corsie differenti.
e la storia mostra che il modello "abbonamento flat", senza voci bizzarre a consumo, è quello che i clienti prediligono (perche' non ci devono ripensare troppe volte)
questo, per gli internettici (che, BTW, sono i clienti), è un "servizio migliore"
certo, poi ci sono clienti particolari, specie aziende, che hanno esigenze particolari e richiedono certi livelli di servizio, ma con l'MPLS vengono già fatti servizi con parametri di performance che oscillano entro certi livelli definiti contrattualmente, anche transfrontalieri, anche tra operatori diversi.
nulla lo vieta.
per questo la proposta di ETNO nasce sbagliata.
indubbiamente a qualche analista finanziario la storia potrà essere piaciuta e magari avrà anche premiato. ma cambierà idea, quando realizzerà che è una proposta che non può volare..
quando il gatto scodinzola, è nervoso. quando il cane scodinzola, è felice.