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24/10/2013

Commenti

mORA

Eh, bisognerebbe conoscere un parlamentare illuminato... :D

Eurolegal.it

La questione era già stata trattata su questo blog ed avevo espresso la mia opinione nei commenti a questi due post:
http://blog.quintarelli.it/blog/2012/10/disavventure-da-kindle-account-sospeso-libri-cancellati-senza-spiegazione.html
http://blog.quintarelli.it/blog/2012/12/un-libro-%C3%A8-un-libro-%C3%A8-un-libro.html
Mi permetto di aggiungere (visto che ci si chiede se sia utile una modifica legislativa da parte del Parlamento nazionale per ovviare all'inconveniente) che non avrebbe alcun senso una riforma della normativa italiana per allargare i diritti dei clienti (così come prospettato). Lo stravolgimento della legge italiana avrebbe conseguenze disastrose sul piano dogmatico perchè confonderebbe nozioni (e concetti degli istituti giuridici) su cui è costruito l'intero sistema giuridico nostrano. Nulla esclude peraltro che il contraente forte, se fosse obbligato per legge a mutare le proprie condizioni generali di contratto per l'Italia, decida di abbandonare il nostro piccolo mercato non distribuendo più titoli in italiano o, peggio ancora, decida di distribuirli in altri Stati (pagando dunque le imposte in quegli altri Stati e sottraendo materia imponibile al Belpaese). La soluzione (come dicevo nel primo link sopra riportato) è controbilanciare lo strapotere del contraente forte con una efficace azione-antitrust (coordinata a livello mondiale) e (come dicevo nel secondo link sopra riportato) introdurre almeno in Europa un quadro fiscale omogeneo che disincentivi triangolazioni elusive.

c.la

Non vedo lo spostamento dell'iva dall'italia a Stati terzi come criticità forte, in Europa per quanto ne so il principale player di ebook (Amazon) vende tutti i beni a cittadini italiani con iva lussemburghese (infatti con l'aumento dell'iva in italia alcuni articoli - pur se beni fisici - che periodicamente controllo come prezzo non sono aumentati di un centesimo).

sarebbe solo una mossa strategica, in fondo abbiamo una legge che limita lo sconto massimo sui libri cartacei ma amazon li vende ancora.

magari sono male informato io, felice di essere smentito :)

Eurolegal.it

Attenzione a distinguere il piano economico-fiscale da quello contrattuale.
Oggi il contraente forte può stabilizzarsi in altro Stato perchè ritiene CONVENIENTE (economicamente) essere assoggettato ad un regime fiscale di favore.
Un domani, se fosse introdotta una normativa italiana che lo obblighi a garantire ai clienti italiani la piena proprietà dell'ebook (ammesso e non concesso che ciò sia possibile sia dal punto di vista naturalistico che dal punto di vista dell'ordinamento giuridico nazionale, ed io personalmente ne dubito assai), per il contraente forte diventerebbe NECESSARIO distribuire i suoi ebook da altri Stati (che gli consentono di continuare ad utilizzare le condizioni contrattuali standards predisposte per le negoziazioni con il resto del mondo).
Potrebbe in definitiva decidere di non distribuire più titoli in Italia (non volendo derogare alle sue policies internazionali che assoggettano l'ebook alle norme sulla licenza e non a quelle sulla proprietà) o potrebbe decidere di distribuire i titoli in italiano da altri Stati facendo in modo che anche i clienti italiani accettino le condizioni contrattuali stabilite per le transazioni commerciali in quello Stato (ovvero quelle che stabiliscono diritti ed obblighi di licenza sull'ebook). Anche gli italiani dunque rimarrebbero assoggettati al regime contrattuale della licenza (che prevede diritti limitati rispetto alla piena proprietà) e lo Stato italiano perderebbe pure un cospicuo gettito fiscale.

Stefano Quintarelli

il gettito fiscale non c'e'. le vendite sono fatte tutte dal lussemburgo. ma l'1.1.2015 cambia la direttiva IVA e di fatto il contratto avviene nel paese dell'acquirente.
cmq. la cosa bisogna inizare a sollevarla da qualche parte. il fatto "in altri paesi e' piu' agevole per le corporation e quindi andranno la'" non è un argomento.
la parita' salariale tra donne e uomini nasce in UK con la ford per una reazione sindacale delle donne di quell'azienda e la minaccia era che sarebbero andati a produrre altrove. solo ch enel frattempo anche altrove sono arrivati alla parita' salariale...

Eurolegal.it

Posto che gli ebook continueranno ad essere definiti dei servizi, ad essi si applicheranno dal 2015 le norme di cui agli artt.43-47 del regolamento UE n. 904/2010 a questo link:
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2010:268:0001:0018:IT:PDF
Cio significa che il contraente forte, per azzerare il maggior costo fiscale, farà pagare gli ebook ai cittadini residenti in Italia con una aliquota fiscale del 22% a meno che non intenda mantenere lo stesso prezzo per tutto il mondo e versare di tasca propria la differenza di imposta all'erario italiano (cosa assai improbabile perchè contraria ad una logica di competitività). Più verosimilmente accadrà che eliminerà dal suo catalogo i titoli italiani (non più profittevoli) e gli italiani affamati di ebook inizieranno a scegliere edizioni cartacee con iva al 4% o succedanei elettronici liberamente scaricabili perchè emessi con licenze aperte.

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