Marco Tronchetti Provera ha dato mandato ai suoi avvocati di valutare le azioni a tutela della sua immagine e onorabilità nei confronti di Telecom Italia. Così Tronchetti Provera cita in giudizio Telecom Italia per i suoi comportamenti.
Telecom Italia è citata come parte civile contro Tronchetti Provera, nel processo a carico dell’ex presidente del gruppo di Telecom che è stato imputato di ricettazione, nelle indagini sui dossier illegali, Kroll. Il giudice di Milano, Anna Calabi, ha accolto la richiesta presentata dalla società per danni patrimoniali.
In aula Tronchetti Provera ha fornito dichiarazioni spontanee. È una storia inquietante, dove il nome è stato usato per distogliere l’attenzione dei veri colpevoli, così dice Provera.
Provera prende la parola al Palazzo di Giustizia di Milano dopo la decisione del giudice monocratico di accettare il presidente Franco Bernabè, parte civile del processo.
L’accusa è ricettazione ed è per furto di un cd sottratto all’agenzia investigativa Kroll. Autori gli uomini di Telecom. Nel cd dati illegalmente intercettati e sottratti all’agenzia. Tronchetti sapeva perché informato della natura dei dati da Tavaroli, che guidava Telecom. I dati finirono poi alla segreteria di Tronchetti Provera.
Tronchetti Provera ha detto che: Giuliano Tavaroli all’epoca dei fatti descritti, godeva della fiducia del gruppo perché fino a quel momento si era dimostrato meritevole della fiducia della società.
Non c’era motivo di dover dubitare sulla liceità dell’acquisizione di quel materiale o della modalità con cui essa era avvenuta.
La documentazione nel cd, dice Tronchetti Provera che gli fu detto dall’avvocato Chiappetta, capo dell’ufficio di Telecom per lo più materiale confezionato con informazioni, in parte manipolate, presumibilmente preparate al fine di gettare discredito sulla mia immagine e su quella di Telecom Italia.
Antefatto: 6/3/2010 Dai giornali di oggi 6/3 - a Quinta 's weblog : un Blog di Stefano Quintarelli.
Ghioni ha raccontato ai giornalisti di aver detto davanti al gup Mariolina Panasiti che, dopo l'intrusione, incontrò in un bar milanese Giuliano Tavaroli -- ex capo della security di Telecom e Pirelli, imputato nel procedimento -- e trasferì sul suo pc tutti i dati.
Se non ricordo male, Ghioni aveva dichiarato che erano 5 DVD di materiale compresso, che sono stati poi distrutti, ad eccezione di cio' che riguardava Parmalat (?) e Telecom.