Già uso servizi mail italianissimi (Kolst ed NGI), mo' per cloud storage mi sa che darò 49 euri a Memopal..
Andrew Weissmann: FBI wants real-time Gmail, Dropbox spying power..
Andrew Weissmann: FBI wants real-time Gmail, Dropbox spying power..
Despite the pervasiveness of law enforcement surveillance of digital communication, the FBI still has a difficult time monitoring Gmail, Google Voice, and Dropbox in real time. But that may change soon, because the bureau says it has made gaining more powers to wiretap all forms of Internet conversation and cloud storage a “top priority” this year.
Grazie per la dritta su Memopal.
Scritto da: Alex | 27/03/2013 a 10:22
Discutevo un po' di tempo fa con un collega, che fa un uso massiccio di cloud per i suoi documenti (anche relativi all'attività professionale), sui rischi della memorizzazione dei propri dati (e, per quel che più conta, dei dati di terzi) su server stranieri (in alcuni casi addirittura con modalità di condivisione). Ormai noto che anche qui da noi ciò avviene con una naturalezza che rasenta l'incoscienza e mi trovo in imbarazzo a dover spiegare, a chi dovrebbe essere consapevole dei pericoli di queste operazioni con ISPs di oltre-oceano, che in tal modo si violano i canoni deontologici che impongono il dovere di riservatezza e di protezione delle informazioni ricevute dai clienti. Stiamo vivendo una fase evolutiva che ci porta d'istinto a rinunciare alla tutela della nostra sfera privata (e forse anche a quella di chi a noi si affida) per una evanescente sensazione di maggiore comodità ed un narcisistico senso di essere fra quelli che assecondano incondizionatamente il progresso tecnologico. Il processo evolutivo è senza dubbio irreversibile (ed in questo Zuckerberg aveva ragione: la privacy è finita, è roba da vecchi), c'è solo da augurarsi che la migrazione (se può essere definita così) avvenga ove ce ne sia realmente bisogno e con la piena consapevolezza di ciascuno delle possibili conseguenze.
Scritto da: Eurolegal.it | 27/03/2013 a 12:13