ieri sera sono passato in una piazza con una bellissima fontana, che però non funzionava, evidentemente da tempo.
ho fatto mente locale; vai all'estero e più o meno dovunque vedi fontane che funzionano; vieni in italia e spesso e volentieri vedi fontane che non funzionano. (UPDATE: come già aveva detto Longanesi, mi fa notare C. nei commenti)
mi sono chiesto come mai e mi sono dato questa motivazione: in italia siamo più inclini all'inaugurazione che alla manutenzione.
fai l'appalto, costruisci la fontana, la inauguri con le autorità e i giornali, la metti nella manutenzione generale senza capitolo di spesa incrementale dedicato e, dopo qualche mese o qualche anno, la fontana che richiede manutenzione, non va più.
però chi la ha inaugurata (e quando lo ha fatto era una cosa importante) si è preso applausi ed è rimasto nella memoria dei potenziali ri-elettori.
poco gli interessa che poi non vada. era importante all'inaugurazione. mica dopo.
no ?
Qualche intelligentone l'avrà scambiata per una perdita...credo che accada soprattutto in estate, in Italia, è un fenomeno piuttosto distorto, si chiudono le fontane illudendosi che così non mancherà acqua nelle case...non è esattamente così che funziona, credo.
Scritto da: Lorenzo Tagliaferri | 12/10/2012 a 12:22
Ci sono fontane a Roma che non vengono ristrutturate perchè di epoca fascista. E ho detto tutto.
Scritto da: Dario | 12/10/2012 a 12:33
Alle volte...: http://desperatebutnotserious.wordpress.com/2012/01/19/openings-vs-maintenance/
Scritto da: Signor Smith | 12/10/2012 a 14:30
Alla manutenzione, l'Italia preferisce l'inaugurazione. Leo Longanesi
Scritto da: Simone Fumagalli | 12/10/2012 a 15:18
te pensa! non sapevo di questa citazione di longanesi! (per la verita' non conoscevo nemmeno longanesi, retaggio della mia gioventu' sudamericana). o forse la avevo sentita e memorizzata inconsciamente ? plagio! ;-)
Scritto da: Stefano Quintarelli | 12/10/2012 a 16:10
Le fontane sono di due categorie: quelle con acqua corrente e quelle con acqua a circuito chiuso.
Le prime sono roba da TSO (di fatto si butta acqua in fogna dopo averle fatto fare un saltello), le seconde consumano corrente (ed acqua in misura molto minore delle prime).
L'acqua delle fontane va comunque potabilizzata, perché l'aerosol che inevitabilmente provocano (quindi indipendentemente se sia o meno bevuta) dev'essere sterile.
Quindi, fermo restando Longanesi e pur credendo che la frase l'hai reinventata ignorandolo, e che comunque condivido, mi permetto di osservare che le fontane sono un retaggio del passato ed uno spreco che non dovremmo poterci più permettere.
E non perché c'è la crisi...
Però fanno parte del panorama, alcune sono molto belle e molti ne danno per scontata l'esistenza.
Che forse andrebbe ridiscussa.
Scritto da: mORA | 12/10/2012 a 18:25
oh yes.
il punto che facevo non era sull'utilita o meno della fontana, ma sul fatto che non funzionano
re. la frase, repeat myself: probabile che non l'abbia reinventata, probabile che la abbia sentita e mi sia rimasta nel retrocranio (plagio involontario ;-)
Scritto da: Stefano Quintarelli | 12/10/2012 a 18:51
Il problema è di ordine più generale (e forse io e te lo vediamo più sul fronte IT), i meccanismi di bilancio della PA e i meccanismi premiali in generale di dirigenti e amministratori pubblici sono concepiti per incoraggiare il Capex e penalizzare l'Opex.
Per la PA è relativamente semplice realizzare enormi investimenti (il più delle volte sproporzionati quanto inutili, nel campo dell'ICT che entrambi conosciamo bene potremmo fare un lungo elenco) mentre poi non riesce spesso nemmeno a mandare in convergenza gli investimenti per non parlare proprio di una gestione degli investimenti in esercizio almeno decente.
Finché non revisioneremo i meccanismo di bilancio delle PA temo che le fontane rimarrano senz'acqua, le cattedrali nel deserto edificate spendendo milioni di euro rimarrano inutilizzate e cadranno a pezzi ecc ecc. (per tacere dell'efficienza dell'ICT nella PA)
Scritto da: Antonio | 12/10/2012 a 19:21
Le fontane moderne sono spesso energivore e vengono tenute accese solo poche ore del giorno.
Scritto da: Riccardo | 13/10/2012 a 17:05