“Manzi 2.0” non sarà uno specifico programma tv, ha spiegato il direttore generale Rai, Luigi Gubitosi, illustrando il progetto a viale Mazzini, bensì una contaminazione dell’intero palinsesto 24 ore su 24, gocce di cultura digitale “a pioggia” in tutti i programmi, dalle fiction ai talk show, per cercare di portare il tasso di analfabetismo digitale al 15% nel 2020, in linea con l’obiettivo dell’Agenda Digitale.
via www.corrierecomunicazioni.it
Molto bene... E' da tempo che lo caldeggiavo e la Rai inizio' a lavorarci quando c'era Francesco Caio.
Adesso bisognerebbe solo mettere in atto una collaborazione con Italia Startup che sono quelli che più di ogni altro conoscono in modo strutturato ciò che accade nel mondo e in italia ed hanno anche molte belle storie italiane da raccontare, soprattutto con una organizzazione di rappresentanza dell'ecosistema che può garantire equità.
L'ultima cosa che vogliamo, che sarebbe una mazzata per l'ecosistema digitale dell'Italia, sarebbe che tra un anno dovessimo leggere di un mercato di favori e clientele per lanciare in TV le iniziative di amici degli amici.
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