LONDRA - Mettendo sul piatto un piano di investimenti da 14,5 miliardi di euro per il triennio 2015-2017 il management di Telecom Italia lancia il guanto di sfida a governo e ai concorrenti che dubitavano della reale volontà della società telefonica di investire ingenti risorse nella banda larga. Ma lo fa autonomamente, sospendendo le trattative con Metroweb e senza contare più di tanto su contributi o incentivi che il piano del governo Renzi sulla banda ultralarga riuscirà a mettere a disposizione. Telecom sceglie di andare avanti da sola, come ha deciso il board, anche se questa non appare una posizione rigida.
carramba che sorpresa...
gia' a ottobre scorso non ci credevo...
penso che per dare l'ok l'Antitrust avrebbe posto tante condizioni che TI non poteva accettare...
C’è ed è evidente un’incapacità di base del Governo di indirizzare gli investimenti in fibra ottica. Faccio riferimento al trio che secondo me ha temporeggiato su ipotesi chiaramente non percorribili.
Scritto da: dd | 20/02/2015 a 22:30
"per dare l'ok l'Antitrust avrebbe posto tante condizioni che TI non poteva accettare"
"incapacità di base del Governo di indirizzare gli investimenti in fibra ottica"
???
Mah. Intanto credo che lo scopo di questi annunci sia divertire con un tema vecchissimo ma sempre nuovo, quindi non sarei troppo critico. Spero solo che cotanto annuncio porti alla solita cablatura sperimentale di un quartiere di Roma (magari diverso dai precedenti...) e all'annuncio di nuovi servizi tipo l'orario di apertura delle farmacie tramite innovativi video in standard 8k (sempre limitati, in via sperimentale, allo stesso quartiere).
Inoltre non capisco perché TI non poteva accettare che il governo finanziasse la fibra. Comprendo le lagnanze dei cittadini che sono già felicissimi di come il governo indirizza i loro soldi e non vogliono variazioni dettate forse da mode effimere (la fibra è immatura rispetto al mattone, al treno o ai giochi olimpici!), ma da parte di TI potevano anche accettare che un governo facesse quello che fanno molte nazioni!
Vabbè essere ultraliberisti, ma qualche intervento dello stato dovrebbe anche essere tollerato al di fuori di quei settori che più sono abituati ad essere ben ben indirizzati!
Scritto da: Bubbo Bubboni | 22/02/2015 a 00:19