In un post di marzo 2012 proponevo di usare un numero E164 come asset nazionale (dato che la gestione dell'address space, a differenza di altri identificativi, è dei singoli stati) su cui costruire un sistema di autenticazione per l'accesso ai servizi.
Lo ho rilanciato anche al Cloud Computing Summit per la PA a novembre 2012; penso che la autenticazione e non (solo) la firma digitale sia un punto cardine per lo sviluppo di servizi digitali al cittadino.
Questo rapporto del settembre scorso nasce dalla considerazione che molte delle sfide che le amministrazioni locali devono affrontare nel fornire servizi digitali al cittadino nascono proprio dalla barriera costituita dall'Identity Assurance.
Il 14 novembre scorso il governo inglese ha annunciato il primo Identity Provider framework (vedere anche Government Digital Service), cui hanno aderito inizialmente 7 aziende che forniscono servizi di verifica di identità, cui , nei giorni scorsi, si è aggiunto Paypal. (Tutti i dettagli qui (ah!, la trasparenza...)).
Lo ho rilanciato anche al Cloud Computing Summit per la PA a novembre 2012; penso che la autenticazione e non (solo) la firma digitale sia un punto cardine per lo sviluppo di servizi digitali al cittadino.
Questo rapporto del settembre scorso nasce dalla considerazione che molte delle sfide che le amministrazioni locali devono affrontare nel fornire servizi digitali al cittadino nascono proprio dalla barriera costituita dall'Identity Assurance.
Il 14 novembre scorso il governo inglese ha annunciato il primo Identity Provider framework (vedere anche Government Digital Service), cui hanno aderito inizialmente 7 aziende che forniscono servizi di verifica di identità, cui , nei giorni scorsi, si è aggiunto Paypal. (Tutti i dettagli qui (ah!, la trasparenza...)).
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