Fare la mamma è un lavoro a tempo pieno. Ma spesso, le donne che lavorano, non hanno tempo di conciliare le due cose, né tantomeno di procreare. E così due giganti della Silicon Valley, Facebook e Apple, pagheranno il procedimento per consentire alle proprie dipendenti di congelare gli ovuli nell’eventualità che un giorno decidano di fare un figlio. Facebook ha già iniziato, mentre la Apple avvierà la procedura a gennaio, hanno riferito i portavoce dei due colossi a Nbc News .
Le due aziende sono le prime a offrire questo tipo di copertura per motivi non legati a condizioni mediche. «Avere una carriera e anche bambini è ancora una cosa difficile da fare», dice Brigitte Adams, sostenitrice del congelamento degli ovuli e creatrice del forum Eggsurance.com . Offrendo questo beneficio, le compagnie investono nelle donne, ha proseguito, sostenendo la loro decisione di condurre la vita che decidono.
via www.lastampa.it
Ma solo a me questa cosa pare aberrante ?
Le donne possono fare la vita che decidono, possono decidere se avere un figlio o non averlo.
Questo e' un incentivo a restare a lungo in azienda posticipando la data della maternita'.
Si sa mai che una dipendente partorisca quando e' ancora ai massimi dell'aggiornamento e della produttivita'.
Meglio che faccia un figlio quando l'utilita' aziendale diminuisce...
E poi, quante persone, posticipando la scelta, finiranno per fare una scelta diversa da quella che farebbero se questa possibilita' non ci fosse ?
Critichiamo fin che vogliamo la bistrattata italia, ma almeno in tema di leggi per la maternita' non abbiamo da invidiare queste pratiche.
La tua valutazione è fuori contesto; tutte queste aziende già offrono privilegi alle mamme lavoratrici che non solo si sognano negli USA, ma anche nella protezionistica Europa; di solito il pacchetto prevede assicurazioni mediche complete per tutti i costi di gravidanza, mesate di lavoro pagato al 100% anche se stai a casa, asili nido aziendali con livelli qualitativi assurdi, servizi di accompagnamento dei bambini a scuola, c'è veramente di tutto e di più. Magari le foto sui giornali fanno vedere il tipico programmatore nerd di Google nella sua endless pool, ma i servizi coprono veramente a 360° anche le necessità delle giovani famiglie.
Questa notizia si deve incastrare in quel contesto; da ora, *anche* il congelamento degli ovuli rientra nel bouquet di trattamenti medici relativi alla maternità che le aziende si offrono di rimborsare, proprio per NON discriminare le donne che decidono di rimandare la gravidanza per la carriera e consentire anche a loro un pacchetto economico completo.
Interpretare la notizia come se questo fosse l'unico trattamento medico pagato e tutto il resto non esistesse, la mette sotto una luce discriminatoria, mentre l'obiettivo è esattamente il contrario, non discriminare chi sceglie di rimandare rispetto a chi sceglie di avere già da subito figli.
Scritto da: Giovanni Bajo | 17/10/2014 a 15:41
La tua valutazione farebbe supporre che se una donna decide di usufruire del "benefit" e poi si licenzia allora le distruggono gli ovuli.. io non l'ho interpretata in questo modo e non credo che sia così, altrimenti sarei d'accordo con la tua reazione.
Secondo la mia interpretazione è solo uno dei tanti benefit che all'estero pagano le aziende ai propri dipendenti (come l'asilo dei figli, il dentista per tutta la famiglia e cose del genere) e che vedo come positivo: non obbligano le donne ad usufruire di questa opportunità... dicono solo loro che se vogliono possono sfruttarla! Non ci vedo nessuna forma di obbligo ad utilizzarla, a meno che non ti dicano contestualmente che se rimani incinta prima dei 40 anni allora sei licenziata, ma nuovamente il problema non sarebbe averti pagato il congelamento, ma licenziarti per una causa ingiusta.
Considera anche che molte donne a 20 anni hanno ottimi ovuli e non hanno un partner o per lo meno non hanno un partner dal quale vogliono figli: magari trovano l'uomo della loro vita con il quale fare figli solo in tarda età (senza offesa visto che sono sui 40 anche io) e decidono allora di sfruttare gli ovuli congelati, anche se nel frattempo non lavorano più per una delle aziende che ha pagato per il congelamento.
In somma condivido l'opinione di Giovanni e non la tua: visto che capita raramente di non condividere le tue opinioni, vale la pena dirlo quando succede :-)
Scritto da: Stefano Bagnara | 17/10/2014 a 16:47
Aggiungo che trovo più aberrante il fatto che la maggior parte delle 20enni in italia non si può permettere di avere un figlio perchè costa troppo e non ha un lavoro. E non può nemmeno permettersi di congelarlo. Comincierà a lavorare a 30-35 anni (se va bene) e prima di 3 anni di lavoro (se le va bene di rimanere nello stesso posto) cercherà di non rimanere incinta per non rischiare di perdere il posto. Si troverà quindi ad avere un figlio verso i 40, quando le probabilità di aborti spontanei o di maformazioni sono decine di volte superiori a quando ne aveva 20.
Certo, se invece tu fai del congelamento deglo ovuli una questione "morale", come fa la Chiesa, allora posso capire che il comportamento di tali aziende sia "istigatore" dal tuo punto di vista: come se l'azienda pagasse i preservativi ai propri dipendenti.
Scritto da: Stefano Bagnara | 17/10/2014 a 17:02
A me la cosa pare semplice, fare la mamma a 40/45 anni, è davvero scoraggiante, per non dire debilitante, seppur capisco l'energia prodotta all'avere la gioia di un figlio, come lo può essere il padre a quell'età, perchè pure il padre ha dei diritti, ma qui se ne sono dimenticati..........
Come sempre per la carriera il proprio tempo diventa inutile, mentre l'utile aziendale và, magari, alle stelle, l'utile personale (hobby e compagnia bella), và nel ripostiglio.
Aberrante è un modo gentile per dire scarsamente educativo, tale è questa idea poco lungimirante per il nostro avvenire (intendo con "nostro" quello dell'essere umano, di qualunque sesso esso sia.).
Scritto da: simone | 17/10/2014 a 19:49
"almeno in tema di leggi per la maternita' non abbiamo da invidiare queste pratiche."
Ovviamente nel senso che possiamo decidere che non ci piacciono e che quindi non vogliamo invidiarle...
In questi giorni c'è uno sciopero di lavoratori *statali* che non hanno diritto alla maternità (non parliamo degli altri che sono di fatto o di diritto nelle stesse condizioni) e il tasso di natalità negli USA è decisamente più alto che in Italia.
Sarà colpa dei soliti cittadini (e cittadine) male informati, ladri, stupidi ed egoisti, ma tanto tutelati?
Dopotutto in Italia un bambino su tre è ha rischio povertà (dati Save the Children) ma la mamma non avrà sicuramente avuto il problema di scegliere tra la brillante carriera in una internet company e la gravidanza!
Scritto da: Bubbo Bubboni | 20/10/2014 a 09:14