La Francia ha pubblicato questo libro bianco circa la strategia nazionale di difesa e sicurezza che pone la cybersecurity al terzo posto tra gli impegni strategici.
riporto un solo passaggio che rende l'idea della serietà dell'approccio:
La capacité de produire en toute autonomie nos dispositifs de sécurité, notamment en matière de cryptologie et de détection d’attaque, est à cet égard une composante essentielle de la souveraineté nationale. Un effort budgétaire annuel en faveur de l’investissement permettra la conception et le développement de produits de sécurité maîtrisés. Une attention particulière sera portée à la sécurité des réseaux de communication électroniques et aux équipements qui les composent. Le maintien d’une industrie nationale et européenne performante en la matière est un objectif essentiel
Mi pare che lo stesso approccio lo abbiano già manifestato i cinesi, i russi ed i tedeschi, con distro Linux "nazionali" dove il codice essenziale è stato riletto, ridotto all'osso e certificato.
In Italia? Nulla.
Per fortuna che i cugini di Gallia hanno messo anche la parola "europea" dopo "nazionale". Varrebbe la pena di approfondire con loro come essere coinvolti.
Scritto da: Marco Locatelli | 30/05/2013 a 18:17